ART.10 DELLA COSTITUZIONE – decreto sicurezza bis – c’è rigore, ma l’arbitro non fischia! –

Così recita art 10 della Costituzione: «L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l’estradizione dello straniero per reati politici».

E’ il paradigma giuridico da seguire nella definizione di leggi che riguardano l’immigrazione e per sanare situazioni irregolari sul piano amministrativo e normativo, in particolare sul  diritto di asilo per rifugiati, profughi e richiedenti.  Il  Presidente della Repubblica ha specifiche prerogative in più materie (v.allegato), e al Titolo II,  l’art. 68  indica “… vigila sul rispetto della Costituzione , assicura il rispetto dei trattati e dei vincoli derivanti dall'appartenenza dell'Italia ad organizzazioni internazionali e sovranazionali…”.

Richiamando questa prerogativa si utilizza spesso il termine di custode  della Costituzione e  arbitro per l’applicazione delle norme ivi contenute. Un arbitro, però, non si limita a ricordarle ma per  esigerne il rispetto, solleva nei diversi casi, cartelli gialli, rossi, fischiando anche calci di rigore! Il Presidente Mattarella… è un arbitro fin troppo all’inglese, lasciando correre il gioco ruvido.

La Legge sulla sicurezza bis (18 articoli vedi testo integrale in allegato) contiene lacune tali e sganciamenti dal paradigma dell’art.10 della Costituzione  che richiedevano di soprassedere a porre la firma presidenziale, rinviandola alle Camere per le dovute correzioni.

Il Presidente  ha scelto di promulgare la legge accompagnandola con una lettera (v.allegato) sottolineando due principali criticità.

Ritornando alla metafora calcistica, ricordiamo l’ironia di un campione e allenatore del passato, Vujadin Boskov, che nelle stancanti discussioni del dopo partita, affermava “..rigore è quando l’arbitro fischia”. In questo caso il Presidente Mattarella ha optato per un richiamo, un cartellino giallo.

Per un approfondimento aprire gli allegati e gli articoli correlati

 

Allegato:
ecco_tutte_le_misure_del_decreto_sicurezza_bis_il_giornale.doc
decreto_sicurezza_mattarela_firma_con_due_rilievi_rep.doc
clandestinita_reato_ingiusto_e_dannoso_tarquinio.doc
le_competenze_attribuite_al_presidente_della_repubblica.doc
le_critiche_di_mattarella_lettera.doc
sicurezza_bis_cosa_cambia_corsera.pdf
sicurezza_la_chiesa_dice_no_rodari.pdf
decreto_sicureza_bis_comunicato_sindacati.doc
decreto_sicurezza_bis_testo_integrale.doc
mattarella_salvare_vite_e_un_dovere_modificare_dl_rep.pdf

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