APOLOGO SULL’ONESTA’ – Italo Calvino – società, costumi e valori –

E’ quanto mai attuale la lettura del “Apologo dell’onestà nel paese dei corrotti” di Italo Calvino. Inizia così C’era un paese che si reggeva sull’illecito. Non che mancassero le leggi, né che il sistema politico non fosse basato su principi che tutti più o meno dicevano di condividere. Ma questo sistema, articolato su un gran numero di centri di potere, aveva bisogno di mezzi finanziari smisurati (ne aveva bisogno perché quando ci si abitua a disporre di molti soldi non si è più capaci di concepire la vita in altro modo) e questi mezzi si potevano avere solo illecitamente cioè chiedendoli a chi li aveva, in cambio di favori illeciti. Ossia, chi poteva dar soldi in cambio di favori in genere già aveva fatto questi soldi mediante favori ottenuti in precedenza; per cui ne risultava un sistema economico in qualche modo circolare e non privo d’una sua armonia”. Calvino descrive con acuta attenzione quel paese e le persone ed alla fine s’interroga se gli onesti dovevano rassegnarsi all’estinzione. Risponde di No e lo motiva con un susseguirsi di riflessioni che fanno trattenere il respiro, danno speranza e coraggio. Tutto da leggere, apri l’allegato.

Allegato:
apologo_sullonesta_calvino.doc

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