A MELFI SEMBRAVA FATTA – A.Serafino – sindacato & contrattazione 6/4/11

Dopo il 31 marzo 2011 la firma unitaria alla Fiat di Melfi è stata accolta come un segnale positivo per uscire finalmente dalla notte delle relazioni sindacali degli accordi ( senza Fiom) di Pomigliano e Mirafiori. La prima pagina dell’intesa per l’introduzione del modello organizzativo Ergo-Uas evidenzia che la firma è a nome di “Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, Fismic, Ugl Metalmeccanici nazionali e territoriali di Potenza e la RSU dello stabilimento SATA di Melfi”. Quell’accordo recepisce quanto già definito a Mirafiori con un’integrazione significativa, probabilmente ottenuta per la determinazione a negoziare unitariamente delle Rsu. E quanto scritto alla pagina 3 di cui riproduciamo il testo.

Sistema di pause A far data dal 10 gennaio 2012, previa la effettuazione della verifica prevista nel mese di novembre 2011, le soluzioni ergonomiche derivanti dall’applicazione del sistema ERGO-UAS permettono:

 – sulle linee a trazione meccanizzata con scocche in movimento continuo, un regime di tre pause di 10 minuti ciascuna, fruite in modo collettivo, nell’arco del turno di lavoro;

 – sui tratti di linea meccanizzata denominati "passo-passo", in cui l’avanzamento è determinato dai lavoratori mediante il cosiddetto "pulsante di consenso", le soluzioni ergonomiche permettono un regime di tre pause di 10 minuti ciascuna fruite in modo collettivo o individuale a scorrimento sulla base delle condizioni tecnico-organizzative.

Durante la fase di sperimentazione per gli addetti alle linee a trazione  meccanizzata con scocche in movimento continuo e ai tratti di linea  meccanizzata denominati "passo-passo" saranno mantenuti i 40 minuti di pausa, distribuiti su tre pause, due di 15 minuti e una di 10, fruite in modo collettivo , nell’arco del turno di lavoro sulle linee a trazione meccanizzata con scocche in movimento continuo e in modo collettivo o individuale a scorrimento sulla base delle condizioni tecnico-organizzative sui tratti di linea meccanizzata denominata "passo-passo" .

Per tutti i restanti lavoratori diretti e collegati al ciclo produttivo le soluzioni, ergonomiche permettono una pausa di 20 minuti, da fruire anche in due pause di  10 minuti ciascuna in modo collettivo o individuale a scorrimento.

Si può pensare che, nell’ipotesi più ottimistica,  il regime di pause indicato per il periodo della sperimentazione potrebbe essere protratto se le soluzioni ergonomiche e le saturazioni non risultassero soddisfacenti come ampiamente garantito dalla Fiat e dai suoi esperti; se invece si divergesse sulla valutazione ( cosa probabile) i sindacati firmatari dell’accordo – tutti o in parte – potrebbero dissociarsi per l’attuazione delle tre pause per un tempo complessivo di 30 minuti.

Anche la Cgil nazionale deve aver fatto questa considerazione se ha emanato un comunicato di sostegno all’accordo per firma di Vincenzo Scudiere. Ma, nello stesso tempo, la Fiom Nazionale per firma di Enzo Masi, coordinatore nazionale gruppo Fiat, ha tirato non solo il freno ma sotto la veste di “precisazioni” chiede che si concordi sul seguente testo in assenza di un comune giudizio tra le parti sul successo della sperimentazione, dal 1° gennaio 2012 dovranno essere mantenute le pause di 40 minuti nella suddivisione di 15 + 15 + 10 minuti”.

Indubbiamente sarebbe un rilevante miglioramento dell’intesa sottoscritta, un +1 o anche +10 di quanto faticosamente raggiunto al tavolo unitario. In gergo sindacale, al di là del lessico dei comunicati, quanto deciso dalla Fiom Nazionale, con le RSU a rapporto, è una via di mezzo tra la sconfessione di quell’atto di contrattazione decentrata e il riallineamento sulla strategia nazionale della Segreteria Landini, che registra pur sempre una minoranza del 27% ( guidata da Durante) nel Direttivo Nazionale.

Per chi scrive questo articolo la “precisazione nazionale Fiom” prefigura una strategia non dissimile da quella fin qui seguita, meglio la fermezza anche se solitaria, anziché confondersi con compromessi a metà strada. E’ un grande errore dettato e sorretto da un dirigismo di cui la Fiom si liberò nella stagione della contrattazione articolata, contrassegnata di alti e bassi, anche allora. Un dirigismo che si regge per i valori riaffermati a gran voce ma con una navigazione a vista verso scogliose coste. Spero che viri a tempo.

Per quanto riguarda la Fim Nazionale e Torinese, alcune affermazioni non aiutano la tenuta unitaria a Melfi. Mi riferisco  all’apodittica affermazione che “..questa nuova organizzazione- Ergo Uas –  migliora le condizioni ergonomiche delle postazioni di lavoro..”, senza aggiungere che è del tutto da verificare se ciò comporterà anche il miglioramento delle condizioni di lavoro ( stress, saturazioni, ripetitività-alienazione) complessive della parcellizzazione organizzativa. Oppure affermare che l’intesa è come quella di Mirafiori. 

L’auspicio è che la discussione prosegua valorizzando quanto si è faticosamente conquistato e che la Fiom confermi e non congeli, o peggio ritiri,  la sua firma.

Allegati

  • Il testo dell’accordo di Melfi del 31-3-11
  • Le dichiarazioni della Fim Nazionale e Torinese da Conquiste del Lavoro 
  • Le dichiarazioni della Cgil Nazionale 3-4-11 da www.rassegna.it
  • Le dichiarazioni della Fiom Nazionale, del coordinatore del settore Auto
  • Le richieste di precisazione della Fiom Nazionale e Rsu del 5-4-11

Allegato:
Accordo Ergo-Uas_Melfi_31-3-11.pdf
A Melfi tutti d’acordo o quasi_3-4-11.doc
Fiat Melfi_firma unitaria_Cgil.doc
Melfi_Fiom sospende giudizio_1-4-11.doc
La Fiom chiede specificazioni_5-4-11.doc

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *