VENARIA, DALLE PRIMARIE AL VOTO FINALE – Marchetto e Izzo – politica & democrazia – 6/4/10

A Venaria la partecipazione dei cittadini al voto delle Amministrative è stato superiore alla media nazionale ed a quella della Regione Piemonte. La partecipazione è stata sollecitata dal fatto che si votava anche per l’elezione del Sindaco, ma – si può sostenere – che l’impulso sia dovuto allo svolgimento delle primarie che hanno chiamato in causa i vari schieramenti, c’è stato confronto e battaglia politica. Gianni Marchetto e Franco Izzo scrivono un commento, un punto di vista di chi è stato protagonista diretto di quella aperta battaglia politica. Questo il loro testo.

Nelle recenti elezioni comunali a Venaria sono avvenute delle autentiche novità, quasi tutte in controtendenza rispetto al dato generale delle elezioni Regionali e Nazionali. Vediamo di elencarne qualcuna, tra le più vistose, di carattere positivo che negativo.

Intanto è da dire che per capire queste novità occorre partire dal fatto che circa un mese prima delle consultazioni si era passati per le primarie di coalizione nell’ambito delle formazioni del centrosinistra. Questi furono i risultati:

Nicola Pollari del PD            1.406 voti       35,79%

Vincenzo Russo del PD                      373 voti          9,50%         

Giuseppe Catania dell’IDV            1.854 voti        47,20%

Giulio Capozzolo di SEL                      295 voti          7,51%

Situazione di Venaria: 35.000 abitanti ca. Aventi diritto al voto 28.000 ca. Alle ultime Europee hanno votato il 70% ca. 19.600. Alle primarie di coalizione del 7 Febbraio 2010 ca. 4.000 votanti pari al 20% ca. dei votanti alle Europee.

Un buon risultato di partecipazione popolare. Ai vari seggi si vedevano tutte le fasce di età della popolazione di Venaria, segno che il messaggio di partecipare alle primarie è stato raccolto con soddisfazione dalla popolazione. E dire che la cosa è stata decisa  7 giorni prima del voto.

Come è andata: chi ha fortemente voluto le primarie è stata la neonata Sinistra Ecologia Libertà (SEL). Chi era ferocemente contro è stato Pollari e i suoi del PD, quel tanto che ha partecipato ad una manifestazione in piazza a Torino davanti alla sede del proprio partito, contro le primarie. Contro si è trovato invece il coordinatore degli Enti Locali del PD e il Segretario Provinciale. Inoltre ha avuto pure la fronda interna al suo partito a Venaria con Vincenzo Russo suo assessore in giunta e in quota Bersani.

Giuseppe Catania all’inizio nicchiava rispetto alla proposta delle primarie. Ha rotto gli indugi quando negli stessi giorni è entrato nell’IDV. E meno male che il PD e l’IDV provinciali hanno accolto la proposta di SEL per indire le primarie di coalizione. Saggia è stata questa proposta in quanto il dualismo storico tra Catania (IDV) e Pollari (PD) poteva aprire le porte ad un successo delle forze di destra che alle prossime votazioni presenterà un esponente delle Lega Nord.

Giuseppe Catania era quindi il candidato del centrosinistra alle elezioni che si sono tenute a fine Marzo. È questo un personaggio particolare, medico della mutua che della attuale giunta è stato all’opposizione in una lista civica. La sua base elettorale è fatta di elettori anche di sinistra, che una volta votavano PCI. Ha dei trascorsi come sindaco di Venaria negli anni ’90 in coalizione con le forze di sinistra (DS e Rifondazione Comunista) con Pollari come vice sindaco. Il Catania va dicendo che ormai i confini tra destra e sinistra per lui non esistono più e chiacchiere interessate di questo genere. Mentre Pollari che è sì un personaggio molto più limpido, capace, intelligente negli ultimi anni si è fatto fregare da un caratteraccio di m… mettendo in sottordine anche l’operato della sua giunta che non era per niente male. Vale per lui un po’ quello che vale per tanti esponenti dell’attuale PD: una sorta di arroganza e supponenza nei confronti della partecipazione dei cittadini. Quel tanto che non è stato conseguente alla sua sconfitta nelle primarie e si è presentato con una sua lista, spaccando il suo partito che lo ha espulso per 5 anni.

E veniamo ai dati elettorali del 28-29 marzo:

Liste a confronto

G. Catania (centrosinistra)

N. Pollari (centro sinistra)

G. Baietto (centrodestra)

Tot. Voti: 11.817 – 56,18%

Tot. Voti: 3.650 – 17,5%

Tot. Voti: 5.569 – 26,47%

Lista Catania:     3

Italia dei Valori: 4

PD:                       5

Moderati:            4

SEL:                     2

UdC:                    1

Socialisti Uniti:   1

Totale: 20

Democratici per Venaria: 2

Sinistra Venaria:               1

 

 

 

 

 

 

Totale: 3

Popolo della Libertà: 4

Lega Nord:                 3

 

 

 

 

 

 

Totale: 7

 

·        La prima novità: in assoluto l’affermazione di G. Catania al primo turno con il 56,18%, dopo essere stato 5 anni all’opposizione, ritornando così sulla poltrona di Sindaco della Città di Venaria;

·        La seconda novità (negativa) si spacca il PD con la lista Pollari da un lato e quella di Catania, che rimane nel  PD;

·        Un buon risultato dei “Moderati”. È questa una formazione con esponenti di una certa ambiguità e provenienze le più strane (un ex Alleanza Nazionale);

·        La novità Vendoliana: l’affermazione di SEL che dall’1% delle passate Provinciali va ad oltre l’8%. Viene qui premiata una linea di autentica autonomia dai due schieramenti che storicamente negli ultimi decenni si confrontano nell’ambito del centrosinistra di Venaria, forse raccogliendo gli scontenti dell’uno e dell’altro campo. E sì che si poteva fare di più se i Socialisti Uniti avessero accettato di entrare nelle liste di SEL, così come molti non hanno capito l’adesione di Rifondazione Comunista alla lista di Pollari. E ancora l’altra adesione di esponenti di SEL alla Sinistra Venaria (Pollari).

·        Ben il 75% del corpo elettorale è andato a votare. Nel panorama  nazionale fa differenza.

·        E’ stat penalizzata l’area “tecnocratica, decisionista e supponente” rappresentata a Venaria da Pollari; così come dalla Bresso in Regione. Annotazione sul PD. Chi scrive (provenendo dalle fila del fu PCI) guarda alle vicende elettorali attuali con un pò di sconcerto in quanto vede una sorta di implosione nelle fila del PD, che nel bene e nel male aveva conservato uno stuolo di persone capaci, competenti nelle cose dell’amministrazione pubblica. Ad oggi la maggioranza di queste persone si sono trasformate i “cacicchi del territorio” di appartenenza, in lotte furibonde tra di loro. Stranissimo esito della Bolognina!

·        Una ultima annotazione: si continua a parlare di riforme istituzionali…ma l’attuale legge elettorale per le Amministrative facilita la presentazione di una miriade di liste: 28 erano nelle precedenti elezioni comunali di Venaria, 16 in quelle appena concluse. Così s’incentivano il familismo, le clientele, le cosche un po’ mafiosette, e dintorni. Il voto in Parlamento fu bipartisan?

 

di Gianni Marchetto e Franco Izzo (ex presidente del Consiglio Comunale di Venaria)

 
2 commenti
  1. noname
    noname dice:

    Ai toni trionfalistici e sprezzanti usati da Marchetto e Izzo per descrivere il pateracchio venariese vorrei rispondere anzitutto invitandoli a pubblicare dei dati corretti: la coalizione di Catania è composta da 18 consiglieri (non 20! i Moderati ne ottengono 2), quella di Pollari da 4 e quella di Baietto da 8. Inoltre un’analisi un po’ più attenta e meno superficiale dell’esito dovrebbe farli riflettere sul fatto che a Venaria il centrodestra, anche se non ha vinto, consegue due risultati molto interessanti che i nostri compagni omettono di sottolineare: il primo, la Lega Nord che passa da 1 a 4 consiglieri, il PDL esce con 2 consiglieri e se ne ritrova 4; il secondo, tra le regionali e le comunali c’è un travaso di 2700 voti dal centrodestra al centrosinistra, certamente non a sostegno di Pollari. Questi sono i risultati di cui vanno fieri i nostri due compagni? Sulle primarie poi la ricostruzione che essi fanno è molto singolare. Consentitemi di riportare qui la risposta che ho dato lo scorso 8 febbraio a Massimo Negarville che ci chiedeva cosa fosse successo a Venaria. E’ un altro punto di vista, in particolare di chi come me e tanti altri compagni del PD sono stati umiliati nella loro autonomia da funzionari di partito certamente più vicini di noi a quei "famigli" di cui si parla nella nota di Izzo e Marchetto: "Ciao, sono del PD di Venaria, ex coordinatore cittadino della mozione Marino. Rispondo alla tua mail rigirata da Mario Villa sulla mailing list del PD di Venaria nel tentativo di fornirti alcuni elementi utili alla comprensione dell’affaire Venaria. Sono amareggiato da come il partito provinciale ha gestito la vicenda delle nostre primarie, imponendole contro la volontà del coordinamento di circolo. Catania vince grazie al sostegno ricevuto da un pezzo del partito sia a livello locale (Ferrara, Perotto, Ippolito, Russo) che provinciale e regionale (Cuntrò, Mangone, Gentile) ma anche grazie al sostegno locale del centro destra pidiellino ex forza italia. Questi ultimi hanno trattato con Catania fino a dicembre per comporre un fronte anti Pollari, salvo poi farsi da parte quando Catania, ai primi di gennaio, "ha scoperto" di avere la tessera di Italia dei Valori e tramite la segreteria provinciale IdV ha richiesto, anche qui contro la volontà del loro partito cittadino, le primarie di coalizione. Da settembre a gennaio ne abbiamo viste di tutti i colori: Corgiat che incontra Sinistra e Libertà di Venaria che poi richiede le primarie; dichiarazioni dell’ex segretario provinciale Caterina Romeo "preoccupata" della situazione critica venariese… in realtà stavamo trattando con tutte le forze del centro sinistra che si erano dichiarate disponibili a sostenere Pollari, salvo SEL che manteneva le sue riserve, anche se nel frattempo si era aperto un tavolo congiunto PD-SEL per affrontare alcuni nodi programmatici. Altrochè "situazione critica"… era quello che a lei e a chi stava dietro di lei faceva comodo pensare. Dichiarazioni sui giornali molto pesanti da parte di Corgiat contro Pollari. (tutto documentato). Nel primo discorso di insediamento Cuntrò afferma di voler affrontare le criticità di Moncalieri e Venaria; l’8 gennaio la direzione regionale approva un odg che riapre i termini per l’indizione di eventuali primarie già scaduti a fine novembre. Presentiamo, vincendolo, ricorso presso la Commissione Regionale di Garanzia contro l’indizione delle primarie fatta contro la volontà del coordinamento cittadino che non ne ravvisava le ragioni in quanto il confronto con le forze politiche della coalizione procedeva per il meglio, con la possibilità di estenderla all’UDC. La Commissione presieduta da Zancan le dichiara "non esperibili" in quanto erano state indette in assenza di un accordo pre-elettorale tra le tre forze politiche come previsto dall’art. 20 dello Statuto regionale. Per rimediare alla mancanza, nel giro di due giorni si riconvocano, senza neanche invitare il PD venariese e Nicola, sottoscrivendo tra segretari provinciali un documento di mezza paginetta con alcune frasi programmatiche di circostanza. Un nostro ulteriore ricorso viene respinto a maggioranza dalla Commissione Regionale di Garanzia. Ci rendiamo conto che Nicola non è stato un sindaco facile per le sue posizioni molto nette su alcune questioni molto delicate a livello provinciale: rifiuti, TAV, aziende partecipate settimesi, rapporti con Torino, per citarne alcune. Mai però posizioni acritiche e ingiustificate, sempre con argomentazioni convincenti, nell’ottica della tutela degli interessi cittadini. Ma qui si è consumato un sopruso nel quale forti interessi esterni sono entrati pesantemente in una materia che in prima istanza doveva essere gestita dal gruppo dirigente locale e ricorrere al livello provinciale per armonizzare la coalizione locale alle esigenze di livello più ampio, in questo caso alle coalizione a sostegno della Bresso. In realtà è il partito provinciale che prende in mano il tutto scavalcando il partito locale. Che forma di partito è questa? Questo scandalo non può e non deve passare sotto silenzio. Personalmente mi attiverò per informare e denunciare quanto è avvenuto a Venaria. Se questo è il PD stiamo rischiando anche il risultato regionale. Militanti di vecchia data, generosi, disinteressati, appassionati, sono stati umiliati e presi a schiaffi ed ora nessuno si aspetti che lavorino per la prossima campagna elettorale. Ci stiamo democristianizzando grazie al concorso di alcuni ex ds spregiudicati e sono molto allarmato. Come mozione Marino abbiamo sostenuto l’importanza delle primarie. Io la riconfermo, credo che sia un ottimo strumento per la pre selezione dei candidati e per favorire la partecipazione e la democrazia. Occorre però introdurre dei correttivi. Non si può lasciare al centro destra la possibilità di scegliersi gli avversari che più gli fanno comodo come è avvenuto a Venaria. L’elettore che partecipa deve dimostrare in qualche modo la sua appartenenza al campo del centrosinistra, attraverso la tessera di uno dei partiti o altre forme. Scusa lo sfogo e la prolissità Beppe Lumetta" Vedete un po’ voi… c’è chi si accontenta di un piatto di lenticchie ed esulta, noi abbiamo scelto di contrapporci al cosiddetto sistema partitocratico pagandone le conseguenze. E non molliamo. Saluti Beppe Lumetta cittadino libero

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  2. noname
    noname dice:

    complimenti avete fatto una analisi da veri politologhi e specialisti del volta faccia.Siete riusciti a modificare a vostro uso e consumo la verità dei fatti.Bravi.Siete riusciti ad assolvervi da tutte le azioni.Bravi.Per fare questo avete anche utilizzato la"bolognina".Bravi.Ma quando la finirete di pensare che siete i puri(Izzo),e che tutto questo lo avete FATTO solo perchè Pollari ha un c… di merda? Continuate ad assolvervi,ma il risultato comincia a vedersi,siete già in disaccordo tra di voi,ed allora dovete cominciare già atessere nuove alleanze. buon lavoro! Barozzino g.

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