UNA MAIL DAGLI USA A PROPOSITO DI GIUSTIZIA 5/9 – Società

 E’ arrivata questa mail dal Michigan (USA) e mi pare doveroso diffonderla. Non ne so niente del processo di Perugia a parte le esibizioni del segretario PdL contro i giudici.So qualche cosa di più sul probabile candidato repubblicano alla presidenza che vanta circa trecento condanne a morte , di cui una trentina di persone riconosciute in seguito innocenti. In USA la vicenda della cittadina americana condannata a Perugia un anno fa era diventata un caso nazionale. L’amico Juan ci ricorda che gli sbagli si possono correggere e che questa è una virtù, non una colpa.

color:black;background:white”>Il capovolgimento della sentenza che riguarda Amanda Knox e Raffaele Sollecito da parte di un tribunale italiano   contrasta drammaticamente con il destino di Troy Davis condannato a morte e giustiziato.

color:black;background:white”>In entrambi i casi, la convinzione di colpevolezza  era stata costruita su prove scadenti. In entrambi i casi, durante l’appello ,la debolezza delle prove a carico è diventata evidente. Ma negli Stati Uniti, il verdetto non è stato modificato. Se Amanda Knox fosse stata giudicata dal sistema legale della Georgia,  probabilmente ora sarebbe morta e non su un aereo che la riporta a casa.

color:black;background:white”>Servirebbe a qualcosa se anche negli Stati Uniti, come  in Italia, si potesse avere ricorsi valutati da una giuria ?  Potrebbe questa riforma bilanciare  l’istinto naturale di qualsiasi tribunale di preservare la sua autorità e di resistere alla denuncia di aver fatto un grave errore. ? Il sistema italiano spesso modifica in appello la decisione originaria,  mi sembra una virtù. 

color:black;background:white”>Servirebbe a qualcosa se negli  Stati Uniti, come in Italia, non ci fosse la pena di morte?

color:black;background:white”>E’ ovvio, servirebbe. Ma non accadrà fino a quando una parte significativa del paese continua ad applaudire le esecuzioni, la parte che afferma al contrario fino alla nausea di essere “ difensore della vita”.

color:black;background:white”>j. Cole

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Detroit ( Michigan) 

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