TEPPISMO MACHISTA O SCONTRO DI CIVILTA’ ? – la notte d’incubo a Colonia e dintorni – analisi –

Le aggressioni e le molestie alle donne di Colonia, e non solo, sono atti di teppismo “machista”- frustrati o meno, ubriachi o meno che siano i protagonisti –  o qualcosa di ben più grave? Nella prima ipotesi abbiamo a che fare con la violenza, le molestie, l’esuberanza virile, la maleducazione dei “machi” sparsi un po’ ovunque, una vera brigata internazionale che ha le sue ramificazioni più consistenti in questa o quella area del mondo. Nella seconda ipotesi ci si addentra nella supposta inconciliabilità – sostenuta già da scrittori, politici, analisti – tra mondo occidentale e cultura e tradizioni musulmane. Poi c’è chi analizza i fatti “in equilibrio” o “attingendo” dalle due tesi sopracitate. Infine c’è il “politically correct” che pensa che la notte da incubi di Colonia non sia solo vergognosa spontaneità di machisti frustrati ma sia stata “spintanea” da chi ha interesse ad ostacolare le recenti scelte di Angela Merkel sull’immigrazione dal medio oriente.

Di certo, ora, le donne non solo tedesche, temono nuovi assalti e intemperanze machiste; guardano con timore, specie se sera, l'avvicinarsi di immigrati un pò chiassosi.

Di certo, ora, una certa destra xenofoba avrà più fiato per sostenere l’impossibilità d’integrazione tra la cultura occidentale e quella musulmana, che stenta a sentire parlare di laicità dello stato, per avere  regole condivise del comune convivere, a partire dalla parità dei diritti uomo-donna. Libertà anche per scegliere, credere, preghi il proprio dio senza pagare alcun "prezzo" sociale e famigliare. Questa battaglia sulle idee e sulla laicità debbono entrare nei cuori, nelle menti, nell’agire di tutti noi, di chi non disarma rispetto agli orrori sociali e/o delle guerre.

Nel nostro paese non si è fatto granché su questo piano e tantomeno l'hanno fatto le forze sociali e politiche che guardano all'immigrazione con gli occhi della solidarietà. E ciò, lo dimostrano i fatti, è stato un grande errore a cui dobbiamo sapere presto rimediare.

Claudia Schreiber, una delle più celebri scrittrici e giornaliste di Germania, ha rilasciato un’intervista (allegata) nella quale afferma «..Ma cosa credevamo, che tra un milione di persone generosamente accolte ci fossero solo santi? Quando sento parlare di scontro di culture mi viene un colpo: quelle bestie non avevano alcuna cultura. Se lasciamo che questo bruttissimo episodio venga cavalcato dai populisti, proprio quelli che ripetono stancamente che gli immigrati “abuseranno delle nostre mogli”, abuseremo anche noi di quelle povere donne, una seconda volta». Alla domanda: però in diverse società islamiche le donne sono discriminate. Questo ha avuto a che fare con Capodanno? Così risponde «Ma anche noi eravamo discriminate decenni fa, pensate a quello che era l’Italia il secolo scorso, o la stessa Germania. Poi ci siamo emancipate, abbiamo studiato, ci siamo liberate. Ma è servito tempo e pazienza. Ora è il turno dell’emancipazione delle musulmane. E tutte noi donne, tedesche e straniere, abbiamo una chance straordinaria per far conquistare anche a loro le libertà e i diritti che meritano. Non possiamo sprecare questa chance».

Il filosofo tedesco Markus Gabriel ha detto (vedi articolo allegato) “Purtroppo, in questi casi, si dice sempre che i migranti sono tutti buoni o che sono tutti pericolosi. Così si fa del male agli stessi profughi. Non sono una massa indefinita, sono uomini. Qui sta l’errore». (…) La cultura tedesca non può essere più la stessa di qualche decennio fa, cultura è connessione tra mondo reale e spirito».

Gli articoli di Lucia Annunziata (Huffington Post) e di PierLuigi Battista (Il Corriere della Sera) descrivono con grande forza quali sono i valori occidentali, con sintesi e chiarezza ricordano le grandi conquiste di libertà delle donne, ottenute con lunghe e difficili lotte (quasi sempre contro corrente!) in particolar modo dalla Liberazione in poi, nella seconda metà del 900. Mettono in rilievo il fatto che per affermare tali valori è indispensabile battersi a viso aperto, solo così si possono abbattere “muri” che provengono da tradizioni centenarie o più, o da imposizioni religiose. Così è stato nel secolo scorso per le donne italiane e di molti paesi dell’occidente. Così tali valori potranno essere fatti propri, con più rapidità (e il tempo conta assai), dagli  immigrati che "non sono dei diversi per natura",come troppi stanno predicando, ma sono persone che – per più ragioni: politiche, sociali, religiose, antropologiche – provengono da paesi dove i diritti civili, politici e sindacali camminano con un passo più lento, sono …in ritardo rispetto il nostro orologio.  Ma si può e si deve camminare uniti. Perchè il mondo si può cambiare, in meglio.

Sui fatti di Capodanno, a Colonia e in altre città tedesche,  lo scrittore algerino Kamel Daoud scrive, su La Repubblica del 10 gennaio, l’articolo “Il corpo delle donne e il desiderio di libertà di quegli uomini sradicati dalla loro terra”.; racconta cose note e altre no o poco conosciute, che dovrebbero essere sempre ben presenti nel confronto con gli immigrati, per favorire l’integrazione estendendo i diritti di parità uomo-donna, le libertà dello stato laico. Inizia così: "Del rifugiato vediamo lo status, non la cultura. E così l'accoglienza si limita a burocrazia e carità, senza tenere conto dei pregiudizi culturali e delle trappole religiose". "Nel mondo di Allah il sesso rappresenta la miseria più grande"(…). (per proseguire aprire l'allegato)

Vedi anche gli altri allegati ( in totale sono 9)   … e se avete letto articoli interessanti segnalateli o inviateli con e-mail

  • Abbiamo rotto un muro d'omertà durato tre giorni Sarah Brasack  La Repubblica
  • In atto strategia anti Merkel Francesco D'Errico Direttore Studi Strategici
  • Le donne non devono tornare indietro Sara Sasso
  • No a generalizzazioni-la questione immigrati Vladimiro Polchi Colonia 31 identificati lascia i capo della polizia  La Stampa

Allegato:
noi_donne_tedesche_la_questione_immigrati_scheiber.doc
atti_di_criminalita_non_scontro_di_civilta_gabriel.doc
sul_corpo_delle_donne_no_pasaran_annunziata.doc
abbiamo_rotto_un_muro_domerta_brasack.doc
in_atto_strategia_anti_merkel_derrico.doc
le_donne_non_devono_tornare_indietro_sasso.doc
no_a_generalizzazioni_la_questione_immigrati_polchi.doc
molestie_a_colonia_31_identificati.doc
colonia_il_corpo_delle_donne_daoud.doc

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