SPUNTI PER UN’ANALISI SCOMODA – F.Piacentini – due articoli sul movimento sindacale –

Francesco Piacentini, dottorando all’Università di Bergamo*, ha inviato due articoli a sindacalmente.org di grande interesse per i sindacalisti, ma non solo. Il primo titola “Il rinnovo metalmeccanico: spunti per un’analisi scomoda sul movimento sindacale italiano offerta da Papa Francesco”. Così inizia. Per circa un decennio, in corrispondenza della crisi mondiale, esperti di settore, politici, comici e giornalisti specializzati, si sono avvicendati nell’affermarlo con un vago piglio di compiacimento. Non si conosceva esattamente il quando. Ma il sindacato tradizionale, compresa la sua funzione sociale ed economica a difesa del lavoro, sarebbe scomparso, almeno per come ce lo raccontavano i fasti antichi. Incolmabili – si diceva – le distanze rispetto all’oggi, figuriamoci rispetto al futuro. Troppi i fattori esterni ad esso avversi, troppi gli errori commessi in passato. Insieme, separatamente, “dentro e fuori casa”. Dall’aver reso l'Italia un paese inospitale per l'iniziativa privata, osteggiata e addirittura criminalizzata; all’aver perduto l’afflato politico essi innato, scegliendo di “declinare crescendo” tramite i servizi simil-aziendali alla persona, prendendo in prestito la locuzione cara a Bruno Manghi. (…) per proseguire aprire l’allegato

Il secondo “ Il referendum sui voucher e la CGIL: a Trentin sarebbe bastato?” così inizia. E’ di questi giorni, come noto, la pubblicazione dei Diari di Bruno Trentin, a cura di Iginio Ariemma, per Ediesse Edizioni. Un fatto editoriale che cade, curiosamente, a ridosso della manifestazione nazionale della CGIL del 17 giugno anti-voucher e del suo piano referendario, vanificato prima dalla loro abrogazione (D.L. 17 marzo 2017, n. 25), poi dalla loro reintroduzione per via legislativa, sotto nuove spoglie (DDL n. 2853 di “Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. 24 aprile 2017, n. 50”, definitivamente approvato dal Senato il 15 giugno e ora in attesa di pubblicazione).

Se, con una forzatura d’immaginazione, si volesse ricercare un trait d’union, che non sia meramente cronologico, tra la scelta editoriale Ediesse e la scelta referendaria anti-voucher della CGIL, forse lo si rinverrebbe, per converso, in una distonia logica (o in un mancato coordinamento strategico) che fa da sfondo alle due: il decidere di dare alle stampe e rispolverare il pensiero scomodo di un intellettuale anarchico, insofferente ai rigidi dogmi ideologici e dissidente di se stesso; e, al contempo, perseguire ideologicamente e dogmaticamente una scelta manichea, contro uno strumento il quale, quando non destrutturato e liberalizzato (come avvenuto col Governo Renzi), sottrae evidentemente al “nero” alcune prestazioni estemporanee che, allo stato attuale di ripresa stagnante, per forza di cose, vi ricadrebbero. (…) per proseguire aprire l’allegato

*Francesco Piacentini – dottorando in Formazione della Persona e Mercato del lavoro presso l’Università di Bergamo.

Allegato:
rinnovo_contrattuale_spunti_per_unanalisi_scomda_f_piacentini.doc
trentin_referendum_voucher_cgil_piacentini.doc

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