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SE BABBO NATALE……. – per distribuire il lavoro – nell’era delle nuove tecnoligie –

Se Babbo Natale portasse in regalo a Matteo Renzi l’idea luminosa “di tenere insieme” al suo costruendo Act Job quanto da tempo propone Pierre Carniti, questo farebbe capire a tutti che la battaglia politico-culturale contro la diseguaglianza più micidiale, quella che obbliga ora un’intera generazione di giovani a non avere o sperare in un lavoro, sarebbe davvero iniziata la grande svolta da tempo auspicata. La responsabilità di dare lavoro  è il campo che dirà quanto vale e quanto è diversa  la nuova generazione degli under 40 che ora guida il Pd.

In allegato l’articolo “La responsabilità di dare lavoro, oggi” di Pierre Carniti, pubblicato su l’Unità il 23 dicembre 2013 che ha richiamato molti consensi nelle trasmissioni “Prima Pagina” e “Ascolta la città” in onda su Radio 3 nello stesso giorno.

Così inizia Carniti “Ormai è chiaro per tutti. Una quantità incontrovertibile di dati statistici ci dicono che la conseguenza più rilevante della crisi è stata una drammatica contrazione del lavoro ed una sua parallela svalutazione. Le due questioni sono ovviamente connesse. Se infatti diminuisce il numero degli occupati e contemporaneamente si riducono (come è avvenuto in tanti paesi) le prestazioni sociali perché la crisi fiscale ha comportato una diminuzione delle entrate e per di più (come è stato fatto in alcuni paesi esplicitamente: è il caso degli Stati Uniti della Gran Bretagna e persino della Norvegia, in altri surrettiziamente) si è perseguito l´obiettivo di ridurre il numero di individui a carico dell´assistenza pubblica, negando, di fatto, le prestazioni sociali a tutti quelli che non avevano cercato (o non avevano trovato entro un certo periodo limitato) una occupazione retribuita purchessia, il risultato non era difficile da prevedere. Veniva infatti consentito in sostanza al datore di lavoro di trovare un lavoratore praticamente a qualsiasi modalità di impiego ed a qualsiasi salario. Cosa che in effetti si è puntualmente verificata”.

Allegato

  • La responsabilità di dare lavoro, oggi  Pierre Carniti su L’Unità del 23 dicembre 2013

Allegato:
la_responsabilita_di_dare_lavoro_carniti_23-12-13.doc

1 commento
  1. Giovanni Di Nino
    Giovanni Di Nino dice:

    Il job act inventato da qualcuno dell’entouage del giovin Matteo Renzi, condido con alcuni riferimenti alla “non applicabilità” dell’art.18 per (ben) tre anni (durante i quali, i lavoratori dipendenti potranno essere allegramente licenziati, ricattati, umiliati, adusi ad essere genuflettenti dal 1° all’ultimo giorno che stabilirà il padroncino di turno) anche se con contratto a tempo indeterminato, trattandosi di “periodo di prova (sic!)”, STA A DIMOSTRARE che il fiorentino non solo ignora l’esistenza di Pierre Carniti (troppo vecchio per i suoi gusti organolettico-gelminiani), ma persino la storia recente della legislazione nazionale sul lavoro che HA GIA’ messo in ginocchio un paio di generazioni, e DISTRUTTO allo stesso tempo ogni possibilità di godersi in santa pace una pensione al termine di oltre 40 anni di precariato assoluto. Il job act non rappresenta altro che nuova vaselina sul fondoschiena dei lavoratori ed anche questa volta, col silenzio (ma non tanto) assenso delle centrali confederali e dei finti rivoluzionari di sinistra. Se tutto va bene, come diceva Flaiano, ANCHE le prossime generazioni di lavoratori saranno rovinate.
    giovanni.di.nino@alice.it

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