San Tommaso dixit…

AGGIORNAMENTO. La prudenza di San Tommaso, almeno per le cose terrene, è sempre consigliabile. E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo del Decreto Semplificazioni n 77, 31 maggio 2021: 106 pagine, 6.500 righe e oltre 53.800 parole: un buon record trattandosi di un provvedimento per le semplificazioni che, riguardando solamente gli appalti del Recovery Plan e fondi Eu, introduce un doppio regime nel nostro paese. Vale la pena ricordare che per l’importante articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori (il reintergro in caso di licenziamento illegittimo) i regimi sono addirittura tre. Non è un buon procedere per la strada delle semplificazioni e della linearità dei diritti e dei doveri.

Leggendo l’articolo 49 (Modifiche alla disciplina del subappalto) – vedi allegato – si può notare che è rimarcata  la responsabilità del subappaltatore per garantire l’uniformità dei trattamenti contrattuali e delle norme di sicurezza definiti nel capitolato d’appalto ma non è indicata alcuna corresponsabilità dell’appaltatore in caso di inosservanza. I commenti di soddisfazione espressi dai segretari confederali (vedi testo che segue), dopo l’incontro con Mario Draghi, per il risultato conseguito  avevano fatto intuire che tale legame fosse esplicitato o implicito nel testo. Non sembra proprio…..

Un commento completo di Luca Brugnara sul decreto Semplificazioni n.77 è stato pubblicato il 4 giugno sul sito dell‘Osservatorio dei Conti Pubblici Italiani (CPI), diretto da Carlo Cottarelli, che potete leggere con questo link https://osservatoriocpi.unicatt.it/cpi-archivio-studi-e-analisi-le-nuove-norme-sugli-appalti-previste-dal-dl-semplificazioni?mc_cid=30428dd30b&mc_eid=eafdbb123e

San Tommaso era l’apostolo più dubbioso e incredulo: “..se non vedo… non credo”. E’ una prudenza da seguire prima di brindare alla grande novità-innovazione che i segretari generali della Cgil, Cisl e Uil hanno annunciato, dopo il confronto con il premier Mario Draghi e i ministri competenti,  sulle  modifiche che saranno apportate nel decreto semplificazioni. Via le norme sul massimo ribasso, la quota di lavori che è possibile affidare a ditte esterne può aumentare con la garanzia che il committente garantirà ai lavoratori in subappalto le stesse condizioni del contratto collettivo nazionale e norme di sicurezza applicate ai dipendenti delle ditte appaltatrici. Se così sarà confermato dal nero su bianco degli articoli del decreto (oltre 60) la conquista trasformerà le gare di aggiudicazione e il lavoro in appalto. Un successo di grande rilievo riformatore. Attendiamo… con il fiato sospeso, ben sapendo che l’uso di un condizionale anzichè di un imperativo presente, di un punto o di una virgola “fuori posto”, possono cambiare di molto il significato di una frase….

  “Dopo aver respinto l’introduzione del criterio del massimo ribasso, anche in tema di subappalto il confronto con le organizzazioni sindacali ha prodotto un positivo risultato. Sono state, infatti, riconosciute anche ai lavoratori del subappalto uguali condizioni normative e salariali dei lavoratori delle imprese aggiudicatrici e a stesso lavoro stesso contratto, tutele per gli appalti ad alta intensità di manodopera, responsabilità in solido estesa al subappaltatore e norme per la legalità e contro il lavoro irregolare”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. “Quanto raggiunto – aggiunge Il leader della Cgil – rappresenta un primo importante risultato, ottenuto grazie alle mobilitazioni che hanno portato ad un confronto e ad una sintesi positiva”. Sulle rimanenti parti del testo, che non sono state oggetto di approfondimenti tecnici, – conclude Landini – ci riserviamo una valutazione più approfondita al fine di fornire un nostro contributo nel corso della discussione parlamentare”. Per più notizie un clic qui https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2021/05/28/news/landini_anche_sul_subappalto_risultato_positivo-1160455/

Semplificazioni. Sbarra: “Un buon risultato frutto della mobilitazione del sindacato”

Il decreto semplificazioni approvato stasera dal Consiglio dei Ministri contiene gran parte delle modifiche richieste dalle organizzazioni sindacali ed in particolare dalla Cisl, a partire dallo stralcio delle norme sul massimo ribasso ed il potenziamento nel subappalto delle garanzie e delle tutele dei lavoratori , garantendo uguale trattamento economico e normativo delle imprese aggiudicatrici, laLeggi tutto

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1 – Interventi mirati sul Codice degli appalti Francesco Decarolis e Alberto Heimler  28.05.21  www.lavoce.info Il Codice degli appalti pubblici non va sospeso. Bisogna però intervenire su alcune previsioni contrarie al perseguimento dell’efficienza, responsabili dei tempi lunghi delle gare. E allo stesso tempo va rivisto anche il regime del danno erariale.(…) https://www.lavoce.info/archives/74735/interventi-mirati-sul-codice-degli-appalti/

2 – Per Gustavo Piga, che all’inizio degli anni Duemila è stato presidente della centrale acquisti Consip, le preoccupazioni su massimo ribasso e subappalto libero (permessi dalle direttive Ue) sono motivate, ma il problema è a monte: non abbiamo creato le precondizioni per far funzionare il sistema. “Tutto inutile senza un database unico per monitorare le performance delle stazioni appaltanti, riformando la governance, e pagando meglio funzionari e tecnici”. Gli sprechi negli appalti ci costano ogni anno il 2% del pil: più o meno i soldi che riceveremo nell’ambito del Next generation Eu. Dice Piga: “Il governo aumenta la discrezionalità sugli appalti, ma non ha creato le condizioni per evitare opere di bassa qualità (e lo stop ai fondi Ue)” . di Chiara Brusini | 25 Maggio 2021 .   https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/05/25/semplificazioni-leconomista-il-governo-aumenta-la-discrezionalita-sugli-appalti-ma-non-ha-creato-le-condizioni-per-evitare-opere-di-bassa-qualita-e-lo-stop-ai-fondi-ue/6208273/

3 – Le principali novita’ della nuova direttiva europea 2014/24/ue in materia di contratti pubblici nei settori ordinari.  di Sara Morosi   https://www.ambientediritto.it/dottrina/le-principali-novita-della-nuova-direttiva-europea-2014-24-ue-in-materia-di-contratti-pubblici-nei-settori-ordinari/

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  1. […] Se ben abbiamo letto la documentazione che qui alleghiamo, facciamo notare che tra le tante sacrosante e giuste richieste (tra queste certamente il diritto contrattuale di definire gli algoritmi) non abbiamo però individuato quella che si ritiene prioritaria in assoluto, un punto d’appoggio indispensabile per la logistica – ma non solo – per trasformare radicalmente la catena dello sfruttamento come lucidamente descritta da Massimo Giannini. Un provvedimento legislativo di poche righe, un articolo unico che affermi: l’azienda capofila che si organizza con la flessibilità di appalti e sub-appalti è garante dell’applicazione delle norme contrattuali e di sicurezza che si attuano in suddette aziende e/o cooperative, e in caso d’inadempienze ne risponde in solido. Un punto chiave che i sindacati confederali non sono riusciti ad inserire nell’art.49 del recente decreto semplificazioni, per gli appalti del Recovery plan, al di là delle tante dichiarazioni di soddisfazione! Vedi articolo https://sindacalmente.org/content/san-tommaso-dixit/ […]

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