Finestra sul mondo 9

Siamo giunti alla puntata n.9 di Finestra sul mondo. Cercheremo di migliorare ancora. Parte dei link indicati sono tratti dalla chat di Toni Notizie. Ricordiamo che questo abstract è aggiornato in progress, quindi tornate a visitarlo ogni 5-6 giorni. Per ottenre la traduzione automatica degli articoli indicati dai link Vi consigliamo di utilizzare come broswer Google Crome (che incorpora il traduttore). A volte la traduzione può risultare imprecisa in alcuni termini e verbi.

Patrik Zaki

Globalmondo – diritti civili – giustizia – Patrick Zaki resterà per altri 45 giorni nel carcere del Cairo A. Pal. L’Avvenire – Lo hanno deciso i giudici del tribunale egiziano, nel’udienza del 1° giugno, senza assistenza legale in aula. Il giovane ricercatore è detenuto senza processo da febbraio 2020. (…) Intanto continua ad allungarsi la lista dei firmatari della petizione lanciata a gennaio su Change.org, per conferire a Zaki la cittadinanza italiana.

Ad oggi il contatore registra 265mila firme, da tutta Europa, e la campagna, partita dal basso, ad aprile è arrivata in Senato, dove la mozione è stata approvata con il voto unanime della maggioranza. (nrd) Tutto fermo! Se fosse cittadino italiano il Console potrebbe fare molto! https://www.avvenire.it/attualita/pagine/per-patrick-zaki-altri-45-giorni-nelle-carceri-del-cairo

Globalmondo – La Silicon Valley voleva “licenziare” i sindacati, ma ha finito per far risorgere la lotta del lavoro –  Da Uber, Deliveroo, Glovo o Amazon ad aziende come Google, Basecamp o Coinbase hanno affrontato negli ultimi anni o mesi controversie di lavoro che hanno aperto le porte alla sindacalizzazione.(…) https://www.elconfidencial.com/tecnologia/2021-06-03/sindicatos-tecnologia-asociaciones_3110412/

Usa 1 – L’Amministrazione Biden vira a sinistra nella politica interna – (v.allegato)1.900 mld  Le misure anti Covid – Sostegno a imprese, famiglie ed enti locali per attenuare i contraccolpi economici e sociale della pandemia. – 2.000 mild Il piano infrastrutture. Il pacchetto punta a un radicale ammodernamento delle infrastrutture, dei trasporti e accelera gli sforzi verso la transizione ecologica e lo sviluppo del digitale. – 1.800 – Il piano per le famiglie  -Sgravi e detrazioni per le famiglie a reddito medio-basso, per i figli a carico, assistenza sanitaria più accessibile.

Usa 2 – Biden e le tasse “Ci riprenderemo i soldi dei ricchi” di  Francesco Semprini  La Stampa – Una manovra gigantesca con cui ricostruire da cima a fondo gli Stati Uniti, che rischia però di ingigantire deficit e debito del Paese. È la strategia messa a punto da Joe Biden per rilanciare l’economia nazionale dopo le pene causate dall’inferno della pandemia da Covid-19. Gli stanziamenti per il 2022 ammontano a complessivi seimila miliardi di dollari, tali da elevare la spesa pubblica ai livelli più alti dalla Seconda guerra mondiale. (v.allegato)

Usa 3 – Svolta di Biden in Alaska, trivellazioni petrolifere sospese – L’Amministrazione inverte le scelte di Trump: stop ai contratti di estrazione – Plauso degli ecologisti, proteste dei repubblicani per l’impatto sull’economia- R.Es. Il Sole 3-6-21  (v.allegato)

Israele 1 – Eletto il nuovo capo dello Stato ebraico. Il successore di Rivlin è l’erede di una dinastia di politici e rabbini progressisti. Herzog, il presidente mediatore che avvicina Israele all’Europa, titola la Stampa l’articolo scritto da Elena Elena Loewenthal  (V. allegato)

Israele 2 Finisce l’era di Binyamin Netanyahu ( 12 anni di governo). Israele ha un nuovo esecutivo: «Ho appena informato il presidente uscente Reuven Rivlin di essere riuscito a formare il nuovo governo», ha fatto sapere ieri in serata Yair Lapid. La coalizione di Lapid comprende otto partiti: i centristi di Yesh Atid e Blu e Bianco, con i laburisti e la sinistra di Meretz, insieme ai partiti nazionalisti di destra Yisrael Beiteinu, New Hope e Yamina. Per la prima volta un partito arabo-israeliano – Ra’am – partecipa ufficialmente alla formazione di un esecutivo. Con Bennett, estrema destra, alleato di Lapid,  per i palestinesi sarà peggio dell’era Natanyahu? https://www.juancole.com/2021/05/proposed-palestinians-netanyahu.html – ll partito arabo Raam è nella coalizione. Pioggia di critiche sul leader Abbas – Michele Giorgio su Il Manifesto – Israele/governo. La formazione islamista è accusata di ingenuità politica e di aver abbandonato la lotta per i diritti dall’altro schieramento arabo, la Lista unita. (v.allegato)

  • Israele 3 David Grosmann ha pronunciato un importante discorso il 22 maggio Piazza Habima a Tel Aviv (v.allegato)
  • – Amoz Oz e la bomba dell’irreversibilità Bernardo Valli, su L’Espresso, ricorda il grande scrittore israeliano che si ribellava all’idea di una tragedia a durare per sempre. E si batteva contro i fanatismi di entrambe le parti. (v.allegato)
  • – Chi sono e quanti i palestinesi d’Israele? (v.allegato tratto da La Croix)
  • – L’insopportabile equivoco negli slogan che paragonano Gaza alla Shoah – Adriano Sofri, su Il Foglio, affronta i luoghi comuni sull’antisemitismo e l’ignoranza della storia. (v.allegato).
  • – Come sarà il futuro di Israele? La storia riserva a volte grandi inedite sorprese. Fu il repubblicano Nixon, il contestato presidente americano con tanti “Nixon boia” da parte dei tanti oppositori americani e nel mondo per il conflitto in Vietnam, a realizzare lo storico incontro e accordo con la Cina di Mao.

Yemen, in lotta per la vita sulla linea del fronte. Federica Iezzi su Il Manifesto. La testimonianza. Nello Yemen malgrado il cessate il fuoco i civili continuano a morire. E 16 milioni di persone restano senza assistenza umanitaria. Reportage dai villaggi più esposti al confitto e dall’ospedale di Medici senza frontiere a al-Mokha, un gioiello in un Paese distrutto (..) (v.allegato)

Mali – Secondo colpo di stato in Mali. Che sta succedendo?  Quali le conseguenze? L’unica cosa certa e’ che il paese e’ sull’orlo della fame. Il resto e’ imprevedibile a cominciare dalle conseguente nella regione.https://www.iris-france.org/158116-coup-detat-au-mali-un-bouleversement-bien-au-dela-des-frontieres/

Siria – Il Presidente del Parlamento di Damasco ha annuciato la vittoria di Bashar al Assad con il 95,1%. Le elezioni si sono svolte il 26 maggio. Assad è stato confermato per la quarta volta consecutiva dal 2000. Si è votato solo nelle aree controllate dal governo. Elezioni in Siria.Risultato scontato. Che farà Assad, vincitore in un paese distrutto con milioni di siriani profughi. Si presenta come pedina essenziale nel gioco politico in medio oriente, ma pedina di chi ? https://www.iris-france.org/158021-des-elections-biaisees-un-retour-dans-le-monde-arabe-ou-en-est-la-syrie/

Etiopia e la guerra dimenticata: stupri usati come armi. Paolo Lambruschini, su L’Avvenire, racconta le atrocità che proseguono nel Tigrai: oltre a donne, bambine e anziane violentate anche 5 suore cattoliche. L’allarme delle agenzie umanitarie: “Oltre 5 milioni di persone hanno bisogno di aiuti alimentari”. (…) https://www.avvenire.it/mondo/pagine/etiopia-stupri-usati-come-armi

Colombia – Manifestazioni antigovernative represse nel sangue – Almeno dieci persone sono state uccise venerdì 28 maggio nella città di Cali durante nuove proteste sociali, duramente represse dalla polizia. In vista di questi nuovi giorni di blocco, l’episcopato colombiano aveva lanciato un appello al “dialogo e consultazione”(…) La Croix (con AFP)  https://www.la-croix.com/Monde/En-Colombie-manifestations-antigouvernementales-reprimees-sang-2021-05-29-1201158286

La povertà di donne e giovani al centro delle proteste in Colombia Sempre più colpiti dalla disoccupazione e dalla povertà, i giovani sono protagonisti delle manifestazioni che scuotono il paese da più di un mese. Ma sono poco rappresentati nei negoziati con il governo. L’opinione di Sandra Borda. Su www.internazionale.it

Venezuela – Gli inizi di una via d’uscita dalla crisi per il Venezuela? – 25 maggio 2021 – Il punto di vista di Christophe Ventura . Crisi economica e politica insondabile, sanzioni Usa, Covid-19: il Venezuela affronta una situazione senza precedenti. Ma per la prima volta dal 2019, riaffiora l’ipotesi di un’uscita dalla crisi attraverso una possibile ripresa di un negoziato politico tra il contestato presidente Nicolas Maduro e Juan Guaido, autoproclamato presidente ad interim. Gli annunci degli ultimi giorni possono segnalare la fine di otto anni di difficoltà? E il cambio di presidenza degli Stati Uniti su questo tema? Aggiornamento con Christophe Ventura, direttore della ricerca presso IRIS, responsabile del Programma America Latina/Caraibi.(…) https://www.iris-france.org/157877-les-premices-dune-sortie-de-crise-pour-le-venezuela/

Cile-Patagonia-Sud Argentina  – Questo video (in spagnolo con sottotitoli) del Colectivo Chucho Minga è stato postato sulla Chat Toni Notizie da Roberto Scordato: https://m.youtube.com/watch?v=hp1OUQAySCU  7 minuti – Contiene messaggi por la defensa de los derechos y la dignidad humana, atención a la protesta social, enfoque de derecho mayor y autónomo. Non abbiamo trovato, in rete, notizie specifiche sulla storia del colectivo Chucho Minga ma alcuni link, tra questi quello di radio zapatista: https://radiozapatista.org/Ci stanchiamo di morderci la lingua. Mai più. Mai più…

Il nome del colectivo deriva dalla lingua mapuche, chucho: nombre que en Chile se da a’un pájaro (un uccello)  … Relacionado con chucho (chuncho, choncho … Minga: reunión de gente, amigos o vecinos para hacer en … Tehuelche: denominación de los indios de la Patagonia, también …

Mapuche – un popolo indigeno che da oltre 2000 anni abita alcuni dei territori ancestrali della parte meridionale del vastissimo continente Sud Americano. In particolare essi occupavano gran parte del territorio oggi corrispondente al Cile centrale e meridionale, nonché alcuni territori della Patagonia e delle Ande argentine.

Birmania – Prima apparizione pubblica di Aung San Suu Kyi in un’aula di tribunale. È apparsa con la mascherina, le guardie alle spalle. I militari hanno annunciato il proposito di dissolvere la sua Lega Nazionale per la Democrazia. Ritrovando l’aura di “Mother Su” come viene affettuosamente chiamata dai birmani, la leader è riuscita a dire che il suo partito «è nato dalla gente e rimarrà in piedi finché avrà il supporto della gente» (…) Il parlamento eletto nelle elezioni di novembre e mai insediatosi ha creato un governo parallelo già intento ad invertire la rotta anche del precedente governo civile, accusato di complicità silente nella repressione della minoranza Rohingya. Inclusione di tutti i gruppi etnici è la nuova parola d’ordine in un Paese martoriato da decenni di guerra ai confini, che vanno dal Bangladesh alla Thailandia passando per India e, soprattutto, per la Cina. Gli scontri si sono intensificati ovunque, ultimo caso nello Stato di Kayah alla frontiera con la Thailandia, dimostrando la capacità degli eserciti etnici di infliggere perdite alla Tatmadaw. —

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