RENZI SPARA…CAVOLATE – A.Serafino – senza reintegro discriminazioni mascherate –

Il premier Matteo Renzi buca spesso il video. Non di rado spara…cavalote, come successo con la sua partecipazione, domenica 28 settembre, a “Che tempo che fa” di Fazio. E' risaputo che l’art.18 si applica ai lavoratori dipendenti e non ad altri; non ai soci di una cooperativa (in quanto co-proprietari della loro azienda), non alle organizzazione di tendenza e di culto (partiti, sindacati, chiese e associazioni religiose). Così sta scritto nella legge 300, lo Statuto dei Lavoratori. Renzi lo sa certamente: avrebbe ben potuto distinguere puntando il dito su quei sindacti ( la maggioranza) che hanno società srl di servizi che, in molti casi, gestiscono con riteri paternalistici e/ ispirati al più antico aziendalismo. Ha scelto diversamente, sparando nel mucchio perchè gli serve uno scalpo, quello del sindacto. Per dimostrare all'opinione pubblica, a Bruxelles, di essere determinato “a fare”. Le altre grandi riforme promesse arrancano, ma sull'art.18 si può "passare", pensa, per ottenere riconoscimenti tangibili da Bruxelles.

Maramaldeggia contro il sindacato perché lo stesso è diviso e in forte difficoltà per le conseguenze della lunga crisi economica. Così pone anche domande provocatorie per fare apparire il sindacato più “conservatore e contraddittorio” di quanto sia in realtà. “Perché il reintegro non è previsto dalla legge per le aziende con meno di 15 dipendenti?”.

Fa lo gnorri e per questo probabilmente pagherà elettoralmente; dimentica colpevolmente che il sindacato “ha dovuto prendere atto” che l’altra parte del paese (compresi la quasi totalità dei partiti politici, PD e suoi avi) ha sempre sostenuto che nelle piccole aziende era rischioso far convivere, faccia a faccia, un lavoratore reintegrato e il suo datore di lavoro: il lavoratore avrebbe avuto vita grama e probabilmente se ne sarebbe andato, meglio mediare con l’indennizzo.

Non è così in una media e grande fabbrica dove ci sono tanti capi e tanti reparti. Renzi certamente sa queste cose…e per questo è inaccettabile il comportamento che ha avviato verso il sindacato.

Articolo 18 e Asgi: “Con la riforma colpiti lavoratori deboli e stranieri”. L’associazione studi giuridici sull’immigrazione lancia l’allarme: “La tutela contro il licenziamento discriminatorio è bassissima, perché difficile da dimostrare. Mentre riformando lo statuto dei lavoratori saranno mandati via i lavoratori più deboli, con problemi drammatici”. E corregge Renzi: “Anche nelle cooperative non c’è l'articolo 18” …. Per proseguire la lettura aprite l'allegato

 

Allegato:
colpiti_i_lavoratori_piu_deboli_redattore_sociale.doc

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