QUELLE TROIE DEI RAGGI COSMICI – U.Eco – politica & neo-lingua

Si legge bene e fa riflettere l'articolo di Umberto Eco pubblicato nella pagina "La bustina di Minerva" sull'ultimo numero dell'Espresso. In Sicilia la Giunta di Rosario Crocetta governa con una sorta di appoggio esterno del gruppo consigliare del M5S. Il cosiddetto tsumani di Beppe Grillo aveva preso l'abbrivio proprio nella campagna elettorale nell'isola. La neo-lingua utilizzata dal leader delle 5 Stelle è zeppa di termini roboanti e parole ( anzi parolacce) che nella tradizione comune erano considerati insulti. Ora il "vaffanculo e puttanieri" non scandalizza più. E' un bene o un male? Un segno dei tempi. Eppure proprio nell'isola, sede di un modello politico che si pensa e molti probabilmente pensano ancora di esportare per il governo nazionale, è accaduto che il Presidente Rosario Crocetta ha "licenziato" su due piedi il suo Assessore Battiato per una "frase ingiuriosa verso le istituzioni", quella dell'allusione alle tante "troie" presenti in Parlamento. Non ci sono levate reazioni contrarie altisonanti.

Osserva Umberto Eco, pur essendo chiaro che Battiato ha utilizzato l'epiteto per bollare il comportamento (politico e mentale) di parlamentari di ambo i sessi è accaduto che i maschi si sono defilati e le donne si sono indignate. Maschilismo strutturale culturale? Moralismo strumentale? L'epiteto troie per bollare determinati comportamenti parlamentari è offensivo ed inacettabile mentre il termine putanieri per certi politici no? Tant'è che con Grillo tutti vogliono ancora parlare, compresi i destinatari di quell'insulto morale e politico!

Quanto accaduto è ben singolare, come altrettanto strano era stato l'inserimento nella Giunta Siciliana sia del cantante Battiato sia dello scienziato Zichichi che continuavano a fare il loro mestiere atempo pieno. Ora, il Presidente Crocetta li ha dimessi entrambi. Buona lettura.

Allegato

  • Quelle troie dei raggi cosmici di Umberto Eco – Espresso

Allegato:
quelle_troie_dei_raggi_cosmici_eco.pdf

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