Priorità Usa…poi Eu!
Dell’incontro del 17 aprile a Washington tra Donald Trump e Giorgia Meloni, dei tre atti (incontro riservato a due, conferenza con i giornalisti, pubblicazione del documento sottoscritto) conosciamo solamente gli ultimi due. Da questi e dalle dichiarazioni di Giorgia Meloni risulta chiaro “l’obiettivo di fare nuovamente grande l’Occidente e di farlo con Donald Trump” in quanto con il presidente americano – sottolinea – c’è amicizia e sintonia su molte tematiche politico-culturale, come ad esempio quella sull’immigrazione, sul contrasto alla cultura woke, sul comune intento di porre un fine alla guerra in Ucraina.

Da quanto si legge nella dichiarazione congiunta qui allegata e ascoltando la conferenza Trump-Meloni – attivare questi link https://youtu.be/kVTF7HsuroQ oppure https://youtu.be/Fe7xE00ReMM -, si evince che la loro scelta punta a ricostruire un mondo geopolitico di due grandi aree contrapposte in alternativa ad un mondo multipolare regolato da organismi sovranazionali radicalmente riformati, sia quelli mondiali abolendo i diritti di veto, le votazioni valide se all’unanimità (Onu, WTO innanzitutto), sia quelli europei (difesa e esercito comune, potere deliberativo del Parlamento).
Meloni a Trump “Possiamo rendere di nuovo grande l’Occidente” – Washington (Italpress) 17 Aprile 2025 – « « Qualcuno mi ha definito una sorta di nazionalista occidentale. Non so se sia il termine giusto. So che quando parlo dell’Occidente, in realtà non parlo principalmente di uno spazio geografico. Parlo di una civiltà. E voglio rafforzare quella civiltà. Quindi penso che, anche se esistono dei problemi tra le due sponde dell’Atlantico, sia arrivato il momento di sedersi e cercare soluzioni. Voglio ringraziare il Presidente Trump per aver accettato l’invito a compiere una visita ufficiale a Roma nel prossimo futuro, e per aver considerato la possibilità, in quell’occasione, di incontrare anche l’Europa. Il mio obiettivo è rendere di nuovo grande l’Occidente. E penso che possiamo farlo. Insieme ». Così il premier Giorgia Meloni nello Studio Ovale con il presidente degli Stati Uniti. “Possiamo”, è la risposta di Donald Trump. sat/gtr (Fonte video: Palazzo Chigi)
Cosa hanno deciso? Ecco il testo integrale della dichiarazione congiunta firmata da Italia e Stati Uniti dopo l’incontro allo studio Ovale tra Donald Trump e Giorgia Meloni. Tra i tanti punti quelli per l’acquisto di GNL, gli investimenti e le commesse militari, il contrasto all’immigrazione illegale, il no alle tasse per le Big-Tech. Così inizia:

<< Il Presidente Donald J. Trump e il Primo Ministro Giorgia Meloni hanno tenuto, giovedì 17 aprile, il loro primo incontro ufficiale a Washington, DC, dove hanno confermato la loro determinazione a promuovere una relazione reciprocamente vantaggiosa e a rafforzare ulteriormente l’alleanza strategica tra Stati Uniti e Italia su questioni di sicurezza, economiche e tecnologiche.
Cooperazione tra Stati Uniti e Italia per la sicurezza: Stati Uniti e Italia sottolineano che la guerra in Ucraina deve finire e sostengono pienamente la leadership del Presidente Trump nel mediare un cessate il fuoco e nel realizzare una pace giusta e duratura.
Stati Uniti e Italia ribadiscono il loro incrollabile impegno nei confronti della NATO e del principio di sviluppare la loro capacità collettiva e individuale di contribuire agli obiettivi dell’Alleanza. Ci impegniamo pertanto a garantire che la nostra sicurezza nazionale e la nostra difesa siano allineate e finanziate per affrontare le sfide di oggi e, soprattutto, i rischi di domani. La nostra cooperazione in materia di difesa deve basarsi su una catena di approvvigionamento transatlantica profonda ed estesa. Ci troviamo di fronte a un contesto di sicurezza complesso e siamo pronti ad aumentare ulteriormente la cooperazione in materia di equipaggiamenti e tecnologie per la difesa, inclusa la coproduzione e il co-sviluppo che rafforzano la capacità industriale della difesa statunitense e italiana e la proteggono dagli avversari stranieri.
Gli Stati Uniti e l’Italia ribadiscono il loro impegno comune a contrastare l’immigrazione illegale e a garantire che l’immigrazione legale sia utilizzata come strumento a vantaggio delle nostre nazioni e non per creare un problema di sicurezza per i nostri cittadini. Intensificheremo i nostri sforzi comuni per sradicare i gruppi criminali organizzati internazionali coinvolti nel traffico di migranti e nella tratta di esseri umani.
Gli Stati Uniti e l’Italia confermano il loro impegno congiunto per contrastare la produzione, la distribuzione e la vendita di droghe sintetiche illecite, in particolare gli oppioidi sintetici, e le reti criminali che trafficano queste droghe, che collettivamente danneggiano la salute, la sicurezza e il benessere dei nostri cittadini e delle persone in tutto il mondo. (…) >>per proseguire aprire l’allegato
Un primo nostro commento: il testo e il dialogo in conferenza tra Trump e Meloni evidenziano la convergenza politico-culturale della “grande famiglia” della destra mondiale – che tiene insieme sia i conservatori, sia i reazionari e qualcosa in peggio – che persegue l’isolamento di un presunto grande nemico (la Cina) scegliendo la dottrina Trump-Musk e la Nato, un modello di geopolitica in due grandi blocchi con riferimenti alla “guerra fredda” del passato, in alternativa all’obiettivo di costruire le relazioni economiche-commerciali e culturali per un mondo multipolare, con un’Europa federale dove si decida con maggioranze qualificate e non all’unanimità (come vogliono i sostenitori dell’Europa delle patrie, e come sostiene Giorgia Meloni).
Solamente la faziosità può impedire di riconoscere che Giorgia Meloni abbia conseguito un successo d’immagine e di comunicazione e un risultato politico coerente con il programma di destra del suo Governo. La disunità di un ipotetico centro sinistra, di un’alternativa credibile al governo Meloni ha prodotto molte critiche e tra queste alcune chiaramente faziose e di rabbia e financo vignette che vorrebbero essere pungenti e satiriche ma sono sostanzialmente sessiste, volgari, disgustevoli e alquanto oscene. De gustibus! (vedi allegato).
Abbiamo selezionate, tra i tanti, TRE articoli – di Andrea Malaguti, l’intervista a Pier Luigi Bersani e della seg.gen.Cisl Daniela Fumarola. Nei primi DUE ci sono domande e risposte con molti riferimenti ai contenuti – contestandone molti! – del documento sottoscritto da Trump e Meloni, che caratterizzano la scelta economica e politica di Giorgia Meloni di volere ricostruire un grande Occidente a guida, ancora, Usa-Nato. Una scelta antistorica ripetto alle realtà mutate e in evoluzione. Nell’intervista rilasciata al Foglio, Daniela Fumarola – ahinoi! senza entrare nel merito del punti elencati nel documento – esprime un giudizio positivo sull’operato di Giorgia Meloni e del governo. Per Fumarola quindi va bene, ad esempio, sia escludere tasse per le Big-Tech, sia la conduzione strategica di Trump per l’Ucraina? Ha letto con attenzione il documento? Ci ritorneremo con una più ampia documentazione. Vedi allegati.