PRE O ULTIMATUM? QUALCHE DOMANDA – redazione – sindacato & politica 20/6/11

“Quanti bei colori, non c’è una nuvola ma non c’è neanche nessun politico. Da noi non vengono perché non li vogliamo, siamo una forza libera, autonoma, la forza del lavoro italiano". Con questa infelice frase, che voleva essere aulica, Raffaele Bonanni ha iniziato il suo comizio a  Piazza del Popolo alla manifestazione di Cisl e Uil di sabato 18 giugno. Alleghiamo l’intervento integrale dove si ritrovano altre gravi scivolate del bonannipensiero sia sulla valutazione politica sia sulle stesse richieste, alcune di esse sono annunciate solo in piazza ma non sono mai state poste al governo come ad esempio la tassazione delle grandi ricchezze e dei grandi patrimoni. Luigi & Raffele hanno dato dal palco, di fronte a 80.000 con tanti vivaci pensionati, un ultimatum o un pre-ultimatum al governo affermando che “se il governo non fa la riforma del fisco può andare a casa..”.

Sul prato di Pontida anche Umberto Bossi ha lanciato i suoi ultimatum o pre-ultimatum a Berlusconi ed a Tremonti. Una sorta di mano tesa e pollice verso. Il ministro Calderoli ha sposato il “sentire” di Luigi&Raffele dichiarando di aderire all’eventuale sciopero generale di Cisl e Uil, sindacati responsabili.

 

Giulio Tremonti, in contropiede, dichiara di voler anticipare i tempi e le sequenze della manovra triennale per tagli e risparmi di 40 miliardi per evitare che l’ammonimento delle Agenzie di rating (quelle a cui Bonanni rivolge un semplicistico giudizio in stile Grillo) si traduca in un appesantimento del pagamento degli interessi per ottenere i crediti a copertura del deficit. Fatto che restringerebbe ulteriormente gli spazi di negoziato sul fisco.ù

 

Dal palco di Piazza del Popolo, Luigi & Raffaele  non ha fatto cenno alla grande vittoria del Referendum; hanno ripetuto la necessità di interventi per lo sviluppo e l’occupazione rimanendo nel generico senza neppur ipotizzare che il dopo Referendum apre la prospettiva per grandi investimenti ( con alta ricaduta occupazionale) nel campo delle energie alternative, degli acquedotti e reti idriche. Anche con modalità innovative per reperire le risorse come ha indicato il Presidente della regione Toscana Rossi.

 

Tremonti una qualunquemente riforma fiscale la prometterà incassando le deleghe necessarie che gli consentiranno di definire i tempi ( molto in là) e le priorità. Deleghe che Cisl e Uil non avranno motivo di condizionare più di tanto in quanto tale fatto costituirebbe – secondo il modo di vedere di Luigi & Raffaele – una nuova grande vittoria, analoga a quanto già ottenuto sul piano dell’evasione fiscale nel 2010 ( 25 miliardi) o con la convergenza sulla strategia di sergio Marchionne.

 

Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, e le migliaia di dirigenti-funzionari di Cisl e Uil, qualche domanda dovrebbero porsela dopo il sondaggio di opinione fatto in Piazza del Popolo che ha fatto, involontaria sponda, all’altro – sempre di 80.000 dicono gli organizzatori, sul prato verde di Pontida. Ne suggeriamo alcune:

 

1 – è solo faziosità dei media se la manifestazione di P.zza del Popolo è stata declassata nella sua importanza se non addirittura ignorata? Sia alla vigilia, sia nella giornata di svolgimento non si ritrova traccia nei giornali nazionali fatta eccezione per un articolo a tutta pagina dell’Unità; qualcosa in più sui TG.

 

2 – la manifestazione della Cisl e della Uil è stata commentata (domenica 19 giugno) su pochi  quotidiani ( es. in seconda pagina, in basso, da La Stampa e da La Repubblica; 10 righe dal Manifesto, poco meno da altri) ma in pandant con quella della Lega, dove sono stati posti altri ultimatum o pre-ultimatum. Di ben altra natura da quelli sindacali. Ad Angeletti & Raffaele non sorge il dubbio di contare sempre meno? Per colpa propria e non di altri? Per essere diventati filo governativi più che responsabili?

 

3 -Infine, si pone la necessità di reperire nuove risorse per abbassare le tasse – non a tutti – ma almeno alle pensioni ed ai salari più bassi. Com’è possibile ottenere ciò con l’alleanza dei “riformatori” inventata da Luigi & Raffaele, in cui si annoverano i campioni leghisti che rivendicano e conquistano il non pagamento del dovuto per gli evasori delle quote latte? Con Tremonti che grazia con contributi irrisori chi ha portato capitali all’estero, li ha ripuliti grazie alla benevolenza governativa, tollerata da Bonanni e Angeletti? Con Tremonti che propone tre aliquote per ridurre la progressività, quindi riduzione per tutti, con l’assenso di Cisl e Uil? Dando un frettoloso e poco meditato assenso all’aumento dell’Iva per le quote 10% e 20% considerando i servizi, i consumi e le prestazioni con tali imposizioni “cose di lusso”?

 

4 – Infine com’è possibile ottenere sindacalmente qualcosa di concreto  escludendo ancora  la Cgil per le richieste che pone proprio sul fisco, per poi citarle populisticamente in piazza come proprie per coprirsi il…fianco o altro? Ci riferiamo alle grandi ricchezze e patrimoni che debbono essere al centro delle richieste unitarie sindacali ed oggi non lo sono! Ci riferiamo a proposte per lo sviluppo e l’occupazione che facciano il conto con le nuove scelte post referendum nucleare e per l’acqua.

 

La Cisl e la Uil pensavano forse di raggiungere altri risultati con l’alleanza di “ quella strana aggregazione di riformisti” che esclude la Cgil sul piano sindacale e non dialoga con l’opposizione in Parlamento, ma ora i fatti testimoniano che Cisl e Uil sono finiti “ come  passeggeri su un’auto guidata male”, pericolosa per il destino dei lavoratori, dei giovani e dei pensionati. Ora bisogna aggiornare le idee e le proposte.

 

 Per saperne di più leggi i sette  allegati

Allegato:
INTERVENTO INTEGRALE di Raffaele Bonanni_18-6-11.doc
Intervista ad Angeletti_18-6-11.doc
La linea del Piave di Tremonti_19-6-11.doc
I tre mesi decisivi per i conti Tremonti accelera sui tagli.doc
Il topolino di Pontida di Luca Landò.doc
Camusso non scaricare i costi sui lavoratori.doc
Non si balla con i lupi_Pezzotta.doc

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