MARCHIONNE INCAZZATO CON LA UAW: T:Ferigo – globalmondo -14/9

 Che cosa dobbiamo pensare , scrive il commentatore economico di un importante quotidiano di Detroit, della lettera stizzita di Sergio Marchionne a Bob King presidente del sindacato americano dell’auto,UAW ?

Più precisamente il giornalista usa un termine un po’ più forte di stizzito, molto simile ad offeso con tanto di incazzatura. La lettera avrebbe dovuto essere riservata ma…..è arrivata, chissà come all’agenzia Reuther, ed è comparsa sui giornali.

Di che cosa si è risentito l’amministratore delegato FIAT-Chrysler ? Arrivato in jet direttamente dal salone dell’auto di Francoforte , dove ha definito la nuova vettura di bassa gamma della VW “ una semplice imitazione “ dei modelli FIAT, S. Marchionne pensava di incontrare il Presidente della UAW per siglare il contratto prima della sua scadenza nella giornata di mercoledì. Invece B. King non si è fatto vedere perchè impegnato con la GM. Da qui la lettera , “ So che siamo i più piccoli qui a Detroit, ma ciò non ci rende meno rilevanti La nostra gente non è meno rilevante”. Il fatto che la UAW abbia cercato la conclusione con la GM prima che con Chrysler è certamente motivo di preoccupazione per Marchionne. Torneremo su questo punto in modo più preciso in un prossimo articolo. Quello che colpisce nel commento del giornalista di Detroit è il modo con cui scrive dell’amministratore delegato FIAT, i termini che usa e il contesto in cui li inserisce.

Come dobbiamo prendere lettera ? E’ una cosa seria di cui preoccuparci ? Sono i rapporti così tesi con il rischio che non si arrivi ad un accordo e si vada all’arbitrato ? Oppure si tratta solo del fatto che , testuale: “ o è dovuta ( la lettera) al fatto che Sergio comportandosi da Sergio , l’imperiale globetrotter amministratore delegato ha un attacco isterico perchè Bob King non ha lasciato altri impegni per incontrare il capo di Chrysler appena sceso dall’aereo”. Non male come ironia ma la dose aumenta “Certo si ha la tentazione di pensarla così, un pezzo di teatro, una spacconata . Non sarebbe la prima volta che Marchionne scambia battute pungenti con un sindacalista UAW “.

Nei primi mesi del 2009 quando si trattava di salvare Chrysler Marchionne tenne alcune lezioni al predecessore di King, Ron Gettelfinger sulla “ necessità per i lavoratori dell’auto USA di accettare una cultura della povertà invece che una cultura del diritto al possesso”. 

Si vede che Marchionne è laureato in filosofia, inoltre il suo distacco dai beni materiali e dal vil denaro è noto. Se si adombra quando gli rimproverano emolumenti milionari, ricordandoci  che " non fa ferie e lavora dalla mattina alla sera" ,se si sposta  in Ferrari lo fa con distacco non con la cupidigia di chi guida una Panda e sbarca il lunario con 1200 Euro.

Nel libro “ Revisione” dell’ex coordinatore della task force di Obama per l’industria automobilistica Steven Rattner  racconta di un Marchionne “ che vomita insulti contro sindacalisti e il suo stesso staff”. Il termine usato potrebbe anche essere tradotto con bestemmie.Maleducazione ? Ma no ! Fa parte dello stile di management non formale: maglioncino, citazioni, movimento continuo, punzecchiature provocanti ai concorrenti e se non mi danno ragione….niente investimenti. Lo ha paventato anchenella lettera al presidente UAW. 

Comunque ammonisce il giornale americano non cadete in tentazione di pensare che sia solo una questione caratteriale, un amore per la sceneggiata, sarebbe poco saggio non preoccuparsi della lettera di Marchionne. Dietro  alla permalosità e al tono da padre offeso ci sono problemi seri che cercheremo di esaminare nei prossimi giorni.

 

T.F

 

Post scriptum: ne Chrysler ne la UAW hanno rilasciato commenti. La trattativa riprende la prossima settimana senza Marchionne.

 

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