L’operaio di MIrafiori
“L’operaio di Mirafiori” è l’ultimo articolo scritto da Ivar Oddone nel 2010, un anno prima della sua morte. E’ un testo che in sole cinque cartelle ricorda le tappe della storia della medicina del lavoro, dalle intuizioni di Bernardino Ramazzini (1963-1714) , fondatore e padre della medicina del lavoro, fino alle esperienze degli anni 60-70 con la definizione del modello d’intervento per la salvaguardia della salute negli ambienti di lavoro, e la stampa in migliaia di copie della dispensa della FLM sui quattro fattori di rischio (v.allegato).
E’ un testo da leggere dalla prima all’ultima riga per comprendere il pensiero di Ivar Oddone, difficile da riassumere estraendo qualche periodo, pertanto vi invitiamo e sollecitiamo questa utilissima lettura. Ringraziamo Gianni Marchetto, che continua la sua incessante attività divulgativa del pensiero di Ivar, per averci inviato questo testo di grande attualità, soprattutto quando Oddone sottolinea i grandi rischi ignorati delle malattie professionali antiche e nuove.
Ivar Oddone, che molto ha operato per formare una coscienza attiva dei lavoratori sulla prevenzione e sul controllo su più parametri dell’organizzazione del lavoro e dell’ambiente, prima di laurearsi è stato comandante partigiano, quel Kim del quale parla Italo Calvino in Il sentiero dei nidi di ragno.
La dispensa unitaria FLM del 1970, L’ambiente di lavoro, è stata uno strumento per l’iniziativa sindacale sui luoghi di lavoro imperniata sul punto innovativo di affrontare il problema della nocività dell’ambiente di lavoro seguendo la prassi della “non delega” da parte dei lavoratori, su quanto percepivano sui loro corpi, ai rappresentanti della scienza e della medicina. Quindi mettendo in questione anche le tabelle e relative percentuali definite dagli esperti (scienziati, medici e ricercatori) sulla nocività. Quella dispensa sollecitava i lavoratori non a limitarsi alla denuncia di situazioni di rischio e a delegare “chi di dovere”, ma a prendersi in carico, nell’ambito delle regole indicate, di contribuire a creare dei posti di lavoro che permettessero loro di non avere conseguenze sulla salute e, in prospettiva, di esprimere il massimo delle loro capacità produttive come esseri pensanti. Quella dispensa aveva alle spalle più di cinque anni di lavoro, iniziati da Ivar Oddone con la Camera del Lavoro di Torino. E’ stata uno strumento di “azione-ricerca” .
Ivar Oddone ha impiegato tutta la sua vita di pensatore, di docente di psicologia del lavoro, di uomo d’azione, di sperimentatore, per contribuire alla costruzione di ipotesi e progetti per quella che lui chiamava la “carriera dell’operaio”, vale a dire il superamento della divisione del lavoro e la ricerca di ogni forma di lavoro «ricomposto, più ricco, più autonomo». Nell’articolo “L’operaio di Mirafiori” si ritrovano note di storia poco conosciute e indicazioni sempre attuali.
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[…] Per l’ambiente di lavoro e l’impiantistica venenro recepiti alcuni degli indirizzi collegati ai quattro fattori di rischio (1 lavoro fisico – 2 luce,rumore,temperatura – 3 gas, polveri, fumi,vapori – 4 effetti stancanti, posizioni disagevoli, ritmi, ansia, stress) individuati e elaborati con il gruppo di studio di Ivar Oddone. https://sindacalmente.org/content/loperaio-di-mirafiori/ […]
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