LA UIL CAMBIA REGISTRO? – L.Angeletti – Agenda in 5 punti

I media hanno dato poca rilevanza all’Agenda Uil per fare ripartire l’Italia: 5 proposte a sostegno dei salari, pensioni, crescita ed occupazione, riforma pubblica amministrazione, tagli ai costi della politica. Disattenzione voluta? Il Sole 24 0re ha dedicato un colonnino di 40 righe a pagina 13. Poca considerazione dei sindacati se non quando si tratta di additare la Cgil come “antagonista e conservatrice”? Chissà. Eppure c’è da ragionare, e non poco, su quanto a illustrato il 18 gennaio il Segretario Generale della Uil Luigi Angeletti. Una buona base per una piattaforma confederale unitaria soprattutto se accompagnata da un metodo per discuterne nei territori e nelle assemblee tra i lavoratori con un programma di mobilitazione adeguato. Se quelle proposte le avesse avanzate Susanna Camusso? aprite cielo!

Angeletti prima di illustrare i cinque punti ha premesso che “ Chi si candida a governare il Paese, deve assumersi l’impegno di attuare una politica veramente orientata a promuovere la crescita, valorizzando il lavoro, promuovendo lo sviluppo e realizzando l’ammodernamento del sistema istituzionale del paese. Per fare questo occorre innanzitutto invertire una pericolosa tendenza che tra recessione, bassi salari e basse pensioni ha impoverito milioni di lavoratrici, lavoratori e pensionati. Una situazione non più sostenibile che richiede un intervento profondamente riformatore in grado di invertire la rotta e di far riprendere all’Italia la strada della crescita e dello sviluppo”.

Prosegue con un’analisi della crisi economica-finanziaria, insistendo sulla definizione di un ruolo centrale dell’Europa in materia di sostegno ai finanziamenti per le infrastrutture necessarie allo sviluppo. Europa da riformare ma al centro dell’iniziativa politica. Ha aggiunto “L’attacco speculativo all’Euro e al debito di alcuni paesi dell’UE è stato possibile perché è mancato un governo politico ed economico dell’UE e questo si è riverberato sull’economia reale, con conseguenze disastrose sul sistema produttivo, sociale e occupazionale. La ragione principale della crisi è la perdita di centralità e di valore del lavoro”. 

Il documento si articolo in cinque richieste principali rivolte al governo, alla politica. I cinque capitoli sotto indicati sono articolati i più sottopunti di cui consigliamo attenta lettura. ( vedi allegato)

  1. Ridurre le tasse sul lavoro. Per la UIL la riforma del sistema fiscale assume una rilevanza decisiva sia nell’ottica di un sistema più giusto ed equo sia come strumento fondamentale della politica economica di sostegno alla crescita. Tale riforma deve essere la priorità del prossimo Governo e del Parlamento e deve avere come obiettivo primario la valorizzazione del lavoro in funzione del rilancio dell’economia e della ripresa, stabile e strutturale, dei tassi di crescita. Per garantirne il necessario finanziamento, è fondamentale l'emanazione di un provvedimento legislativo che preveda di destinare, automaticamente, alla riduzione delle tasse quanto recuperato ogni anno dalla lotta all’evasione fiscale……
  2. Difendere e creare lavoro. Agire sulla leva fiscale é decisivo non solo per far crescere il salario di chi ha già un lavoro, ma anche per creare direttamente nuova occupazione. Ecco perché la Uil propone a Governo e Parlamento di azzerare le tasse sul lavoro a favore di quelle imprese che, nel prossimo biennio, decideranno di fare assunzioni…..
  3. Rivalutare le pensioni. Il Governo Monti è intervenuto profondamente su un sistema previdenziale che aveva già raggiunto il pieno equilibrio finanziario, come testimoniato ripetutamente da tutte le istituzioni sia nazionali che internazionali, provocando danni gravissimi a migliaia di lavoratrici e lavoratori, a cominciare dai lavoratori esodati. Solo grazie alla forte iniziativa del Sindacato, il Parlamento ha risolto una parte di questi problemi. Ora bisogna garantire a tutti i lavoratori esodati prima dei provvedimenti Fornero l’accesso alla pensione in base alla precedente normativa…..
  4. Ridurre i costi della politica. Nel febbraio 2011, la UIL avviò, per prima, la campagna per la riduzione dei costi della politica. Quella scelta fu fatta non per cedere alle sirene dell’antipolitica e alle forti spinte populiste presenti nel paese, ma proprio per rappresentare un’idea alta della politica e della sua funzione, sempre più importante nel governo delle società contemporanee alle prese con i problemi che derivano dalla globalizzazione….
  5. Ammodernare la Pubblica Amministrazione. La riforma della Pubblica Amministrazione è necessaria per modernizzare e rendere più efficienti i servizi forniti ai cittadini, ma ciò è possibile solo con il coinvolgimento dei lavoratori del pubblico impiego. A tale fine è indispensabile che i lavoratori del settore partecipino ai processi di modernizzazione anche attraverso il ripristino e la riqualificazione della dinamica contrattuale, praticamente sospesa negli ultimi anni….

Rappresentanza e partecipazione Il ruolo e la funzione del sindacato nella valorizzazione del lavoro e nella difesa degli interessi dei lavoratori può passare anche attraverso l’attuazione di un sistema di rappresentanza coerente con i modelli contrattuali ampiamente applicati a seguito delle recenti riforme interconfederali. Spetta alle parti sociali dare applicazione pratica a quel sistema definito, nelle sue linee generali, con l’accordo del 28 giugno 2011. L’intervento legislativo avrebbe una sua ragion d’essere solo a sostegno di quanto pattuito dalle forze sociali, naturalmente titolari di una specifica competenza in materia.

Il valore della coesione sociale. La coesione sociale è un valore che deve essere ricercato e vissuto come leva per uno sviluppo condiviso e diffuso. Intesa come strumento e come opportunità per l’affermazione di interessi collettivi, la coesione sociale può ritrovare una sua manifestazione concreta anche nel consolidamento dello Stato sociale – seppur modernamente declinato – frutto delle decennali conquiste dei lavoratori.

L'impegno per l’Europa Federale. Il nuovo Governo e il nuovo Parlamento devono impegnarsi affinché l'Italia svolga un ruolo di leadership che, anche in vista delle elezioni per il Parlamento europeo del 2014, porti entro tempi certi e definiti alla costruzione di un vero e proprio Stato Federale Europeo. Solo l’attuazione di questa decisa scelta permetterà all’Europa di attuare efficaci politiche di sviluppo e di rafforzare il suo ruolo nel complesso scenario internazionale caratterizzato da una sempre maggiore globalizzazione. 

Allegato

  • Il documento integrale della Uil

Allegato:
agenda_uil_in_5_punti.pdf

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