LA BATTAGLIA DEGLI ONESTI – redazione – la vicenda Amiat/Rossi – 18/1/012

E’ importante fare il punto sul caso Amiat e Raphael Rossi. E’ una battaglia degli onesti che non si adeguano a ricevere mazzette, più o meno grandi, per favorire questa o quella scelta, non sempre oculata ed utile per un’azienda pubblica. Quando una persona onesta e leale s’impunta e, oltre a declinare l’offerta, denuncia si avverte di “essere diventati scomodi” e di “essere lasciati un pò soli” in quanto – con la publicizzazione del fatto incriminato- si metterebbe a rischio l’immagine della società pubblica e nel caso Amiat, di riflesso, anche del Comune di Torino proprietario al 100% delle azioni.

Quando vanno in scena casi simili, anche nella Pubblica Amministrazione, i partiti politici ( di maggioranza) si ritraggono probabilmente perché sanno che di fatti analoghi ne esistono a decine se non a centinaia. Sollevare il velo è rischioso. Meglio dare ad intendere che chi denuncia “mira al protagonismo”.

Nel caso torinese battere su questo tasto può riscuotere attenzione stante il fatto che Raphael Rossi ha avuto un incidente di percorso nella collaborazione con il Comune di Napoli, settimane fa, per non aver accettato una delibera del Consiglio Comunale di Napoli che gli imponeva 25 assunzione nell’Azienda Rifiuti napoletana che stava riorganizzando dopo la chiamata del Sindaco de Magistris. In questo articolo riassumiamo la vicenda torinese con alcuni allegati.

La vicenda è ritornata d’attualità ed il Comune di Torino è stato sollecitato a dimostrare un fattiva solidarietà a Raphael Rossi. Il vice sindaco Tom Dealessandri  ha puntualizzato a mezzo stampa l’impossibilità del Comune di Torino a costituirsi parte civile al processo in quanto “non ha subito un danno materiale diretto come Amiat che si è costituita parte civile, ed essendo partecipata al 100% tutelerà di fatto anche il Comune”.

 

E’ la posizione assunta da tempo dall’Amministrazione Torinese ma non convince tutti soprattutto perché la Giunta non ha mai espresso pubblicamente il suo riconoscimento per il gesto di Raphael Rossi. O perlomeno, non in pubblico  per fare opinione pubblica. Eppure quel gesto ha ben difeso gli interessi del Comune, dell’Amiat e dei cittadini.

 

Così Marco Grimaldi, consigliere di Sinistra Ecologia Liberta ( Sel) , prendendo atto della spiegazione tecnica si è messo in moto per raccogliere firme, a tutto campo nel Consiglio Comunale di Torino, per una mozione (allegata) che propone una serie di atti utili alla causa che diano il segno concreto del riconoscimento e ringraziamento pubblico a Raphael Rossi.

 

Ma la costituzione come parte civile non sarebbe possibile per danni morali e d’immagine?

 

Per avere il quadro della vicenda alleghiamo quanto segue:

  •  L’appello “Non lasciamo soli gli onesti” pubblicato da Il Fatto Quotiano del 9 novembre 2010  e l’articolo di commento del giorno dopo per le 25.000 firme raccolte in 24 ore.
  •  La vicenda Amiat, fate e fatti dal web
  •  La mozione del consigliere Marco Grimaldi, 17 gennaio 2012, ancora in fase di raccolta firme. 
  • Chi è Raphael Rossi

 

Allegato:
L’appello lanciato da Il Fatto Quotidiano il 9-11-2010.doc
La vicenda AMIAT e Rossi.doc
Mozione su Amiat-Rossi promossa da Marco Grimaldi.doc
Chi è Raphael Rossi.doc

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