L’IMPEGNO, IL CORAGGIO E LA RESILIENZA – M.Dellacqua – un libro di Pietro Trabucchi –

Ho sentito parlare la prima volta di resilienza* leggendo Federico Rampini che, rifiutando la prospettiva della rinuncia all’impegno politico, scommetteva sulla irruzione del protagonismo giovanile nella stagnante crisi della democrazia rappresentativa. La capacità di governare una fase di perenne instabilità e turbolenza passa “attraverso errori, tentativi, adattamenti, apprendimenti”, perché è anche “dai fallimenti e dagli insuccessi che impariamo a crescere”, a batterci per risalire sulla barca rovesciata dalla tempesta.

In effetti, suscitare un profondo e vasto movimento della società civile per conquistare la riforma della politica, la riconversione ecologica dell’economia, la redistribuzione della ricchezza e del lavoro mediante la revisione dei comportamenti di qualche miliardo di persone nel mondo, è opera che richiede “resilienza”: a tante vite, in tanti spazi, in tanto tempo, in quantità industriale e di elevata qualità professionale. (..) per proseguire la lettura dell'articolo di Dellacqua aprire l'allegato

Allegato:
ma_la_chiamavano_resilienza_dellacqua.doc

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