Gesù bambini

E’ un inedito “Il buon Natale a tutti” di Piero Sansonetti su L’Unità del 24 dicembre. Un augurio rivolto anche agli avversari politici e un invito a ripensare alle loro scelte. Segue l’editoriale Gesù bambini di monsignor Vincenzo Paglia. L’intero giornale di Antonio Gramsci, alla vigilia di Natale, è stato dedicato ai bambini soli, migranti, profughi di guerra, senza casa, senza genitori oppure in carcere con le mamme; bambini che sono le grandi vittime delle guerre dei quali troppo poco si parla…per lasciare tranquilla la coscienza. Un’edizione inedita che merita di essere conosciuta e diffusa. Pertanto alleghiamo tutti gli articoli.

Questo il testo << Buon Natale. A tutti. Sì, anche a Giorgia Meloni, a Matteo Salvini, a Matteo Piantedosi, persino a Delmastro. Buon Natale, con la speranza che questi giorni di pace, di riposo, e anche, forse, di febbre mistica, servano loro a ragionare un po’. Finora mi pare che non l’abbiano fatto. Loro sono al governo, sono al potere. E invece di occuparsi di come alleviare le sofferenze degli ultimi ragionano su come eliminarli dalla circolazione. Delmastro vuole soffocare i carcerati (ma Gesù, invece, aveva raccomandato di andarli a trovare e di consolarli); Piantedosi e Meloni si occupano di come impedire il salvataggio dei naufraghi, e stanno cercando di capire come possano deportare i superstiti. Salvini ci ha lasciato capire che a lui interessa una sola cosa: tornare a fare il ministro dell’Interno per poter esprimere al meglio la sua xenofobia e la sua speranza di poter diventare un giorno il generale Diaz, anche se gli austriaci non ci minacciano. Giorgia Meloni gli ha risposto indispettita: “Piantedosi su questo terreno è più bravo di te. I numeri che ha realizzato sono eccezionali” Vero: quasi 2000 morti accertati, quest’anno, nel Mediterraneo, grazie alle leggine affoga-naufraghi e all’intelligente azione di depistaggio delle navi di soccorso, e alle omissioni della guardia costiera.

Guerre senza più regole…tanti i crimini di guerra.

Buon Natale a loro e alle loro vittime. Spes contra spem, diceva Marco Pannella (citando San Paolo) e proprio Paolo di Tarso, che era un persecutore di cristiani, ragionò – a un certo punto della sua vita dissennata – e si ricredette, e divenne cristiano e anzi è considerato il vero fondatore della teologia cristiana.

Perché non dobbiamo sperare che Giorgia Meloni e i suoi ci ripensino, e capiscano che dire che passeranno giorni e notti per vedere come si possono realizzare le deportazioni dei migranti in Albania non è una bella cosa? In qualsiasi favola un qualunque scrittore volesse scrivere, loro necessariamente interpreterebbero la parte dei cattivi. Fa impressione l’uso della parola deportazione col significato di “azione benefica”. Dicono che devono deportare per difendere i confini. Diceva così anche Milosevic: gli americani per questa ragione lo bombardarono, e poi lo fecero arrestare, e processare, e lo volevano far condannare all’ergastolo.*

È la spavalderia che fa spavento, l’arroganza con la quale la destra reazionaria che oggi ci governa si presenta al paese e all’opinione pubblica. Vi ricordate quel discorso di Mussolini che diceva: “Potevo trasformare il parlamento in un bivacco di manipoli”? E vi ricordate quando disse, orgoglioso e trionfante, che lui si “assumeva la responsabilità per i delitti del fascismo”? Lo spirito oggi è quello. Il tono è quello.

Voi dite: cos’è lo spirito? Si può condannare lo spirito? Sono i fatti che contano. Già: date un’occhiata ai decreti sicurezza, date un’occhiata alle leggine spazzanaufraghi, date un’occhiata agli aumenti a raffica delle pene per tutti i delitti e per il dissenso politico. Guardate le norme che prevedono la carcerazione dei bambini. Guardate le leggi che stabiliscono l’annientamento dei carcerati. Che vi sembra? A me – lo dico sfidando le buone maniere – a me sembra fascismo.

Questo numero de l’Unità lo abbiamo dedicato interamente ai bambini. Ai bambini migranti e naufraghi, vittime del nostro governo, e talvolta dei gangster libici o tunisini finanziati dal nostro governo. Ai bambini detenuti, per volontà del ministro Nordio. Ai bambini ebrei rapiti e uccisi da Hamas e ai bambini palestinesi sterminati, a migliaia, dai soldati di Netanyahu. Disse Gesù: “Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. E un’altra volta disse: “Chi darà scandalo a uno solo di questi bambini è meglio che si getti nel mare con una pietra al collo”.

Buon Natale. Magari pensateci un attimo a cos’è il Natale.>>.

Articoli allegati

GESÙ BAMBINI di Mons. Vincenzo Paglia – Sono tanti, sono come lui. Vengono uccisi, torturati, resi orfani, incarcerati, fatti affogare nel Mediterraneo. E noi? Accendiamo l’albero e diciamo: beh, che ci vuoi fare? Il Bambinello era un ebreo, ed era un palestinese. Era nato in una stalla perché nessuno aveva voluto accogliere i suoi genitori. Come lui, ci sono oggi 36 milioni di piccoli profughi nel mondo. Sono piccoli, sono migranti. Nessuno li vuole

ECCO DA CHI L’ITALIA DIFENDE I CONFINI di Angela Nocioni  – Guardateli bene perché è sulla loro pelle che si scatena ora la rincorsa tra Meloni e Salvini a chi sa fare la guerra più feroce agli invasori. Gli invasori hanno le facce che vedete qui sotto. E un mese di vita. Oppure otto anni e sono già stati nei lager libici, deportati da motovedette fornite dal governo italiano. O quindici e in Libia hanno fatto da interpreti ai carcerieri.Tre storie di naufraghi che non sono andati a fondo. Non mi hanno ucciso perché servivo per tradurre dall’inglese all’arabo durante le torture.

I PICCOLI DI TERRA SANTA SENZA GROTTE PER RIPARARSI DALLE BOMBE E DALL’ODIO di Umberto De Giovannangeli – L’infanzia rubata, violata, a Gaza e nei kibbutz. “Nel mondo ci prepariamo a celebrare il Natale, ma questa guerra dovrebbe perseguitarci”, dicono gli operatori umanitari in preda al senso di impotenza. La stesso dei medici che assistono gli ostaggi di Hamas:”In nessun manuale c’è scritto come curare i bambini tornati dalla prigionia”

 AVETE MAI GUARDATO NEGLI OCCHI UN BAMBINO PRIGIONIERO? di Michela Di Biase – Mentre scrivo sono 17 i piccoli reclusi da innocenti nei nidi delle carceri e delle Icam, luoghi che ne pregiudicano la socialità, lo sviluppo, la salute fisica e psichica. La norma del ddl sicurezza che elimina l’obbligo di rinvio della pena per le detenute madri e incinte è la più ideologica e vigliacca.Fosse anche uno solo il bambino a cui viene negata l’infanzia, varrebbe la pena battersi.


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