FAST FOOD: PROTESTA SINDACALE MONDIALE – T.Ferigo – 15 Aprile –

Il 15 Aprile, decine di migliaia di lavoratori delle catene di fast food, dominate da un ristretto numero di multinazionali, (Mc Donald è la più conosciuta), hanno partecipato alla giornata di mobilitazione promossa dalla IUF, il sindacato internazionale dei lavoratori del turismo, hotel e fast-food, con sede a Ginevra, il coordinatore  è Massimo Frattini.

Si sono avute manifestazioni in 236 città degli USA e circa 100 in paesi d tutto il mondo: San Paolo, Glasgow, Giakarta, Tokio, Nuova Zelanda, Korea del Sud…Sindacalisti americani hanno dichiarato che, “E’ la più ampia protesta di lavoratori sottopagati nella storia degli Stati Uniti”.

In Italia la giornata è stata fatta coincidere con lo sciopero nazionale unitario del turismo, per il rinnovo contrattuale scaduto da due anni (vedi allegato)

Particolarmente importante è stato il ruolo dei lavoratori dei Mc Donald. Molti hanno scioperato per partecipare ai meeting svolgendo azioni di sensibilizzazione dei clienti della più grande catena mondiale di fast food.

Secondo i dirigenti sindacali USA la giornata ha anche cambiato il clima politico nel paese, sia a livello locale che nazionale. Alcune grandi città hanno recentemente alzato il salario minimo legale a 15 $ / ora, San Francisco, Seattle, Sea-Tac in Washington. Sono previsti aumenti a Los Angeles e nel distretto di Columbia. A Chicago il sindaco ha concordato, dopo una forte pressione, di portare il salario minimo a 13$ nell’arco di tre anni. Risultato impensabile sino a poco tempo fa.

Alcuni sindacati importanti hanno giocato un ruolo chiave nell’organizzazione della giornata. Un lavoro che è durato due anni. In testa la SEIU, il sindacato dei servizi che ha sostenuto il movimento per i 15$, ma anche la UFCW, sindacato dell’alimentazione che ha iniziato il movimento “OUR Waltmart”, la catena di supermercati famosa per le sue politiche antisindacali. Anche sindacati d altri settori hanno appoggiato l’azione di lotta, il piccolo ma attivo sindacato degli elettrici che ha fondato la WWJ, (lavoratori per la giustizia). A Chicago i lavoratori di una fabbrica di carta che lavora per Mc Donald hanno partecipato il 15 Aprile alla manifestazione.

Oltre all’importanza del grado elevato di adesione da parte di lavoratori sotto pagati, facilmente ricattabili, dipendenti da piccole aziende con orari di lavoro pesanti e continuamente variati, lavoratori tradizionalmente difficili da sindacalizzare, è anche assai importante l’adesione di aziende non del settore fast food: lavoratrici della sanità, assistenti sociali, aeroportuali, servizi postali. Anche se sindacalizzati le differenze di paga oraria nella categoria sono alte. All’UPS, multinazionale del servizio corrieri, la paga oraria dei lavoratori a tempo pieno è di 19$, quella dei lavoratori part-time 11$.

Tra gli slogans delle manifestazioni, una è stata particolare, “Tax day“. Cosa centrano le tasse? Molti lavoratori dei fast food sottopagati devono ricorrere ai servizi sociali pubblici finanziati dallo stato e quindi con le tasse generali. Una ricerca dell’università della California dimostra che le paghe alla Mc Donald non sono sufficienti per una “vita decente” e che il 41% dei lavoratori americani guadagna meno di 15%/ora.

La sfida che attende il sindacalismo americano è ora l’organizzazione, la sindacalizzazione di un movimento di protesta radicale, anche con toni populisti. La dimensione mondiale del 15 Aprile fa sperare che la solidarietà e adeguate politiche governative siano all’altezza di equilibrare le decisioni imposte dalle multinazionali in tale settore. E’ stata lanciata una campagna a cui hanno aderito molti sindacati europei. Su Facebook si raccolgono le firme di adesione. Si deve estendere il sostegno e avere coscienza che la firma serve se rappresenta un buon inizio.

Toni Ferigo

Notizie tratte

  • dal sito della IUF ( www.iuf.org )
  • In these times , sito USA d informazione sindacale( www.portside.org)

Allegato:   sciopero nazionale turismo 15 aprile

Allegato:
sciopero_nazionale_settore_turismo_il_15_aprile.doc

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