E’ UTILE DISSENTIRE DA QUESTA CISL STRABICA – Redazione – sindacato 11/6/10

Quella dei nostri giorni è una Cisl strabica quando osserva la realtà: sia essa economica, sociale e politica. Non vede bene o, peggio ancora, non vuole vedere. E’ una Cisl che sembra aver smarrito il “fare” del sindacato improntato sull’autonomia di analisi e di proposta. Una Cisl che non sa più fare contrattazione, che dà il proprio assenso per intese con il Governo sulla  “parola”, quasi un convenire tra amici che si danno del Tu e si rispettano. La Cisl fa a meno di troppe cose basilari per l’autonomia sindacale: non predispone una piattaforma, non si confronta con iscritti e lavoratori, non definisce protocolli d’intesa con il governo. La Cisl parla un linguaggio più governativo che sindacale e con ciò contribuisce a diffondere le stesse bugie, tante, di Tremonti e le menzogne, gravi, di Berlusconi. La Cisl non ricerca quell’unità d’azione con tutti i sindacati, oggi più praticabile dopo le scelte della Cgil al recente Congresso di Rimini. La Cisl che tanto ha fatto per portare la Costituzione sui luoghi di lavoro è oggi indifferente su provvedimenti governativi che minano la libertà e la Costituzione nella società, come ad esempio la legge-bavaglio e dintorni.

Questa Cisl – che mette in mostra una fedeltà dei quadri dirigenti che contrasta con quanto viene affermato dalle Rsu e nei dibattiti degli organismi categoriali e del territorio –  non può durare a lungo in questa collocazione perché le condizioni di vita e di lavoro dei ceti popolari, dei pensionati, dei giovani, dei senza lavoro continuano a peggiorare. In particolare quella dei giovani.

 

Per questo dissentiamo da questo decisionismo della Cisl, con un unanimismo che plaude al bonannipensiero ma non è sinonimo di forza e di partecipazione dell’organizzazione intesa come milioni di iscrittiun decisionismo che purtroppo vede male e decide peggio quando va a Roma. E’ certamente anomalo, rispetto la tradizione della Cisl, il comportamento di quel gruppo dirigente che nel territorio si esprime ascoltando e tenendo conto del pensiero critico che sale dai luoghi di lavoro e poi, a Roma, vota documenti nella sostanza, e spesso anche nella forma , filo governativi. Ma la gravità non sta nel fatto se quel documento votato ( vedi ad esempio Assemblea Quadri del 5 giugno)  è più o meno filo governativo, ma se coglie o si allonatana dal "sentire", da  quanto si è discusso in periferia, sui luoghi di lavoro. 

 

Questo dissenso lo esprimiamo nel documento che alleghiamo e che abbiamo già fatto pervenire alle Segreterie di categoria e del territorio di Torino e del Piemonte. Nei prossimi giorni sarà rivisto e sintetizzato per essere inviato alla Segreteria Confederale ed ai media.

 

Tra una decina di giorni convocheremo una redazione allargata a tutto il gruppo che ha promosso questo Blog per precisare come proseguire in questa azione critica che deve sapersi misurare per contribuire a costruire un’alternativa a quanto proposto dal Governo.

 

In allegato  il documento “ Autonomia ad intermittenza”  con le 27 firme fin qui raccolte.

Allegato:
Autonomia ad intermittenza_3.doc

2 commenti
  1. noname
    noname dice:

    Sono sindacalista della FLP e voglio esprimere la mia condivisione a quanto scritto sull’attuale assetto decisionale della CISL. Dall’ultima manovra finanziaria il pubblico impiego è stato massacrato, ma l’unico impegno della CISL è quello di far ripristinare l’autorizzazione all’uso del mezzo proprio che dovrebbe interessare, nella fattispecie, le Agenzie fiscali e non i lavoratori.(Vedi notiziario della Silveri). Al di là delle singole posizioni che ogniuno di noi rappresentiamo, la cosa gravisssima è che questo atteggiamento referenziale verso il Governo impedisce qualsiasi unità sindacale a tutto vantaggio della Parte Pubblica. Buon lavoro e grazie per l’opportunità. F.to Antonino Sergi

    Rispondi
  2. noname
    noname dice:

    aderisco al documento e mi ritrovo completamente nelle analisi e nelle proposte in esso contenute. claudio debetto

    Rispondi

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