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BRUTTA FIGURA E TANTO..GESUITISMO – Fim torinese e 5 per mille – due comunicati –

L’indicazione data ai propri iscritti dalla Fim-Cisl Torino e Canavese a non versare il 5 per mille a Libera ed Emergency (in allegato, la lettera pubblica inviata alle due ong) ha sconcertato molti, iscritti e non alla Cisl. Venerdì 10 aprile, La Stampa ne ha dato notizia in poche righe nella rubrica “In breve”. La Repubblica ha dato risalto al fatto con un’intera pagina (in Torino cronaca, vedi allegato) a firma di Paolo Griseri e nell’edizione di Sabato ha pubblicato in “Le domande della città” il commento “Sconcerta l’appello della Fim”, tratto da Internet (vedi allegato). Telefonate si sono intrecciate, tra iscritti e verso il sindacato.

A poche ore di distanza dal primo comunicato ne è seguito un secondo, sempre a firma del Segretario Generale della Fim-Cisl di Torino e Canavese.

Il primo comunicato stampa, di giovedì 9 aprile, era ben esplicito. Così. In allegato la lettera del Segretario Generale della FIM-CISL Torino e Canavese, inviata alle Presidenze di Libera ed Emergency in cui comunica alle due Associazioni che in conseguenza della loro adesione alla "coalizione sociale" di Landini, da indicazione agli iscritti FIM, 12500 in Provincia di Torino, di non versare più il 5X1000 alle due Associazioni. Cordiali saluti Ufficio stampa Fim Cisl Torino e Canavese

 Il secondo comunicato, del giorno seguente, non fa alcun riferimento a quanto sopra scritto e tantomeno al sorprendente e preoccupante ragionamento che ha portato Claudio Chiarle ad inviare la lettera pubblica a Emercency e a Libera, che così recita.

 “… Nel corso degli anni abbiamo sempre lasciato liberi i nostri associati di scegliere a chi devolvere il 5X1000 perché il nostro Sindacato ha nel suo dna l’idea che chi aderisce alla FIM sia un uomo o una donna liberi di fare le sue scelte politiche, sociali, religiose senza condizionamenti da parte nostra e nello stesso tempo, ai nostri associati chiediamo di portare alla FIM un contributo sindacale nel rispetto di tutti.

Questo si chiama autonomia dai partiti, rispetto del pensiero politico e religioso altrui.

Constatiamo che l’Associazione che rappresenta, a cui tanti nostri Iscritti devolvono il 5X1000, ha fatto una scelta di campo, attraverso l’adesione alla “coalizione sociale” lanciata dal Segretario Fiom, Maurizio Landini.

Con questa scelta fatta dall’Associazione che rappresenta viene meno lo spirito con cui, in piena autonomia e libertà, avete costruito il progetto della vostra Associazione e viene meno lo spirito con cui molti nostri Iscritti versavano il 5X1000 a EMERGENCY o LIBERA.

Preso atto di questo vostro cambiamento e come vi dicevo in precedenza la FIM-CISL di Torino e Canavese aderisce e supporta economicamente progetti di solidarietà con ONG territoriali e nazionali a cui, stante la vostra adesione alla “coalizione sociale”, d’ora in poi daremo indicazione ai nostri Iscritti di versare il 5X1000…”.

Il secondo comunicato stampa (10 aprile, vedi allegato) si sofferma solamente sulle legittime e giustificate ragioni che portano la Fim a consigliare di devolvere il 5 per mille a favore di due Ong (Iscos e Rete), che da anni operano in collegamento con i metalmeccanici torinese e del canavese.

Quindi, se non erriamo, la Fim Torinese e del Canavese confermano quanto affermato nel primo sconcertante comunicato? Se è così, come si presume, assisteremo a un grande arretramento dal concetto originario di autonomia del sindacato, come elaborato e sperimentato nella storia della Cisl.

In molti documenti, in molti interventi di dirigenti, di delegati, di militanti si ritrovano – nei decenni della storia Cisl,ma anche di altri sindacati – affermazioni di questo tenore. L’autonomia sindacale è un modo di analizzare e di decidere che si alimenta della capacità di interpretare le condizioni di lavoro e di vita della classe lavoratrice; si esprime nella sua pienezza quando tale legame si rinsalda e si approfondisce, latita quando si decide dall’alto della piramide della democrazia rappresentativa. L’autonomia – quella vera per la natura di un sindacato capace di leggere i mutamenti sociali e del lavoro – è un fatto di costume e di cultura. 

Decidere autonomamente la strategia per rappresentare il sindacato, sia per la Fiom sia per la Fim che certamente oggi lo fanno, non significa di per sè seguire e interpretare quel significato storico dell’autonomia del sindacato come sopra richiamato.  

Il secondo comunicato rende pubblica la lettera “agli Iscritti e Iscritte della FIM-CISL Torino e Canavese” con oggetto: esposizione dell' attività di solidarietà internazionale della FIM-CISL Torino e  Canavese e suggerimento destinazione 5×1000 per gli iscritti/e.

Questo comunicato non è stato ripreso né da La Stampa, né da La Repubblica, forse perché ritenuto un capolavoro di gesuitismo, ma non nello stile e nella sostanza di Papa Francesco.  Così ognuno rimane fermo nelle proprie convinzioni, eleudendo il necessario franco e approfondito confronto. 

Per saperne di più aprite i 5 allegati

  • Lettera inviata a Emergency e Libera dal Seg.Gen. Fim-Cisl Torino e Canavese
  • Lettera inviata agli iscritti dal Seg.Gen. Fim-Cisl Torino e Canavese
  • Articolo di Paolo Griseri su La Repubblica del 10-4-2015
  • Commento su Internet  pubblicato da La Repubblica 11-4-15
  • Alla brutta figura non si rimedia ignorandola di Toni Ferigo 

Allegato:
lettera_a_libera_e_emergency_fim_9-4-15.pdf
non_date_il_5_per_mille_fim_griseri.doc
secondo_comunicato_fim_to_5_per_mille.doc
messaggio_da_internet_repubblica_10-4-15.doc
due_comunicati_brutta_figura_ferigo.doc

2 commenti
  1. cometto giulio
    cometto giulio dice:

    CONDIVIDO L’OPINIONE DI FERIGO.LA FIM-CISL DI TORINO E CANAVESE SI POTEVA RISPARMIARE QUESTA PESSIMA, BRUTTA FIGURA.COME TESSERATO ALLA FIM DA 31 ANNI, CONTINUERO A VERSARE IL 5 PER MILLE A CHI VOGLIO, ED EMERGENCY E LIBERA MERITANO DI ESSERE SOSTENUTE PER L’OPERA BENEMERITA CHE STANNO PORTANDO AVANTI
    PER IL BENE DI TUTTI, SENZA DISCRIMINARE NESSUNO.
    Cometto Giulio

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    • dora marucco
      dora marucco dice:

      Condivido il commento di Giulio Cometto. Ho già provveduto per parte mia a esprimere il mio disappunto per un’iniziativa inaccettabile – dora marucco

      Rispondi

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