BENI COMUNI,PRIVATI E RELAZIONALI – L.Agostini – nuovi modelli economici

L’articolata categoria dei beni relazionali, pubblici e privati e quella dei più noti “beni comuni” – anima dell’ultimo movimento vincente dei referendum in Italia – sono i temi che possono delineare un nuovo modello economico (consumi) e partecipativo. Affronta i problemi Luigi Agostini nell’articolo allegato pubblicato su L’Unità. E’ la ricerca di una piattaforma sociale-culturale alquanto diversa dalla tradizionale opzione di un consumo «austero», antitetico allo spreco consumistico, alla teorizzazione della necessità di beni nuovi e sostitutivi. Osserva Agostini “ Nelle nostre società postfordiste i beni relazionali sono in grande crescita e la coesione sociale di una comunità poggia prevalentemente sulla estensione e sulla qualità dei beni relazionali e dei beni comuni”. L’altruismo, come ci ricorda Amartya Sen – l’economista indiano Nobel nel ’98 – ha anche un valore economico e si può concretamente prospettare e definire “…un rovesciamento d’importanza del tempo di consumo rispetto al tempo di lavoro, rovesciamento reso ormai possibile dalle attuali potenzialità messe a disposizione dalla rivoluzione tecnologica. Avviare una riflessione su una nuova semantica del consumo diventa necessario proprio come precondizione della definizione di una politica che voglia affrontare il tema del modello di consumo, almeno per due ragioni di fondo: da una parte demistificare la ideologia del cittadino- consumatore come soggetto passivo, diffusa a piene mani e diventata quasi luogo comune e di cui la pubblicità è il suo corollario conseguente; dall’altro superare una visione elementare del consumo, ridotto al semplice dualismo tra consumo di lusso e consumo di sopravvivenza”. Agostini chiama in causa l’antropologa Mary Douglas, per rimarcare che “ L’atto del consumo si configura come una scelta che riguarda il tipo di società in cui vivere, un atto in cui si esprime e attraverso cui si forma il carattere e l’identità dell’individuo del nostro tempo. I beni che quotidianamente consumiamo, possono essere distinti in tre grandi famiglie: privati, comuni e relazionali”.  

Per approfondire leggi l’articolo allegato

  • Beni privati, pubblici e relazionale di Luigi Agostini V.Presidente Federconsumatori

Allegato:
agostini.pdf

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