ARRETRARE PORTA NUOVA ? – redazione – Torino & urbanistica 1/9/11

Due articoli intervista di Bruno Longhin ed una di Marco Trabucco, tutte su La  Repubblica di fine Agosto, hanno riproposto la chiusura totale o il ridimensionamento dei binari per Porta Nuova. E’ seguito un comunicato di “pro natura” che considera tali ipotesi fantasie urbanistiche che esaltano la rendita fondiaria. Longhin esordisce affermando che fra due anni, il tempo di completare il passante ferroviario, la stazione di Porta Nuova chiuderà i battenti. Ipotesi emersa più volte negli ultimi 15 anni che ora riprende corpo. Fino al fino al cavalcavia di corso Sommeiller sono circa 50 mila metri quadrati.

L’assessore all’Urbanistica della giunta Fassino, Ilda Curti, sa che la redifinizione di tutta l’area da Porta Nuova sarà una delle partite più importanti del mandato. «Si sta per completare la realizzazione del passante ed ora è necessario studiare questo intervento strategico, pensando alle compatibilità e ai bisogni della città».

Riccardo Roscelli  consiglia a Piero Fassino "di considerare comunque l’opportunità che alcuni binari, magari interrati, arrivino comunque fino a Porta Nuova, perché in tutte le grandi città europee ci sono treni che arrivano nel centro cittadino. Per il resto penso che la città ne guadagnerebbe molto. Perché sarebbe una grande opportunità ricucire due quartieri come San Salvario e la Crocetta in pratica separati dalla ferrovia fin dalla loro nascita".

 

In allegato le tre interviste ed il comunicato di Pro Natura

 

Allegato:
2013 addio a Porta Nuova_Longhin.doc
Chiudere Porta Nuova sarà un’opera colossale_Curti.doc
Intervista a Riccardo Roscelli_28-8-11.doc
Pro Natura su arretramento Porta Nuova.doc

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