ACCORDO PER RSU NELLA PA – rassegna.it – rappresentanza 12/4/11

Dopo tante polemiche e rotture sindacali finalmente una boccata d’ossigeno una buona notizia. Intesa unitaria nel Pubblico Impiego: siglato accordo per rinnovo Rsu. Dopo circa un anno di trattativa si sblocca la vertenza per il rinnovo delle Rappresentanza sindacali unitarie nel pubblico impiego. Dal 5 al 7 marzo 2012 tre milioni di lavoratori pubblici e della conoscenza potranno eleggere le proprie rappresentanze sindacali, dopo il blocco imposto dalla legge Brunetta. Coinvolte 40mila amministrazioni, scuole comprese.

Siglato all’Aran un accordo unitario per il rinnovo delle Rsu nel pubblico impiego. In una nota congiunta i segretari generali della Cgil, Fp e Flc, Susanna Camusso, Rosanna Dettori e Domenico Pantaleo affermano: "Dal 5 marzo 2012 i tre milioni di lavoratrici e lavoratori dei settori pubblici e della conoscenza potranno eleggere le proprie rappresentanze sindacali, dopo il blocco imposto dalla legge Brunetta. L’iniziativa della Cgil e delle sue categorie ha portato oggi alla firma in Aran dell’accordo unitario per rinnovare tutte le Rsu. Viene così confermato quanto previsto dalla legge che calcola la rappresentatività in base agli iscritti e al risultato elettorale Rsu. I lavoratori – concludono – con questa intesa potranno far valere il diritto a scegliere con il voto i propri rappresentanti e a determinare la rappresentatività dei sindacati che debbono trarre dalla verifica democratica dei lavoratori la loro forza”. Lo scrutinio si svolgerà l’8 marzo.

L’intesa, si legge in una nota dell’Aran, prevede un percorso teso a modificare gli accordi quadro sul regolamento Rsu e la definizione dei nuovi comparti di contrattazione secondo la legge Brunetta. Questo percorso dovrà concludersi in ogni caso entro il 10 dicembre 2011, in caso contrario scatterà una clausola di garanzia che definisce già il calendario delle elezioni delle Rsu.

Tale clausola prevede la votazione per i giorni dal 5 al 7 marzo 2012 e saranno coinvolte circa 40mila amministrazioni, scuole comprese. Il Commissario straordinario dell’Aran, Antonio Naddeo ha dichiarato: "Sono veramente soddisfatto che questa lunga e difficile trattativa si sia conclusa con un consenso quasi unanime delle organizzazioni sindacali (non hanno firmato le Rdb Cub). Il dovere dell’Aran era quello di trovare una mediazione tra le diverse ipotesi proposte dalle organizzazioni sindacali e rispettare il parere che il Consiglio di Stato aveva reso in base ad una richiesta del ministro Brunetta. Ci siamo riusciti e per questo ringrazio il senso di responsabilità di tutti i sindacati".

Dopo circa un anno di trattativa si sblocca la vertenza per il rinnovo delle Rappresentanza sindacali unitarie nel pubblico impiego. Questo il commento espresso dalla segreteria della Cgil. L’accordo di oggi chiude una vicenda iniziata circa un anno fa. Nel luglio dello scorso anno, infatti, l’allora segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, inviò una lettera all’Aran per chiedere ‘l’urgente apertura del tavolo negoziale per definire il calendario delle elezioni delle Rsu nei settori pubblici e della conoscenza’.

Da allora le frequenti trattative – e le sollecitazioni giunte dalle categorie della Cgil interessate e dallo stesso segretario generale, Susanna Camusso – che seguirono si arenarono sulla definizione dei comparti e delle aree di contrattazione, come previsto dalla legge Brunetta. La Cgil, attraverso diverse iniziative, ha più volte sostenuto "la necessità di difendere l’esigibilità del diritto al voto per i lavoratori della pubblica amministrazione e del comparto della conoscenza e difendere così la contrattazione e il diritto di rappresentanza nei luoghi di lavoro”. In tutto ciò non va dimenticato il duro colpo inferto al raggiungimento di un intesa unitaria dello scorso 4 gennaio quando a Palazzo Chigi si siglò un accordo separato, senza la Cgil, sui premi di produttività nel pubblico impiego, interrompendo di fatti “un percorso unitario che le categorie stavano costruendo".

Sulla questione comparti di contrattazione, l’accordo di oggi sgombra il campo dalla questione perché se da un lato lega sì il rinnovo delle Rsu alla definizione dei nuovi comparti di contrattazione, attraverso un impegno assunto per "un intenso percorso negoziale" finalizzato alla definizione degli ambiti entro cui effettuare il rinnovo delle Rsu, dall’altro prevede una ‘clausola di garanzia’ all’articolo 2 dell’intesa.

Se infatti al prossimo 12 dicembre del 2011 non si sarà ancora raggiunto un accordo sui nuovi comparti "le procedure elettorali si svolgeranno", in tutti i comparti di contrattazione rappresentati dall’Aran, con una tempistica che parte il 19 gennaio, con l’annuncio delle elezioni e il contestuale inizio alla procedura elettorale, e culminerà con le votazioni in programma tra il 5 e il 7 marzo.

 Dal sito www.rassegna.it  12 aprile 2011
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