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BLACK OUT TRA POLITICA E SINDACATO – 1° Maggio a Torino – corteo e lavoro –

Gli eventi politici, sindacali, sociali sono commentati  con diversità davvero impressionanti. Come nel caso del Primo Maggio a Torino. Salvatore Tropea, a nostro avviso, prende a riferimento dati,valutazioni del comizio unitario (testo concordato,vedi allegato) di Domenico Lobianco, per commentare il visibile black out  tra politica (partiti) e sindacato, materializzato nella coreografia dell’affollato corteo, meno dello scorso anno ma pur sempre con tante migliaia di partecipanti. Esattamente un anno fa, Tropea commentava il Primo Maggio con l’editoriale dal significativo titolo «Prima di tutto il lavoro». La priorità del PD renziano, del governo non è stata certamente collegata a quel titolo, se non nella malaugurata modalità di indebolire le tutele dell’art.18 per ingraziarsi l’Europa. Così l’editoriale di Tropea, per questo Primo Maggio)  titola “Il quel corteo il black out tra politica e sindacato”  per concludere “…Perciò è stata una festa senza festa in cui i lavoratori torinesi hanno dato una lezione di responsabilità a una classe politica che crede di poter andare avanti contrapponendo ai numeri sul calo dell’occupazione quelli relativi a un aumento della fiducia dei consumatori: una certezza contro una tendenza.”.  (allegato)

Una lettura del tutto diversa (vedi allegato)  è quella data dal web cittadino www.lopiffero.com  che così fotografa il Primo Maggio di Torino. 1° maggio: triste solitario y final. Pochi lavoratori, clima dimesso, solite schermaglie politiche. Scontata la contestazione al Pd, ma persino gli antagonisti hanno dovuto fare tutto di fretta: li attendeva la guerriglia No Expo a Milano. Una liturgia frusta che Torino ha vissuto con indifferenza

Eppure nell’intervento unitario di Domenico Lobianco, segretario generale della Cisl Torinese e del Canavese, sono state dette parole che da un po’ di tempo non si udivano così chiare a nome unitario, ricordiamo “…Questo Primo Maggio è anche un’occasione, un modo di “darci una sola voce, di abbattere le divisioni, di parlare la stessa lingua: quella della vicinanza. Una lingua – la nostra lingua – che ha a cuore le sorti del Paese e il futuro dei lavoratori, dei pensionati, dei senza lavoro, dei giovani, dei precari e degli ultimi. Una voce – la nostra voce – che unisce e non divide!

Che diventa “forte” contro i potenti e i prepotenti, che diventa “alta e chiara” contro  le ingiustizie sociali, le povertà, i soprusi….E che afferma con forza – come lo slogan di questo primo maggio – che è la solidarietà fa la differenza”.

Per proseguire con un forte richiamo e avvertimento al governo “…Presidente Renzi, Noi non vogliamo la luna! Chiediamo più lavoro, una scuola migliore e ospedali che funzionano davvero! Una minore pressione fiscale sul lavoro! Questa piazza dimostra che il sindacato tiene ancora insieme le persone, che il sindacato è il motore della coesione sociale in questo Paese….

Presidente Renzi…questa volta tocca a Lei «farsene una ragione!» “.

Per rivedere l’intervento attiva con un clic il sottostante link

http://www.cislpiemonte.it/video/2734-il-comizio-del-segretario-cisl-lo-bianco-al-primo-maggio-di-torino.html

 Allegati

  • Editoriale di Salvatore Tropea  Repubblica Cronaca di Torino 3-5-15
  • Il commento sul sito torinese  www.lospiffero.com
  • Dati sindacali sulla disoccupazione giovanile in Piemonte
  • La manifatturiera non è più il traino_P.Griseri  La Repubblica 3-5-2015

Allegato:
black_out_tra_sindacato_e_politica_tropea.doc
primo_maggio_triste_finale_lo_spiffero.doc
comizio_di_lobianco_cgil-cisl-uil.doc
disoccupazioni_giovani_oltre_il_50_per_cento_dati_sindacali_piemonte.doc
la_manifatturiera_non_e_piu_il_traino_griseri.doc

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