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IGNORANTI E PERDENTI – al fondo su 24 paesi – formazione e cultura –

Un’indagine curata dall’Ocse, il Programma for the International Assessment of Adult Competencies (Piaac), condotta in 24 paesi su campioni di adulti in età da lavoro tra i 16 e 65 anni, che riguarda la capacità di lettura e comprensione di testi scritti (literacy), le competenze logico-matematiche (numeracy) e le capacità di problem solving. L’Italia ne esce male: ultima per il test literacy, penultima in numeracy, non ha consegnato i dati per il problem solving.

Alleghiamo l’articolo “Ignoranti e perdenti” di Roberto Saviano, su L’Espresso,  commenta e  sintetizza i commenti di Tullio De Mauro e di Tito Boeri .

Ricordiamo due articoli pubblicati sul nostro sito sull’esperienza delle 150 ( da tempo emarginata) che era servita a produrre cultura e “insegnava ad imparare” in età adulta, recuperando i processi di analfabetismo e quelli di ritorno in una società tanto complessa e con elevata mobilità

http://www.sindacalmente.org/content/quando-sinsegnava-ad-imparare-flauria-sindacato

D'altronde il tema dell’alfabetizzazione e dell’educazione degli adulti è antico e si potrebbe far risalire a Platone. Ciò che è importante sottolineare è quanto esso, in epoca contemporanea, sia stato strettamente collegato al nascere dell’associazionismo operaio: dapprima attraverso le società di mutuo soccorso, successivamente con le leghe di resistenza, fino alla costituzione, in Italia, delle Camere del lavoro, agli inizi del Novecento. Molti decenni più tardi nel nostro paese il sindacato confederale ha promosso uno dei più grandi movimenti costruttivi di massa che si ricordino: l’esperienza delle 150 ore per il diritto allo studio.

http://www.sindacalmente.org/content/quella-formidabile-esperienza-150-ore-dibattito-torino

Il libro di Francesco Lauria “Le 150 ore per il diritto allo studio” copre un vuoto. Un rendiconto completo: analisi, memorie, echi di una straordinaria esperienza sindacale. Come sono nate, gestite,vissute e..sfiorite.  Una grande esperienza datata ? Un bel ricordo è nulla più? Oppure una possibilità per riflettere sull'oggi utilizzando l'esperienza di ieri ? L’autore non risponde, ne si è proposto  queste domande, ma il libro le suscita. E’ più di una speranza che le risposte non si fermino alle prime due domande.

Allegato:
ignoranti_e_perdenti_saviano.pdf

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