COMMISSARIAMENTI, LETTERE ANONIME E “CIMICI” – pre Congresso Cisl – le “volpi” e i “vizi” –
Cari amici di «Sindacalmente», buon anno. Scusatemi lo sfogo ma non posso nascondere la mia amarezza nel leggere gli articoli sulla Cisl che appaiono in questi giorni sul Corriere della Sera a firma di Marro. (aprire allegati) Credo che servirebbe uno scatto di orgoglio e di rilancio dei valori e delle idee fondative della Cisl e in particolare quella dell’autonomia. Si rischia di perdere tra i lavoratori quella credibilità che si era conquistata a prezzo di duri sacrifici e di un impegno eticamente motivato. Lo stesso turbamento l’ho provato seguendo il dibattito tra la Cgil e il direttore dell’Unità, (aprire i due allegati) che mi è apparso molto vecchio e incapace di cogliere le metamorfosi che il lavoro sta subendo e che maggiormente subirà con l’avanza inarrestabile della rivoluzione digitale.
Di questi cambiamenti che incidono sulle forme e sull’organizzazione del lavoro e sui rapporti di potere nella società italiana, il sindacato dovrebbe preoccuparsi più che delle sue questioni interne e degli equilibri tra i gruppi dirigenti.
Mi spiace di essere vecchio e di non poter fare niente se non esprimere il mio pensiero , ma mi consola il sapere che dentro la Cisl ci sono forze che potrebbero aiutare a modificare e riequilibrare la situazione. Spero che il 2017 segni il nascere di un nuovo rinascimento sindacale.
savino pezzotta [sppezzotta70@gmail.com]
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Giovedì 13 Gennaio – L'Esecutivo della Cisl a maggioranza (44 sì' e 16 no, di cui due – e un terzo astenuto – facenti parte della Segreteria Confederale) ha deciso il commissariamento della categoria degli Statali per problemi relativi al tesseramento. In allegato il breve comunicato postato sul sito della Cisl e la dichiarazione della segretaria organizzativa Giovanna Ventura su Tv Cisl.
Per qualche notizia in più altri due allegati: articolo del Fatto Quotidiano e l'articolo pubblicato sul sito www.il9Marzo.it con logos Cisl
Ma quante sono le strutture commissariate o in via di commissariamento? Chi può darne notizia ci invii cortesemente un commento, una e-mail.
Pubblichiamo i due articoli del Corriere della Sera che riguardano la vicenda della Cisl Campana, anch'essa comissariata su richiesta dell'esecutivo campano.
Sui siti Cisl poco, per ora, su questi nuovi "chiaroscuro" che succedono nell'anno del Congresso, periodo in cui si fanno pressanti i conteggi sulle possibili "cordate" per definire – più che innovazioni alle linee strategiche – aggiornamenti agli organigrammi, che il lessico politico-giornalistico classifica come assegnazione di "poltrone o poltroncine". Ritorna attuale quel detto popolare "la volpe perde il pelo ma non il vizio".
Il caso della Cisl Campana, per la gravità degli addebiti rivolti alla seg. generale Lina Lucci, con le indagini della Procura, sollev inquietanti interrogativi che destano vivo allarme in ogni iscritto alla Cisl. (v. articoli allegati, pubblicati su La Repubblica Cronaca di Napoli, e sul sito www.il9Marzo.it).
Nessuno s'interroga sul significato dell'unanimiità-unanimismo conseguito dalla Segretria Confederale all'Assemblea Programmatica Organizzativa di Riccione del 16-19 novembre 2015?
La Segretria Generale Annamaria Furlan ha rilascitao un'intervista au L'Avvvenire, il 15 gennaio, e poi ha inviato, il 17 gennaio, una lettera aperta aile delegate e delegati Cisl, che potete leggere in allegato esono sul sito www.cisl.it.
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Nel primo articolo di Enrico Marro pubblicato su Il Corriere della Sera del 10 gennaio si legge, tra l’altro, quanto segue:
Le faide scuotono la Cisl tra dossier, video «rubati» e lettere anonime
Il caso partito dalle registrazioni usate per accusare Lina Lucci, ex segretario campano
Dall’addio di Bonanni sindacato senza pace: i veleni arrivati alla segreteria di Furlan
C’è un salto di qualità nelle faide interne alla Cisl in vista del congresso di giugno, dove la segretaria generale Annamaria Furlan si presenterà per essere rieletta. Dopo le dimissioni dell’ex numero uno, Raffaele Bonanni, travolto alla fine del 2014 dallo scandalo della pensione d’oro, l’organizzazione non ha trovato pace. Diverse strutture di categoria e territoriali sono state commissariate. E sul tavolo dei probiviri, la magistratura interna della Cisl, si accumulano le denunce di presunte irregolarità. Non solo. Si moltiplicano i dossier anonimi, in un clima sempre più avvelenato. Ma ora i veleni sono arrivati al piano più alto, nella segreteria confederale, composta da Furlan e da sette segretari. Il caso è in una lettera che uno dei membri della segreteria, Maurizio Bernava, ha scritto il 7 gennaio, alla Furlan, ai colleghi di segreteria e ai Probiviri. (…)
Per saperne un po’ di più
Aprire i 12 allegati per le vicende Cisl e i due per Cgil-Unità
Allegato:
la_cisl_va_a_congresso_diario_di_marro_corsera.doc
cisl_faide_interne_e_lettere_anonime_marro_1_corsera.doc
cisl_dossier_tessere_congresso_marro_2_corsera.pdf
cisl_scontro_sui_dossier_caso_tessere_marro.pdf
staino_a_camusso_replica_cgil_unita.doc
cara_camusso_che_cgil_vorrei_unita.doc
cisl_commissaria_la_categoria_statali_13-1-17.doc
il_commento_su_il_diario_del_lavoro.doc
16_possono_essere_tanti_sito_il9marzo.doc
petriccioli_nominato_commissario_della_fp_cisl.doc
il_caso_cisl_napoli_spariti_500mila_repubblica.doc
lina_lucci_indagata_salva_pietro_cerrito_9marzo.doc
intervista_furlan_troppe_macchie_avvenire_15-1-17.pdf
lettera_alle_delegate_e_ai_delegati_cisl_furlan_17-1-17.pdf
Concordo anch’io con Savino Pezzotta nella speranza che il 2017 porti un rinascimento sindacale. Ma condizione irrinunciabile è che il bubbone scoppi e i panni sporchi vengano lavati in pubblico, cioè anche con gli iscritti. Carlo Daghino
Un vecchio detto afferma che “di buone intenzioni è lastricata la strada dell’inferno”. Non voglio collocare quelle espresse da Anna Maria Furlan in questa dimensione, anzi, visto che la CISL è in fase congressuale, mi auguro che le due parole che lei grida “legalità e trasparenza” siano riscoperti come principi fondamentali dell’essere della CISL, della sua credibilità e della sua iniziativa e strategia politico-sindacale.
Ciò detto non mi esime dal riflettere su quanto scritto, come principio generale del vivere e convivere, da un mio amico, anziano sindacalista CISL: “Si ha sempre l’obbligo di non tacere e di non voltarsi dall’altra parte, anche se questo può generare malintesi e ostilità”.
Dinnanzi ai gravissimi comportamenti che hanno compromesso l’immagine della CISL la scelta è stata quella di tacere e voltarsi dall’altra parte. La scandalosa vicenda Bonanni, così come altre che l’hanno preceduta, rapidamente rimossa e dimenticata, non ha portato ad alcuna seria e profonda riflessione all’interno della CISL sulle ragioni e le cause che l’hanno determinata, sul malessere prodotto e ancora presente nell’organizzazione, salvo produrre e proporre quale risposta un “Codice etico” che nulla innova rispetto allo Statuto e al Regolamento e, dunque, è del tutto inutile e ininfluente tanto che restano non risolte, ad esempio, le questioni che riguardano i rimborsi spese, l’uso personale delle carte di credito intestate all’organizzazione, i compensi derivanti dal rappresentare la CISL, il cumulo pensione/reddito da lavoro, il “contratto unico” per i soli operatori sindacali con l’esclusione dei dirigenti ai vari livelli.
Cara Anna Maria, se le parole “legalità e trasparenza” devono avere un senso, questo lo trovano nella misura che affrontano e danno contenuto a questi temi.
Mi auguro che quanto sta accadendo nella CISL sia il segnale di una profonda svolta e non il semplice gioco di potere in vista del Congresso. Rodolfo Vialba
Proprio perché la CISL è solo uno strumento e non un fine me ne guardo bene dall’esprimere critiche gratuite ben sapendo quanto siano importanti gli strumenti per raggiungere i fini che ci si prefigge.
Ciò affermato, in riferimento alle attuali vicende che interessano il commissariamento di alcune strutture della CISL (Cisl della Campania e la Categoria della Funzione Pubblica della CISL) e alle dichiarazioni di Anna Maria Furlan (legalità e trasparenza, CISL casa di vetro) e di molti Segretari Confederali che condividono quelle dichiarazioni, le domande che sorgono spontanee sono: ma dove siete stati finora? In quale realtà avete passato gli ultimi 10 anni della vostra vita? Nulla vi ha insegnato la vicenda di Savino Pezzotta, eletto dal Congresso appena sei mesi prima con oltre il 95% dei voti a Segretario Generale e defenestrato dal gruppo dirigente della CISL per fare spazio a Bonanni? E non si dica che non ne sapevate nulla dei maxi stipendi nella CISL, e di quello di Bonanni in particolare, vicenda devastante per i delegati e gli iscritti alla CISL, ma marginale per il gruppo dirigente che è ancora lo stesso di allora, lo stesso che ha coperto e minimizzato quelle vicende e che si è limitato ad approvare un “Codice etico” che ripete ciò che è scritto nello Statuto ma non innova nulla?
Orbene, questo stesso gruppo dirigente dichiara oggi di volere per la CISL “legalità e trasparenza per fare della CISL una casa di vetro”. E come non condividere queste affermazioni? Certo è che siffatte affermazioni avrebbero maggior valore se un altro fosse il gruppo dirigente chiamato a realizzare questa immagine della CISL. Se nella CISL si verificano simili situazioni è anche, se non soprattutto, per l’inadeguatezza dell’attuale suo gruppo dirigente. E’ pur vero che la CISL è lo strumento che realizza quanto affermato nel Preambolo del suo Statuto, ma è anche vero che chi si iscrive alla CISL lo fa in ragione di valori e principi, nonché di comportamenti coerenti con questi, che costituiscono il suo indiscutibile patrimonio.
Il mio augurio è che la riflessione e il dibattito su questi temi trovi spazio nel percorso congressuale al fine, non solo di arricchire la miseria analitica e progettuale della Tesi Congressuali, ma anzitutto di concretizzare in parole e fatti “legalità e trasparenza per fare della CISL una casa di vetro”.
Rodolfo Vialba