Sudan la mattanza nel silenzio
Il conflitto in Sudan ha già causato 150mila vittime e 12 milioni di sfollati in meno di due anni. Prosegue nella disattenzione e senza interventi degli organismi internazionali. Solamente alcune ong e associazioni si sono mobilitate. Alleghiamo un articolo di Antonella Napoli pubblicato su L’Espresso n.9 di febbraio, e un video – promosso dal Fatto Quotidiano – con Elena Giovannella, anestesista di Emergency collegata da Port Sudan e con Pietro Parrino direttore del centro progetti di Emergency e i giornalisti del FQ Gianni Rosini e Giulia Zaccariello.
Dati generali – Il Sudan prima del 2011 era il paese africano più esteso con una superficie complessiva pari a 2.503.833 km² (di cui 129.810 km² sono costituiti da acque interne), dopo la sua superficie venne ridotta a 1886068 km², data la creazione dello stato del Sud Sudan, divenendo il terzo stato per superficie del continente africano (il primo è l’Algeria, seguita dalla Repubblica Democratica del Congo). https://it.wikipedia.org/wiki/Geografia_del_Sudan
Risorse minerarie: il Sudan è il secondo maggior produttore di oro nel continente africano. Altre risorse sono costituite da mica, alluminio, gesso ed uranio. Risorse naturali ed idriche: vi sono circa 300 milioni di ettari di terreno irrigato naturalmente, o dalle acque del Nilo o da fonti sotterranee. Il Paese rimane caratterizzato da enormi disuguaglianze sociali, economiche e di genere, occupando il 181° posto su 188 paesi nell’Indice di sviluppo umano. Nonostante una popolazione è molto giovane (il 57% ha meno di 18 anni di età), l’aspettativa media di vita è di appena 57 anni. Sudan 50,3 milioni nel 2020 Sudan del Sud 11,4 dati 2020 Banca Mondiale

Antonella Napoli su L’ Espresso n.9 di febbraio 2025 così inizia << C’è una guerra che ha già causato la morte di 150mila persone e 12 milioni di sfollati che si combatte lontano dai riflettori. Iniziato il 15 aprile del 2023, scatenato dai due “uomini forti” del Sudan – il comandante in capo dell’esercito regolare, Abdel Fattali al Burhan e il leader delle Forze di supporto rapido, Moha- med Hatndan Dagalo – il conflitto in corso nello Stato africano è il più grave degli ultimi 20 anni. Il presidente ed ex vicepresidente del Consiglio Sovrano, organo che governa il Paese dal golpe che ha detronizzato nell’ottobre 2021 il primo ministro riconosciuto dalla comunica internazionale, Abdalla Ham- dok, non hanno nessuna intenzione di fermare le ostilità (…) per proseguire aprire l’allegato.
La guerra dimenticata, cosa sta accadendo in Sudan? La diretta con lo staff di Emergency – Il Fatto Quotidiano (ctrl + clic sul titolo per attivare il video) – Della situazione in un Sudan e delle sofferenze della popolazione ne parlano Elena Giovanella, anestesista di Emergency collegata da Port Sudan, e Pietro Parrino, direttore del dipartimento progetti di Emergency. insieme ai giornalisti del Fatto Quotidiano Gianni Rosini e Giulia Zaccariello.
di F. Q. | 4 Marzo 2025 << È una delle guerre meno raccontate sui media internazionali. Eppure la popolazione del Sudan sta affrontando una crisi umanitaria senza precedenti. “La più grave crisi di sfollati al mondo” secondo l’Onu. Il 15 aprile 2023 è scoppiato un conflitto armato tra le Forze Armate Sudanesi (SAF) e le Rapid Support Forces (RSF). (…) I prezzi delle materie prime sono alle stelle e il sistema sanitario è al collasso: 1 ospedale su 3 non è più operativo e il movimento di operatori e aiuti umanitari internazionali per la popolazione è molto rischioso e complicato, talvolta impossibile.
In un contesto che anche nelle ultime settimana è andato deteriorandosi, con la capitale Khartoum al centro di un’intensa escalation dei combattimenti, Emergency è presente nel Paese per portare cura e assistenza alla popolazione. L’ong gestisce progetti a Khartoum, Nyala, Port Sudan con un centro di cardiochirurgia, 2 ambulatori pediatrici eun1 Centro pediatrico. Oltre a una rete di cliniche cardiologiche a Kassala, Gedaref, Atbara.
Questa diretta fa parte di una serie di appuntamenti in diretta che ilfattoquotidiano.it ha deciso di dedicare al lavoro dell’ong nel mondo. Qui potete ascoltare ( un clic) la prima puntata dalla Striscia di Gaza, qui (un clic) quella dedicata all’impegno in Afghanistan, e a (un clic) questo link quella sull’Ucraina.>>.
Articolo correlato – Notizie e link inviate dall’ospedale di Emercency a Khartum, nella primavera 2023, quando sono iniziati i conflitti armati.
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