Sindacati troppo all’antica
Incontro Confindustria-Sindacati del 7 settembre; manifestazione “vertenza Torino” del 12 settembre; a Roma per la scuola il 26/9
Riprende l’iniziativa sindacale unitaria di Cgil-Cisl-Uil. A livello nazionale le tre Confederazioni hanno finalmente incontrato, il 7 settembre, la Confindustria, dopo un’estate di polemiche a distanza, guidata dal neo-presidente Carlo Bonomi. A Torino, le organizzazioni territoriali organizzano una manifestazione unitaria in P.zza Castello, sabato 12 settembre, riproponendo i temi della “vertenza Torino” iniziata con la fiaccolata di dicembre e poi rimasta in stand by a causa della pandemia. Le tante sigle sindacali della scuola si sono mobilitate per una manifestazione a Roma, il 26 settembre.
Alleghiamo alcuni articoli su questi eventi sindacali. Stupisce non poco che ha fronte di quanto è successo e proseguirà con il Covid, quanto deciso dall?europa per sostenere con fondi comuni la ripresa economica e il contrasto al coronavirus, le piattaforme unitarie sindacali siano rimaste pressoché immutate a quelle di mesi fa, a Torino come a Roma. Un paio di annotazioni: nell’incontro con la Confindustria il problema della riduzione dell’orario e di una diversa turnazione anche come misura indispensabile per contenere il contagio sui mezzi di trasporto, oltre a ripartire il lavoro, è stata considerata non prioritaria. Quanto è stato proposto in tema di riduzione orario, in Germania e in Finlandia, non è forse utile e necessario anche per il nostro paese?
Si prosegue a livello confederale come prima, all’antica sia per il metodo e sia per il merito, facendo del documento Sindacati-Confindustria del 2018 il punto centrale sia per l’analisi sia per come procedere. Senza neppure interrogarsi sulle cause che hanno determinato la disattesa di molti punti importanti di quell’intesa, a suo tempo definita storica.
Per la ripartenza della vertenza Torino – appuntamento sabato 12 settembre alle ore 10 in P.zza Castello – le richieste del 29 dicembre sono alquanto generiche (per quanto giuste) e rimanendo tali non in grado di dare uno scossone, un risveglio alla città: neppure di fronte alla notizia dell’estate che l’accordo FCS-PSA (fusione) porterà via lavoro da Torino e dal Piemonte verso la Polonia.
Per la Scuola, il problema veramente prioritario oggi per tutte le categorie e per l’intero paese, ill sindacato – nonostante le critiche – rimane dipendente all’agenda ministeriale e governativa. Vedi articolo pubblicato su questo sito e attiva il link sottostante.
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