Qualcosa ho imparato
Morire di lavoro. Qualcosa che ho imparato – Fulvio Perini pubblica sul sito www.volerelaluna.it un’interessante riflessione sugli infortuni gravi e leggeri sul lavoro, ben diversa dalle dichiarioni, a volte stancamente retoriche, che si pronunciano per un grave incidente o un morto sul lavoro. Anche diverse dallo scaricare tutto sul governo con la logica di quell’antico detto “…piove, governo ladro!“. Così inizia.
Ho terminato il mio impegno sociale e la mia esperienza professionale sulle questioni della salute e della sicurezza dei lavoratori nel 2015. Da allora le mie fonti di informazione sono state gli organi di informazione quotidiani e le conversazioni con lavoratrici e lavoratori incontrati dove vivo, nella bassa valle di Susa. Le mie considerazioni sono quindi necessariamente frammentate e, in buona parte, superficiali, più che considerazioni sono delle sensazioni, delle reazioni alla informazione del giorno che leggo o ascolto.
Ho tentato di approfondire le mie conoscenze andando a cercare dati e informazioni sul sito dell’Inail e in particolare sulla sezione “Informo” (informo, analisi degli infortuni mortali a seguito delle indagini dei servizi territoriali di vigilanza delle Asl) per scoprire che anche su questo piano l’informazione è regredita e la collaborazione tra servizi di prevenzione e Inail è venuta via via scemando.
Nell’ultimo periodo poi chi lavorava per il sistema informativo della Regione Piemonte è stato dirottato a organizzare le informazioni sull’epidemia da Covid 19. La mia curiosità, ad esempio, sull’andamento degli infortuni nell’edilizia piemontese dopo il boom delle attività conseguenti al superbonus per ridurre consumi energetici e dispersioni termiche delle abitazioni non ha trovato risposte, solo un commento di un esperto: «stanno scomparendo gli infortuni lievi e medi e crescono quelli mortali». Cioè i lavoratori autonomi e gli immigrati non li denunciano più. Devi quindi accontentarti di quello che riesci a sapere come cittadino. Di volta in volta leggi la notizia sull’infortunio del giorno e fai qualche considerazione, ne racconto alcune. (…)
E la risposta già la si conosce: ormai gli infortuni lievi troppo frequentemente non vengono più denunciati. Ma la prevenzione si fa se si controllano gli infortuni lievi e quelli che in gergo si chiamano i quasi-infortuni (gli incidenti che potevano provocare un danno al lavoratore ma questo per fortuna non è avvenuto). Quando questa attenzione scema vuol dire che viene a mancare una cultura della prevenzione (https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2021/05/13/infortuni-oggi/).
L’articolo prosegue con questi capitoli
- Le informazioni dei quotidiani
- Le conversazioni al bar
- Considerazioni
che vi invitiamo a leggere utilizzando questo link https://volerelaluna.it/lavoro/2021/08/19/morire-di-lavoro-qualcosa-che-ho-imparato/ con il quale trovate altri articoli correlati
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