MOSCHE COCCHIERE O MEGAFONI ? – A.Serafino- sindacato e politica 1/9/11

Il grossolano scivolone di Sacconi-Calderoli sulla proposta pensioni, svanita in 24 ore, è stato conseguente ad errate informazioni ed ad un’interpretazione frettolosa di Sacconi di un via libera di Raffaele & Luigi. Che poi dopo il sollevamento popolare hanno digrignato i denti. E’ quanto si deduce leggendo la cronaca di questo e quel quotidiano. Non sapremo mai come sia stato per davvero questo iter dall’esito tanto infelice. La nostra convinzione è però ben chiara: a determinare il dietro-front alla proposta Sacconi-Calderoli è stata la reazione delle potenti categorie delle professioni, quelle che hanno riscattato anni di laurea e di specializzazioni, più che la …truppa in congedo da tempo. Siamo più vicini al pensiero ironico di Stefano Bartezzaghi in “Classe di somari” su La Repubblica del primo settembre che non al pomposo articolo di prima pagina d G.Guadagni su Conquiste del Lavoro dello steso giorno. A nostro avviso Raffaele & Luigi sono state più “mosche cocchiere” – magafoniche certamente – che leaders di un’opinione in rivolta in tutta Italia. L’ondeggiamento tra questi due corni lo si può cogliere anche leggendo con cura il Comunicato dell’Esecutivo della Cisl del 31 agosto poi trasformato in un comunicato unitario delle Segreterie Nazionali Cisl e Uil. E’ ben strano – dopo aver sentito le Rsu o letto i comunicati delle categorie più colpite dalla strategia di tagli e di blocchi del governo – ritrovare una frase che recita “..ritiene che la manovra finanziaria deve essere consistentemente migliorata sul versante dell’equità” anziché utilizzare il giudizio che comunemente si sente nella base Cisl ( e credo anche Uil) chiaramente espresso con “..manovra iniqua e senza crescita”. Perché si indica un livello di tracciabilità ( 500 euro) ancora alto se si considera che il 90% delle visite specialistiche private – in nero – si realizzano per cifre ben più basse? E’ pur vero che Raffaele & e Luigi avevano già gridato al successo della linea del sindacato riformista poco tempo fa per una tracciabilità a livelli ben superiori. Così va questa Cisl, che poi scrive una frase che potrebbe ben far sperare “..Chiede un

contributo di solidarietà equo ed omogeneo che riguardi tutti i redditi più alti e l’introduzione di una tassazione sui patrimoni immobiliari e mobiliari”. E’ la prima volta che appare con nettezza in un documento ufficiale importante come l’Esecutivo nazionale. Ma per conquistare un simile punto non sono certamente sufficienti le telefonate ed i presidi di volenterosi: ci vuole una imponente mobilitazione unitaria poiché anche la Cgil – da tempo – rivendica la stessa cosa!

Se Raffaele & Luigi saranno in grado di ricreare unità con Susanna Camusso prima che con Sacconi e Tremonti forse sarà possibile conquistare quel livello di tracciabilità che dissuada l’evasore a continuare in tale comportamento, ed anche una prima imposta sui grandi patrimoni. E poi chiarire l’equivoco degli equivoci: la legge delega per l’assistenza e la riforma fiscale contiene la norma di salvaguardia ( risparmiare complessivamente 20 miliardi in due esercizi) per il pareggio di bilancio e non già per lo sgravio delle aliquote a vantaggio di lavoratori e pensionati.

 

E’ bene che Raffaele & Luigi rileggano quel testo, e con loro la gran parte di chi fa parte del sistema di “democrazia di apparato” che condivide l’operato dei due leader. Così pure vale per l’articolo 8 che non è per nulla simile all’accordo del 28 giugno: chi sostiene questa per dissipare i dubbi proponga di scrivere semplicemete " le norme contenuto nell’accordo interconfederale untario del 28 giugno conferiscono validità erga ommes ai contratti sottoscritti". E null’altro! Questo significa difendere il confine dell’autonomia dell’agire del sindacato. Diversamente si rischia di diventare “mosche cocchiere” o peggio ancora tribuni, popolusti o "megafoni" – volontari o involontari –  di ben strani poli riformisti governativi. 

Meglio mille volte una pur primitiva ripresa di unità d’azione con la riformista, per davvero, Susanna Camusso. 

 

In allegato

  • L’articolo di prima pagina di Conquiste del Lavoro del 1° settembre 2011
  • Il documento dell’Esecutivo Cisl del 31 agosto votato all’unanimità
  • Il “ Classe di Somari” di Stefano Bartezzaghi su La repubblica del 1° settembre
  • Sacconi l’ideologo è stato degradato di F.Fantozzi su L’Unità del 2-9-11
  • Comunicato congiunto Segreterie Cisl della Scuola e Fp del 14-8-11

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Allegato:
Accolta la nostra richiesta_Bonanni_1-9-11.doc
EsecutivoCisl_31-8-11.pdf
Classe di somari_Bartezzaghi.doc
ComunicatoCislFp_e_Scuola.pdf
Sacconi degradato_Fantozzi-2-9-11.doc

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