LIBERTA’ DI STAMPA NEGATA – Reporter senza frontiere – denuncia: Turchia in cima alla lista –

Se si nega la libertà di stampa, e dei media in generale, non esiste democrazia con libertà di idee e di associazione. Il rapporto di Reporter senza frontiere (Rsf) 2016, pubblicato in questi giorni, fa toccare con mano la svolta autoritaria in atto nel mondo che nega i valori fondanti delle democrazie liberali sorte nell’Occidente. Il numero di giornalisti arrestati nel mondo è aumentato nel 2016, un incremento legato in particolare alla situazione in Turchia, dove oltre 100 reporter e collaboratori dei media si trovano oggi in prigione. Il Rapporto denuncia: «Ad oggi, 348 giornalisti sono in arresto nel mondo: si tratta di un incremento del 6% rispetto al 2015. Il numero di giornalisti professionisti imprigionati è cresciuto del 22%» e «si è quadruplicato in Turchia dopo il mancato colpo di Stato del mese di luglio».Alle porte dell’Europa, una vera e propria caccia alle streghe ha provocato l’arresto di decine di giornalisti e reso la Turchia la più grande prigione per la professione”.

La richiesta dell’Austria di bloccare i negoziati con Ankara è giusta, un sacrosanto gesto politico utile. Anche il nuovo governo Gentiloni deve far sentire forte tale richiesta in Europa. Un primo banco di prova.

  • Reporter senza frontiere: oltre 100 giornalisti in carcere in Turchia di Vittorio Da Rold pubblicato su Il Sole 24 Ore del 13 novembre 2016
  • Bilan 2016 Rsf  testo in francese 9-12-2016
  • Il link del sito di Rsf

https://rsf.org/fr/rapports/bilan-2016-les-journalistes-detenus-dans-le-monde-toujours-plus-nombreux

 

Allegato:
giornalisti_arrrestati_in_turchia_e_nel_mondo_rsf_il_sole.doc
bilan_rsf_2016_-fr.pdf

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