LE DUE ITALIE – L.Ricolfi – maxi-job detassato per aziende al Sud solo se incrementano occupazione –

Prima gli italiani? Quali? Nessuna priorità in questa scelta politica? Prima gli italiani poveri? Quelli del Sud? Ponendo queste domande tanti slogan che mietono adesione istintiva s’incrinerebbero aprendo spazio ad un proficuo e articolato confronto. Luca Ricolfi in “Le due Italie”, su Panorama, riformula e aggiorna la sua proposta, del 2014, del maxi-job (detassato) per il Mezzogiorno e solo per le imprese che incrementino l’occupazione.

Questa la proposta di Ricolfi. (…) Un’idea potrebbe essere di riprendere, magari solo per il Mezzogiorno, la proposta del maxi-job che la Fondazione David Hume aveva lanciato nel 2014, e che era stata raccolta sia da Susanna Camusso sia da Giorgia Meloni: azzerare tutti i contributi sociali non già per chi, genericamente, assume, ma per quelle imprese che aumentano l’occupazione e lo fanno con lavori veri, a tempo pieno o quasi pieno (di qui il prefisso maxi, che si contrappone ai mini-job della Germania). Un’altra idea, e in un certo senso una misura complementare ai maxi-job, potrebbe essere di favorire l’occupazione femminile nel Mezzogiorno (dove è a livelli bassissimi) con un grande piano di costruzione di asili nido, che oggi sono drammaticamente scarsi (1 bambino su 9). (…)

L’articolo antepone una sintetica analisi della storia del Mezzogiorno che cosi inizia. Di una frattura fra Nord e Sud si parla da quando esiste lo Stato italiano, dunque dal 1861. Il modo in cui se ne parla, le modalità con cui la si declina, le linee lungo le quali se ne tracciano i confini, sono invece piuttosto mutevoli. Fino agli anni ’50 del Novecento, fondamentalmente, il problema è stato pensato come “questione meridionale”, una grande sfida politica che ha appassionato legioni di meridionalisti, fin dalla fine dell’800: da Giustino Fortunato a Francesco Saverio Nitti, da Antonio Gramsci a Pasquale Villari, da Gaetano Salvemini a Pasquale Saraceno. Nel meridionalismo classico il Sud da sostenere e sviluppare coincideva con l’intero Mezzogiorno statistico (inclusi Abruzzo e Sardegna), e arrivava talora ad includere le aree più depresse del Lazio, oggetto anch’esse di attenzione da parte della Cassa del Mezzogiorno. (…) per proseguire aprire l’allegato

Allegati

Le due Italie – Luca Ricolfi_ Panorama 15-3-2018

Luci e ombre del Mezzogiorno – Fondazione Hume

Allegato:
le_due_italie_ricolfi_panorama.doc
luci_e_ombre_del_mezzogiorno_hume_fondation.pdf

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