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L’AVVIO DELL’ANNO SCOLASTICO – R.Bresciani – riflessione sulla Buona Scuola –

Riprendere a costruire insieme la buona scuola. Renato Bresciani riassume le vicende del dibattito oltre le righe sulla legge “Buona Scuola” e traccia un sintetico primo bilancio dell’avvio scolastico sottolineando aspetti poco noti e poco divulgati dai media. Inizia così, per quanto riguarda Torino . E’ iniziato l’anno scolastico. Qualcuno dirà che inizia l’anno scolastico della Buona Scuola. Ma non vorremmo limitarci all’ironia, che alleggerisce la vita ma non risolve i problemi. Ma l’avvio scolastico della Buona Scuola poteva iniziare molto peggio a Torino, con carenze di organico del personale ATA e docente tali da compromettere un  funzionamento minimo della scuola. Per fortuna con un intervento in extremis del Ministero, anche grazie all’incontro organizzato fra lo stesso Ministro Giannini venuto a Torino per la Festa del PD e le OO.SS. scuola (che lo hanno giudicato positivo) si sono ottenuti in più 316 unità di personale ATA (ovvero amministrativi, tecnici e bidelli) e 537 insegnanti aggiuntivi di sostegno, che serviranno per far fronte nel solo Piemonte  all’aumento degli studenti, addirittura 2.500-3.000 in più rispetto a dodici mesi fa.

Si sofferma sulle caratteristiche dell’aspro dibattito che hanno accompagnato il varo della legge, poi sintetizza i provvedimenti, a suo giudizio, più significativi:

  • la prima vera sperimentazione di un organico aggiuntivo di insegnanti, dato alle scuole, anche se non nella misura di 6-7 docenti in più per scuola (…)
  • Il primo sistematico tentativo di avvicinare la preparazione  dei ragazzi  negli ultimi anni della scuola superiore  al mondo del lavoro,  sia negli aspetti tecnici che sociali, attraverso percorsi formativi in azienda (…)
  • Oltre al nuovo piano di assunzioni che per le dimensioni e per i tempi stretti in cui lo si è voluto realizzare si presta certo a critiche (…)
  • il nuovo impegno professionale richiesto ai docenti, è vero che non può non passare anche attraverso gli strumenti della contrattazione sindacale, ma, dopo decenni che non se ne parla, l’inserimento di una formazione in servizio obbligatoria per gli insegnanti (…) e il bonus individuale da 500 euro l’anno per l’aggiornamento dei docenti (…)

Infine indica i punti che presentano i maggior aspetti di criticità e problematicità, tra questi:

  • l’introduzione della cosiddetta “chiamata triennale dei docenti” da parte dei presidi… 
  • non convince neppure l’introduzione del cosiddetto bonus premiale annuale per i docenti  a livello di scuola….

Per una maggior informazione aprire l’articolo allegato di Renato Bresciani e l’articolo dell’Avvenire del 12 settembre

Allegato:
riflessione_sulla_buona_scuola_bresciani.doc
nuova_scuola_tra_incogniet_e_novita_avvenire.doc

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