I DELITTO DEL CAIRO – depistaggi – realpolitik e Carta dei diritti dell’uomo –

Il delitto del Cairo – depistaggi e menzogne – la realpolitik . Il delitto del Cairo, di Giulio Regeni, valente ricercatore sulla società egiziana, chiama in causa cosa s’intenda e cosa debba essere la real politik verso quegli stati, tra questi certamente l’Egitto, che violano la Carta dei diritti dell’uomo con “proprie strutture o parallele o informali”. Emma Bonino, già ministro degli esteri e conoscitrice dell'Egitto ha detto parole chiare per essere alfieri dei diritti civili e politici.

Nell'intervista al  Messaggero non risparmia stoccate al governo autoritario del Cairo:"Il governo egiziano cerca ancora di coprire una situazione che rispetto a detenzioni arbitrarie, scomparsa delle persone, processi più o meno farsa e condanne a morte è stata anche troppo tollerata e nascosta, senza troppe critiche pure da diversi paesi occidentali". E su questo punto la politica estera dell’Italia e dell’Eu è latitante da tempo. Aumentano le adesioni (già 4500) all’appello lanciato da accademici  britannici.

Giulio Regeni era un valente ricercatore che collaborava con l’Università di Cambridge e inviava articoli, con pseudonimo, a siti e giornali, tra questi il Manifesto, sulla realtà e sulla protesta sociale in Egitto. Per questo è stato torturato e ucciso. Le autorità egiziane hanno diffuso prima la versione dell’incidente d’auto, poi di criminalità comune. Poi, dal 7 febbraio, si è accreditata la tesi di “un complotto interno al regime egiziano”, contro lo stesso premier-dittatore Al Sisi, per boicottare i rapporti Egitto-Italia.

Su questa ipotesi, che corre sull’asse Roma-Cairo, racconta Mario Baroni su La Repubblica, il quotidiano che più ha seguito i fatti. Il Manifesto del 16 febbraio in "Il dovere di pubblicare"  con la firma di Tommaso Di Francesco scrive "È venuto il momento che il manifesto, dopo avere indagato anch’esso sulla tragica morte di Giulio Regeni e di fronte a tante, troppe illazioni, per rispetto di Giulio e della sua famiglia e per rispetto anche dei nostri lettori provi a chiarire equivoci, sbagli, ma anche a confermare convinzioni profonde su questo atroce delitto che non esitiamo a definire di Stato (…) Qualcuno ci accusa di non aver pubblicato subito l’articolo inviatoci co-firmato con uno pseudonimo; altri di essere stati «sciacalli» per averlo pubblicato dopo; qualcun altro di non avere chiarito se era o no un collaboratore; infine di non pagare i collaboratori". Seguono cinque punti che potete leggere nell’articolo allegato.

Il Governo italiano pretende la verità sul caso e ha inviato propri 007. Ma serve una diversa politica estera, dell’Italia come della Eu,  che non si imbavagli sul più cinico comportamento dettato da “ business is businnes”.

Alleghiamo SEI articoli

  • Emma Bonino sul delitto del Cairo    Messaggero del 7-2-16
  • L’ultimo report alla professoressa_Giuliano Foschini_16-2-16
  • Complotto contro Al Sisi_Carlo Bonini_La Repubblica 16-2-16
  • Appello ricercatori britannici. Intervista a Stefano Allievi di Francesca Caferri
  • Il dovere di pubblicare Tommaso Di Francesco_Manifesto 16-2-16
  • L'ultimo reportage di Giulio Regeni Il Manifesto 5-2-16

Allegato:
emma_bonino_su_giulio_regeni.doc
lultimo_report_di_giulio_16-2-16.doc
complotto_contro_al_sisi_il_delitto_del_cairo.doc
il_delitto_del_cairo_appello_di_accademici.doc
il_dovere_di_pubblicare_di_francesco_manifesto.doc
ultimo_reportage_di_giulio_regeni.doc

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