FIAT 500 IN USA: FLOP NELLE VENDITE – T.Ferigo – globalmondo – 23/11/11

Obiettivi irrealistici e fisco nelle vendite. Qualche mese or sono , FIAT sostituì il responsabile vendite in Europa. Stessa sorte è toccata il 21Novembre alla Sig.ra Laura Soave ,direttrice del marketing in Nord America. E' stata sostituita da un manager americano della Chrysler.Come sempre il laconico comunicato stampa non spiega le ragioni del licenziamento, ma queste sono evidenti nei disastrosi risultati di mercato.

Le vendite FIAT in USA sono ben al di sotto degli obiettivi fissati: cinquantamila  FIAT 500 all'anno annunciò Marchionne. Ad oggi ne sono state vendute sedicimila. In Ottobre un venditore su cinque del marchio è rimasto all'asciutto.

La Signora Laura, che  in precedenza aveva lavorato per VW, ne è interamente responsabile ,oppure sono state le previsioni troppo ottimistiche ?

Il parere di analisti del settore auto propendono per la seconda ipotesi. In particolare la critica tocca il servizio di vendita. Più di 130 venditori sono ancora parte del circuito Chrysler facendo così ombra al marchio FIAT. 

Rebecca Lindland , analista a IHS Automotive, ritiene che gli obiettivi di mercato sono stati sovrastimati, eccessivi.Una mania di grandeur che non ha, come tutte le manie, tenuto conto della realtà. " Laura è stata messa in una situazione estremamente difficile. Ha preso la direzione del marketing quando gli standars di successo erano già stati stabiliti, ed erano molto alti".

Lei stessa ha acquistato una FIAT 500 tre mesi fa. " La vettura attira molta curiosità" ma non corrisponde all'elegante modello e alla specificità FIAT che l'azienda promette nei suoi spot pubblicitari".

In altri termini se si mescola FIAT con Chrysler nei centri di vendita , il consumatore che vuole un'auto piccola guarda altrove, alla GM Chevrolet Cruze o alla Ford Focus che vengono vendute allo stesso prezzo della 500. Marchi più "simpatici" al cittadino americano al quale ronzano nell'orecchio  ancora le barzellette sulla qualità FIAT e il salvataggio di Chrysler.

Sergio Marchionne poco prima dell'esautoramento della manager italo-americana, ha riconosciuto che FIAT era in ritardo di sei mesi nello sviluppo di una sua rete di vendita. Il nuovo responsabile , che arriva da Chrysler, nelle parole di Marchionne , "deve lavorare a stretto contatto con i venditori per aggiornare le prospettive e cominciare un nuovo capitolo per il marchio". La FIAT ha presentato una versione Abarth al salone di Los Angeles.

La 500 è prodotta nello stabilimento Chysler di Toluca in Messico ed è anche venduta sul mercato sud americano.

Il modello è differente in diversi aspetti a quello venduto in Europa sia nello styling , vi sono più piccoli accessori,che  nella meccanica. Ad esempio ha una trasmissione automatica a sei velocità.

La notizia pubblicata sul Financial Time ha attirato l'attenzione e il commento di alcuni lettori. Se la cosidetta " consumer satisfaction" è una  misura di efficacia, la situazione è drammatica. Sentite questo acquirente USA: " Invece di fare spot con Penelope Cruz perchè non dite ai servizi FIAT di rispondere al telefono ?!". 

Non sarà che si guarda la pubblicità FIAT per godere del bel sorriso e silohuette di Penelope, che non per interesse del prodotto offerto ? L'immagine non basta e nemmeno le dichiarazioni mirabolanti. 

Alla Sig.ra Laura la nostra comprensione. Così va il mondo e la FIAT di Marchionne.

 

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