E’ UN DEPRECABILE ATTO – denuncia di F.Aloia – licenziamenti per Caf –

Passa parola a tutti i cislini, con sms di Franco Aloia dopo la sua denuncia pubblica di “cose che non vanno in Cisl”. Ora vuole spiegarlo direttamente agli iscritti, a partire dall''area territoriale in cui ha esercitato l'ultimo suo ruolo da dirigente della Cisl. L'incontro è autoconvocato a Castellamonte il 22 novembre alle 17 nel Teatro parrocchiale, l'obiettivo è quello di sollecitare un accordo sindacale SCRITTO con la nuova società regionale per i Caf.  Che sia questo storico dirigente della Fim e della Cisl Torinese a farlo è davvero inedito, in quanto ha sempre preferito -come si usa dire- “lavare i panni sporchi in famiglia”. In passato per questa sua scelta, spesso, pur non condividendo talune scelte dell’Organizzazione non si era associato a denunce pubbliche. Perché ora l’ha fatto? Ben, prima ha provato le strade interne all’Organizzazione per denunciare un fatto a lui inaudito e certamente non sarà il solo a pensarlo.

Ha inviato una lettera al Segretario Generale della Cisl del Piemonte Giovanna Ventura, ai componenti della Segreteria e dell’Esecutivo Regionale Cisl per sollecitare un’iniziativa a livello regionale che correggesse quanto di grave stava avvenendo con la  cessazione delle società di servizio territoriali che avevano comunicato, con lettere individuali, il licenziamento a tutti.

Nell’impossibilità di essere lui presente all’Esecutivo Regionale Cisl del 4 novembre per consegnare a tutti la lettera, in quanto quotidianamente occupato alle cure della moglie, aveva fatto recapitare la missiva a Giovanna Ventura pregandola di darne lettura, o copia, a tutti membri dell’Esecutivo. Aloia pensava di ricevere una risposta. La sua lettera non fu né riprodotta né letta per intera ma riassunta; l’esecutivo regionale cisl ha rinviato il problema alle sedi territoriali quindi non accogliendo il punto centrale della lettera di Aloia ( vedi allegato). Un solo membro dell’esecutivo si è fatto vivo.

Aloia ha atteso ancora qualche giorno e poi ha raccontato il fatto a un cronista de La Repubblica (vedi allegato). Questa denuncia pubblica era stata preventivata alla Cisl in chiusura della sua lettera, prima del cordiale saluto, con le seguenti parole “ Come vecchio cislino non potrei non denunciare pubblicamente, con altri, un  deprecabile atto compiuto da un gruppo dirigente sindacale che nelle trasformazioni organizzative si ponesse sia nel merito che nel metodo un gradino più basso di quanto giustamente si rivendicata  in analoghe situazione alle aziende e,  cosa ancor più grave, in palese contraddizione con i valori, i progetti e la prassi della Cisl che tutti vogliamo onorare con il nostro lavoro e i nostri comportamenti coerenti”.

Franco Aloia non ha più cariche in Cisl. Negli ultimi anni ha ricoperto, per sette anni, l’incarico di Segretario della Cisl Canavesana e poi, per cinque anni, quello di Presidente della società dei servizi, da lui costruita e ora disciolta – con altre – senza garanzie formali ma solo con “verba volant”.

Aloia si è dimesso un anno fa perché fortemente contrario alle tesi congressuali ed alle politiche di centralizzazione della Cisl (sia per i livelli politici sia organizzativi) in quanto ravvedeva connotati di un centralismo autoritario che utilizza la cosiddetta democrazia di apparato e non già la deomocrazia sindacale che chiama alla partecipazione, alle scelte,  gli iscritti e i lavoratori.

La procedura che Aloia ha seguito per questa denuncia pubblica è coerente con il suo modo di agire in Cisl e la sua storia di sindacalista.

Allegati

  • La lettera di Franco Aloia ai vertici Regionali della Cisl del Piemonte
  • Articoli pubblicati su La Repubblica Crona di Torino il 23 e 26 novembre 2013

 

Allegato:
aloia_su_licenziamenti_caf.pdf
lettera_aloia_al_regionale_cisl_2-11-13.doc
fisascat_al_caf_regionale_0002.pdf

4 commenti
  1. toni
    toni dice:

    La lettera di Franco alla segreteria accresce le preoccupazioni che già ho avuto ieri alla lettura dell’articolo di Repubblica. Credo che chiunque conosca Franco,l’attacamento alla CISL che ha segnato l’intera avventura sindacale della sua vita, condivida l’amarezza del momento. Con Franco vi sono stati disaccordi e,più spesso,consonanze. Non ho remore nel dire che ho sempre ammirato la sua professionalità e onestà intellettuale. La stessa che lo ha portato a denunciare una situazione sindacalmente inaccettabile.Non è con il silenzio e/o la rimozione che “quello che non va” debbono essere affrontati. Se vi sono stati errori gravi come quelli denunciati siano riconosciuti e si discuta del perchè.Se li si ritiene non gravi, magari tirando in ballo il carattere “spigoloso” di Franco,si spieghi perchè non lo sono si faccia altrettanto. E’non solo limmagine della CISL in ballo ma anche,usiamo un termine forte,la sua cultura organizzativa e pertanto politica.
    T.Ferigo

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  2. Giuseppe
    Giuseppe dice:

    Dal 2009 sono un semplice iscritto alla cisl ( con fatica ) anche per l’evoluzione in negativo dei valori che Aloia denuncia e che nonostante i suoi problemi famigliari me lo fanno ricordare come il mio maestro quando nel lontano 1971 era il responsabile della Lega Fim ed io entravo a pieno tempo. Abbiamo anche avuto contrasti sulla linea sindacale durante il percorso ma i VALORI sono ancora quelli di quando ci siamo incontrati. BRAVO FRANCO
    Giuseppe

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    • Francesco
      Francesco dice:

      Sinceramente questa volta a me sembra che si sia strumentalità nella denuncia di Aloia.Infatti La Repubblica ci ha sguazzato.
      Accettate le critica.
      Francesco Lauria

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  3. Anonimo
    Anonimo dice:

    Sono un dipendente di un Caaf Lombardo, anche qui, come in Piemonte, a breve, esattamente dal 1 gennaio, io insieme ai miei colleghi verremo licenziati e riassunti nella societá regionale. Ci costringeranno a rassegnare volontariamente le dimissioni, se abbiamo buon senso, ci è stato intimato, e riassunti dalla nuova societá. L’incontro dove ci è stato comunicato è avvenuto solo alla presenza dei vertici della societá regionale, insieme ad un addetto dell’ufficio vertenze di Roma, assenti tutti i membri della Segreteria Provinciale. Non ci sarà nessuna trattativa collettiva, solo incontri individuali. Quale sindacalista accetterebbe una cosa del genere? Sono deluso e amareggiato, i dipendenti dei caaf cisl sono forse lavoratori di serie b? Costretti a lavorare oltre l’orario di lavoro senza essere pagati, essere costretti a scioperare, anche senza condividerne i motivi.
    Un dipendente Caf Lombardo

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