Caro Sayd e compagnia, è un po’ di tempo che non ci sentiamo e nel frattempo dalle tue parti sono capitate parecchie cose. Tutte, mi dispiace dirtelo, che mi danno ragione. Insistete a fare errori che, purtroppo ,pagherete cari.Qui da noi , sulla scorta della superiorità dell’Occidente opportunamente ricordata dal cavaliere Berlusconi in occasione di una sua ormai lontana visita in Arabia Saudita ( sono persuaso non abbia cambiato idea, non è suo costume ) ,saggiamente si dice “ Errare umanum est perseverare diabolicus “. Voi avete Satana che tentò Maometto, ma è un povero diavolo, di seconda categoria. Per questo perseverate.
Il primo errore è che qualche vostro amico si avventura nel deserto alla ricerca di parenti che non danno più notizie. Dovreste dirgli di stare in città e pensare ad altro. Ad esempio suggerire all’avvocato che qualche anno fà mise in piedi, a nostra insaputa ,un comitato per scoprire dove erano finiti 1270 detenuti nel carcere di Tripoli, di stare tranquillo. Non dare interviste a giornali europei equivoci come Le Monde , che ,sbagliando come loro solito, non dicono con forza che il cattivo è il Presidente francese che sta facendo incazzare il nostro Premier e la destra sociale di Alemanno.
Veri voltagabbana questi francesi. Chi prima non interveniva da nessuna parte, neppure in Ruanda ( ma avevano una buona scusa lì son tutti neri ) adesso si da da fare con voi libici. . Litiga persino con Berlusconi giustamente preoccupato delle sorti del Colonnello che è testardo e questo gli dispiace – litigio che avviene , come dicono sempre i francesi “ in coulisse”. Noi , meno sofisticati, diciamo retrobottega – e chi come le Monde voleva fare qualche cosa laggiù e adesso, sbagliando da spazio a Sarkozy pubblicando dubbie testimonianze di vostri amici. Ma pensino alla Costa d’Avorio dove , giustamente, non fanno niente !
Ma ritorniamo alla Libia , il vostro paese, dove chi va per deserti e scopre che vi sono cadaveri mutilati che fanno finta di ascoltare musica , si incazza , si deprime e se ha venti anni resta shoccato.. In fondo la guerra, ribadisco, è la conseguenza dei vostri atti.. Avete cominciato a manifestare per liberare un avvocatuccio ,senza sapere che eravate pieni di armi rifornite da Al Queda e dagli imperialisti. Le armi ,quando ci sono, bisogna utilizzarle e la guerra saperla fare. Il colonnello che non è un principiante ,è andato in Tchad ove ha ritrovato buoni combattenti, già sperimentati,professionalizzati ,con esperienza, non come voi. Hanno anche fatto master all’estero, in Liberia,Sierra Leone, Angola , Congo. Veri professionisti anche se poveracci.Volete che li tenga in Cassa Integrazione ? Lasci il compito ad un esercito non molto affidabile ove ci sono stati persino dei traditori ? Incarichi solo inefficienti servizi di sicurezza ? Mi dite che questi mercenari tagliano a pezzi dei corpi per farvi paura ? Suvvia “ a la guerre comme a la guerre “ e se usano il machete è perché non vogliono consumare munizioni. Lo sanno anche Frattini e La Russa che cercano di evitarlo ( inguaribili pacifisti come Putin e Maroni ) e dicono agli aerei italiani di andate su ma lasciare fare ai francesi. Vi ripeto, sono preoccupato per voi. La Russa , rompendo incautamente con la Lega , ha rivendicato di avere un ruolo per scegliere gli obiettivi- C’è il rischio che ricevete in testa non le bombe di Gheddafi, come sostenete, ma quelle di La Russa.
L’altra volta vi parlai di ipocrisia e della profondità con cui i governanti italiano hanno coltivato questa arte. La signora Craxi ha ricevuto una “laurea onoris causa dalla Siria “, e il Ministro Frattini il premio “ Orient Lion “ ( non rabbit come insinua Di Pietro ) in onore del compianto padre ,Assad che vuol dire leone ( scusate questi narcisismi in arabo ). Sono esempi di fantasia . I due meriterebbero ben di più.
Grazie all’evoluzione del pensiero ora sono oltre. “Al di la del bene e del male “. L’ipocrisia ? Superata. Siamo al caos creatore. Ogni membro del governo dice una cosa diversa e, per forza vitale intrinseca fornita dal primo Ministro, ( per questo costretto ad andare a mignotte, è un seguace del Tantra, ) nasce l’armonia non solo di intenti ma di interessi. Se poi ne sanno un tubo della Libia, della vostra storia e degli avvocati dei diritti umani è un dato non influente. Il caos creativo non necessita di “virtude e conoscenza” come diceva Dante poeta di tempi oscuri.
Vi confesso però che queste cose le dico solo a voi. Immagino la vostra sorpresa reazione, in particolare quella di Sayd. “Ma come Toni “, penserà , “ci hai incoraggiato insieme a quegli avventuristi di tunisini ( definizione mia ) a costituire comitati. Non, come in Egitto ,nelle fabbriche perché qui sono tutte multinazionali , molte italiane, e si potrebbero incazzare più del colonnello senza che il sindacato italiano muova un dito, ma di dedicarci ai diritti umani: scomparsi, detenuti, impossibilità di associazione, media controllati….L’abbiamo fatto nei nostri limiti e adesso ci dici che abbiamo esagerato. Non sei ipocrita anche tu ? Sii più chiaro. Mandaci dei pacchi dono e dicci se la no fly zone serve un accidenti di fronte a carri armati e azioni belliche nel deserto oppure no. Così sappiamo cosa fare per farla finita. Quando arrivano in città gli mettiamo dei fiori sui cannoni e troviamo una soluzione politica. I profughi li teniamo qui e Gheddafi si tiene il petrolio per continuare a fare affari , modernizzare l’esercito , distribuire un po’ più di soldi nell’Ovest e migliorare la democrazia diretta “.
Caro Sayd questa è una provocazione. Non ci sto. In primo luogo perché vi ho già detto che non voglio ripetere errori passati. Secondo perché non capisci niente di arte diplomatica . Terzo perché io della Libya ne so un c…. , non tiratemi dentro a complicate questioni militari , deserto, dune rocciose,, palme,impossibilità di bloccare operazioni dal cielo. E , ancor più, a dispute su cosa bisogna fare. Sappiate che bisogna agire in nome di principi assoluti. Limitare un danno non lo é. Non è il sommo bene che certamente la no Fly zone o altro, malaguratamente più efficace,non persegue. Non fatemi dire che rigurgiti di coscienza mi farebbero sussurrare che il meglio non è nemico del bene, che avreste bisogno di più aiuto ,che anche in Costa d’Avorio bisognerebbe fare un po’ di paura al macellaio, così come a Sarajevo tempo fa. Si sarebbero risparmiati 10.000 morti.
Confesso anche che lo dico perchè non mi pare che gli ivoriani o i siriani e altri in giro per il mondo meritino meno angoscia di voi libici: negli ambienti di sinistra ce n’è, chissa perchè, molta.Mi dici perchè ci sono gli italiani implicati ? Non sono convinto. Allora basta stare fuori da tutto per dormire di notte ?
Jean Daniel su un giornale francese ha scritto : ci chiedono armamenti. Ma a chi li diamo ?. Quindi non organizzatevi ,siete non solo in ritardo ma correte il rischio di combattere da soli. Non mettetemi nella situazione ancor più angosciosa di pensare che persino Sarkozy ogni tanto l’azzecca . Probabilmente una voce stonata nel coro dei miei amici.
Ripeto a costo di esservi antipatico.. Si comincia manifestando e si finisce vagando nel deserto a cercare gli amici fatti a pezzi con il machete.
Ultimo rimprovero. Il figlio del grande resistente all’invasione dell’Italia, impiccato dal gen. Graziani dopo aver ammazzato più di 100 libici al suono di “ Tripoli bel sol d’amore” – dai nostri libri di storia non risulta – ha detto che “ Gheddafi usurpa la tradizione di suo padre”. Ricordando che la Cirenaica fu il bastione della resistenza e che spera “se ne vada al più presto”. Non è vero che i vecchi sono saggi anche se hanno fatto la Resistenza.
Alla prossima , sempre sperando di trovarvi ancora tutti.
A proposito siete andati in Tunisia come vi avevo suggerito per vedere quanto sbagliano i giovani laggiù ? Hanno persino fondato un sindacato di precari con diploma e si augurano che in Libya finisca presto senza Gheddafi. nel frattempo si gesticono, senza lamentarsi troppo profughi di ogni specie. Non seguiteli e non mandategli altri poveracci. Neppure in Italia naturalmente.
Toni
al hamdu illah ( non traduco potrei sembrare filo islamista )
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