CHRYSLER: IPOTESI D’ACCORDO T.Ferigo – sindacato – 12/10

 Mentre alla Ford sono in corso le votazione sull’ ipotesi d’accordo raggiunto la settimana scorsa tra l’azienda e la UAW, il cui risultato non è scontato. Nello stabilimento di Wayne i NO all’ipotesi sono stati il 51,2%. Nella giornata di mercoledì è stata concordata  una bozza d’intesa tra il sindacato e la Chrysler. Senza di essa era quasi certo il ricorso all’arbitrato. I lavoratori Chysler saranno chiamati al voto nella prossima settimana.

Ma non è solo questa notizia che occupa la prima pagina dei giornali di Detroit. . Oltre al comunicato del sindacato è pubblicato un articolo di Bob Nardelli ex Amministratore delegato dell’azienda , dimessosi nel 2009, che sostiene " non c’era bisogno di dare il controllo della Chrysler alla FIAT per salvarla. La mia azienda la Cerberus avrebbe fatto un lavoro migliore". Una critica ad Obama ,ma soprattutto un colpo all’immagine miracolistica di S. Marchionne. Torneremo su questo interessante intervento che da il segno del clima che circonda il rinnovo dei contratti nell’auto in USA ,e sintetizziamo i termini della bozza d’intesa.

Occorre innanzitutto precisare che la giornata di contrattazione di martedì 11 era l’ultima occasione per evitare l’arbitraggio previsto in caso di disaccordo. In Chrysler come in GM vige la clausola antisciopero sino al 2015. L’intervento della commissione ,che avrebbe richiesto diversi mesi,era dato sfavorevole al sindacato dal momento che uno dei criteri di comparazione dei costi tra i produttori avrebbe tenuto conto anche delle imprese non sindacalizzate ( Toyota, Nissan, Nissan,Honda, Hunday, VW ), ma anche l’immagine dell’azienda non ne sarebbe uscita bene. La Chrysler diversamente da Ford e GM non è un’ "icona" americana. Non è particolarmente simpatica data la sua storia di plurimi interventi di salvataggio.

In un comunicato emesso Mercoledì mattina dalla UAW si sintetizzano i termini dell’ipotesi da sottoporre al voto:

  • creazione di 2100 nuovi posti di lavoro entro il 2015 e 4,5 miliardi si dollari in investimenti in USA.
  • bonus di 3500 $, metà da erogare subito, metà in data da stabilirsi sulla base dell’andamento finanziario dell’azienda.
  • bonus  di 500 $ per ciascun anno del contratto  per coprire l’inflazione.
  • bonus di 500$ per obiettivi di qualità
  • revisione della formula di profit sharing simile a quella GM
  • Tutti nuovi assunti fino al 2015 a salario d’ingresso ( 50% del contrattuale, con nessun limite % sino al 2015.

Il sindacato ha ,nel comunicato, enfatizzato i risultati occupazionali e gli investimenti, in parte già annunciati, e parzialmente quelli salariali, inferioriI a Ford e GM. In quanto al salario d’ingresso , tema controverso e fonte di contestazioni anche dentro la UAW, non si escludono reazioni negative da parte della base e forti critiche di GM e Ford. E’ indubbio che il costo del contratto per Chrysler sia sostanzialmente minore di quello delle altre due big di Detroit. La giustificazione addotta che lo stato di salute di Chrysler sia peggiore di quello di GM non è , comunque considerato un segnale positivo per l’azienda che riconosce d’essere ancora incerta sul futuro. Indica che il "miracolo" tanto vantato dal suo CEO è ancora lungi da essere tale. Se poi si comincia ad insinuare che la FIAT non era necessaria e che i costi si tengono bassi grazie a salari dimezzati….

Appuntamento al prossimo articolo con un confronto tra i tre accordi, approfondimenti,commenti e considerazioni varie.  Toni Ferigo

 

 

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