CHIMICI: SCRICCHIOLA L’ACCORDO – A.Serafino – Contratto nazionale

Il contratto nazionale dei chimici interessa 190.000 lavoratori. E’ stato siglato unitariamente il 22 settembre scorso, senza un’ora di sciopero con una serrata trattativa di quattro giorni con tre mesi d’anticipo rispetto la naturale scadenza del 31 dicembre 2012. ( vedi allegati, tra questi l’annuncio su www.rassegna.it ). Un negoziato lampo, inedito, troppo rapido: infatti già poche ore dopo la firma si sono levate nubi preoccupanti con le dimissioni di Alberto Moselli, Segretario Generale della Filctem-Cgil, e la sospensione del giudizio da parte di Susanna Camusso, mentre Raffaele Bonanni e Luigi Angelletti hanno salutato positivamente quella conclusione contrattuale e le novità contenute.

Ma sono proprio queste novità (in particolare quella di poter modificare con la contrattazione aziendale i minimi contrattuali, assorbendone parte nel salario di produttività) l’oggetto delle riserve e la richiesta di modifiche definite dal Direttivo Nazionale della Filctem-Cgil, due giorni dopo ( vedi allegato).

Lo stesso direttivo il 5 ottobre ha eletto Emilio Miceli, nuovo segretario generale della Filctem in sostituzione del dimissionario Alberto Moselli.

Se talune clausole  rimanessero inalterate nella formulazione siglata unitariamente il 22 settembre, il contratto dei chimici farebbe da apripista ad un’innovazione contrattuale ben pericolosa destinata a cambiare il sistema di contrattazione conosciuto nel nostro paese, imperniato sui mini contrattuali nazionali non modificabili da alcun altro livello di negoziazione. Ma le riserve della Fictem riguardano anche altri punti ( vedi allegato).

Non pochi sindacalisti di lungo corso seguono da tempo la sirena confindustriale di diluire nel contratto aziendale parte degli aumenti stabiliti nel primo livello nazionale, ovvero rivedere la struttura della retribuzione per usufruire di eventuali agevolazioni fiscali che il governo dovesse concedere al salario di produttività.

Il precedente ministro del Welfare e del lavoro Maurizio Sacconi è stato un convinto sostenitore ed ha dato impulso a questa linea di contrattazione, cogliendo alcuni significativi risultati in particolare nella Cisl di Raffaele Bonanni, incurante dei ripetuti richiami di Pierre Carniti per il rischio elevato di una simile strategia per la salvaguardia del potere d’acquisto dei lavoratori di una categoria.

Con l’elezione del nuovo segretario della Filctem Emilio Miceli si registreranno iniziative che seguiremo con la dovuta attenzione e informazione sul nostro sito.

Questa vicenda dei chimici va ben oltre la categoria sia perché la stessa è quella a cui appartiene la Mapei, l’azienda del  Presidente della Confindustria Giorgio Squinzi, sia perché è in dirittura d’arrivo il negoziato Confindustria-Confederazioni sulla produttività per poi procedere con un protocollo a tre (governo-confindustria-sindacati). In ben peggiori acque naviga l’altra importante categoria della settore industria, quella dei metalmeccanici dove il negoziato per il rinnovo del contratto nazionale (prossimo appuntamento il 25 ottobre) procede ancora separato ( Fim e Uilm e Federmeccanica) con all’orizzonte elevati rischi di peggioramento di talune norme contrattuali, in particolare sull’orario di lavoro. Con i prossimo aggiornamento produrremo un scheda di lettura su questa vicenda.

Per saperne di più apri gli allegati (otto).

Allegato:
accordo_chimici_sintesi_di_rassegna.doc
contratto_chimici_rinnovato_cdl_24-9-12.doc
chimici_prima_pagina_conquiste_del_lavoro.pdf
contratto_chimici_innovativo_conquiste_lavoro.pdf
contratto_chimici_alla_stretta_corsera_22-9-12.pdf
contratto_chimici_cgil_soprassiede_direttivo_rassegna.doc
chimici_lintesa_spacca_cgil_corsera.pdf
chimici_firma_unitaria_contratto_il_sole.pdf

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