ALZO DI TIRO IN FIAT – Marchionne, Camusso, Carniti – sindacato & società
Sergio Marchionne dopo la chilometrica intervista al Corriere della Sera prosegue ed alza il tiro. Ora il suo manifesto per la concorrenza globale prevede, dopo il massimo utilizzo degli impianti e le saturazioni individuali con meno pause, uno stato sociale, un welfare minimo. L'ad del Lingotto: "Per restare competitivi nel mondo lo stato sociale continentale va ripensato e ridimensionato". Così sposta l’attenzione sul futuro degli stabilimenti Fiat in Italia per i quali si registra per un verso la caduta d’investimenti e carenza di modelli, per l’altro una rarefazione delle norme e delle prassi democratiche consolidate in anni di lotte sindacali. Aspetti sottolineati da Susanna Camusso e da Pierre Carniti nelle interviste del 28 febbraio rilasciate a L’Unità prendendo spunto dalla decisione del Lingotto di far rimuovere le bacheche alla Magneti Marelli dove per un’antica prassi i lavoratori affiggevano copia de L’Unità. Susanna Camusso tra l’altro si chiede: "Che fine hanno fatto i famosi 20 mld di investimenti in Italia?". Pierre Carniti denuncia: "Marchionne si sente al di sopra della legge".
Allegati
- Marchionne alza il tiro: troppo welfare in Europa sintesi su www.rassegna.it
- Segnali inquietanti di Susanna Camusso Unità 28-2-12
- Il nuovo stile Fiat è al disopra della legge di Pierre Carniti Unità del 28-2-12
- Bologna, nella fabbrica della censura di V.Tancredi su Unità del 28-2-12
Allegato:
marchionne_alza_il_tiro.doc
segnali_inquietanti_camusso_.pdf
e_il_nuovo_stile_fiat_carniti.pdf
nella_fabbrica_della_censura.pdf
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