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GRANDI GRUPPI:ILVA E ELECTROLUX – crisi aziendali e ristrutturazionI -dai tagli agli straordinari-

L’Ilva e l’Electrolux, con i rispettivi variegati indotti,  sono grandi gruppi determinanti per il settore manifatturiero del nostro paese. L’Ilva è il secondo produttore di acciaio in Europa, materiale ancora fondamentale per molti settori nonostante l’avanzata e la scoperta di nuovi materiali sintetici. Il Sole fa il punto sulle diverse crisi e ristrutturazioni di questi due gruppi (v. allegato) .

Per l’Ilva si legge. (…) Il confronto tra sindacato e ministero dello Sviluppo sul futuro di Ilva proseguirà solo dopo l’aggiudicazione degli asset, che è attesa entro lunedì prossimo. Queste le conclusioni del tavolo convocato ieri al Mise per discutere il piano industriale di Am Investco Italy, la cordata giudicata migliore dai commissari nella gara per la cessione del gruppo siderurgico. Ieri intanto i lavoratori dell’Ilva hanno scioperato per quattro ore a sostegno della trattativa (oltre 2mila persone coinvolte, con tassi di adesione tra il 50% e il 70% secondo il sindacato).

«Nel corso dell’incontro – si legge in una nota unitaria di Fim, Fiom e Uilm – abbiamo chiesto di potere proseguire in modo più dettagliato il confronto sui contenuti di merito prima di procedere all’aggiudicazione. Il Governo ha dichiarato, che nel rispetto della procedura il confronto può proseguire solo dopo l’aggiudicazione». Il sindacato, unitariamente, ha espresso criticità sul piano industriale, confermando la propria indisponibilità ad accettare licenziamenti: secondo le prime indicazioni, il piano di Am (la cordata è composta da ArcelorMittal e gruppo Marcegaglia, ai quali si unirà nei prossimi giorni Intesa Sanpaolo) punta a regime a una soglia occupazionale di circa 8.500 addetti, per un output di 9,5 milioni di tonnellate, di cui al massimo 8 prodotte nell’area a caldo tarantina.(..)

Per l’Electrolux si legge. (…) “Otto ore per sempre”: così recita il tazebao con cui le Rsu dello stabilimento veneto di Electrolux a Susegana hanno annunciato la richiesta dell’azienda svedese di alzare da 6 a 8 le ore per turno di lavoro fino a dicembre, insieme a 6 sabati di straordinario di 6 ore da farsi tra fine agosto e settembre. La produzione annuale dovrebbe quindi salire di 10mila frigoriferi a 830mila pezzi.

I lavoratori esprimono la voglia di uscire dai contratti di solidarietà (che comunque si esauriranno definitivamente nel marzo 2018) ma che la ripresa del mercato sia così solida da far uscire il grande stabilimento di Susegana (ha oltre 900 addetti) dalla solidarietà non è certo. L’azienda infatti precisa che, secondo gli accordi sottoscritti, era previsto che si salisse a 8 ore di lavoro fino a ottobre per il consueto picco stagionale. Quindi la novità è solo per il bimestre novembre-dicembre.

«È un segnale di vitalità di Susegana – commenta Sandro Rui, delegato Fiom – anche in vista della discussione sul nuovo Piano industriale. Nel 2016 la fabbrica è cresciuta molto, grazie anche a un prodotto da incasso che riscuote il gradimento del mercato europeo, soprattutto Regno Unito e Germania».

Allora tutto a posto? No, rispondono le Rsu. La prossima settimana dovranno consultare i lavoratori, ma già da adesso obiettano che prima di accettare la proposta dell’azienda dovranno essere risolti i problemi organizzativi che sarebbero causa della perdita di pezzi, come «le pedane, gli avviatori e i trenini che portano i materiali». (…). 

Lunedì 5 giugno il il ministro Calenda ha firmato il decreto che assegna l'Ilva alla cordata Arcelor-Marcegaglia (vedi llegato).

Per più informazione aprire gli allegati, con grafici-istogrammi.

  • Electrolux, tornano sabati e straordinari  Emanuele Scarci  Il Sole   2-6-17
  • Ilva, in arrivo il decreto Matteo Meneghello  Il Sole 2-6-17
  • Migliaia di esuberi, la relazione dei tecnici_FQ del 31-5 17

 

Allegato:
ilva_e_electrolux_il_sole_2-6-17.doc
ilva_la_relazione_dei_tecnici_fq_31-5-17.doc
calenda_firma_il_decreto_pro_arcelor-marcegaglia.doc

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