ACCELERA L’UNITA’ POLITICA EU ? – globalmondo & europa –
In questi giorni in evidenza le iniziative di due commissari europei: Michel Barnier e Günther Oettinger. Il primo presentando una nuova direttiva sulle banche ha affermato: “Se approvate, le nuove norme permetteranno di intervenire sulle banche sistemiche prima che sia troppo tardi. La prevenzione costa sempre meno cara della ristrutturazione e una ristrutturazione ben preparata costa sempre meno di un salvataggio disordinato..”. Tra il 2008 e il 2011 gli aiuti di Stato al settore bancario sono arrivati a 4.500 miliardi, il 37% del Pil europeo, aggravando la crisi del debito sovrano. Barnier ha sottolineato:“Vogliamo rompere il legame tra crisi bancaria e finanze pubbliche. Non vogliamo più che i contribuenti paghino. Sono le banche a dover pagare per le banche”. Un lodevole auspicio che per realizzarsi deve contare su un’Europa politica più unità.
Finora i governi europei hanno raccolto i cocci – e pagato il conto – della crisi delle banche private. E' ora di regolamentare di nuovo le attività finanziarie. La scorsa settimana Paul Volcker, in una conferenza al Parlamento europeo, ha sostenuto la necessità di tornare a una netta separazione fra le attività speculative delle banche e la loro funzione tradizionale di deposito dei risparmi e di erogazione di credito all'economia reale.
Il Commissario Oettinger ha invece bacchetto il governo italiano per la revisione agli incentivi sulle fonti rinnovabili. “Il problema è grave, perché ‘cambiare in corsa le regole e i riferimenti mina la fiducia di chi deve pianificare investimenti’. I quali, visto che serve un partenariato fra pubblico e privato, sono indispensabili, ma non scontati: ‘Hanno altri settori in cui mettere i soldi, non sono certo costretti a puntare sull'energia’”. In particolare il commissario europeo consiglia al nostro paese: “Dico all'Italia la stessa cosa che dico agli altri. Cari stati membri, non cambiate troppo spesso le regole. E se decidete di farlo, agite in modo trasparente, sulla base di un progetto fondato sul dialogo con gli attori del mercato. Tutta l'Europa ha bisogno di investimenti sulle rinnovabili. Ma gli investimenti non arrivano se non c'è uno scenario certo e sicuro. II problema è tutto qui. Bisogna definire un percorso chiaro e credibile per un lasso di tempo di quindici o più anni, oltre il 2020”.
Negli ultimi giorni il presidente americano Obama ha intensificato il pressing sull’Europa sempre sul doppio problema dei debiti sovrani dei singoli Stati ( protezione centrale della Bce per tagliare le unghie alla speculazione) e maggiore elasticità nei bilanci a favore degli investimenti produttivi.
Alla fine la cancelliere Merkel apre inaspettatamente con un rilancio per accelerare l’unità politica dell’Europa, argomento da trattare già al prossimo vertice di Bruxelles. Per l’Europa più unità politicamente ora si sono pronunciati autorevoli esponenti da Delors a Fischer, da Prodi ( con un articolo firmato da altri) a Ciampi.
Per approfondire leggi gli otto allegati
Allegato:
uniti_in_eu_o_fuori_dalla_storia_prodi.pdf
il_coraggio_degli_eurobond_delors.pdf
gli_stati_uniti_deuropa_fischer.pdf
lo_scatto_giusto_per_emergere_ciampi.pdf
il_dumping_di_berlino_fortis.pdf
a_sorpresa_merkel_apre_allue.doc
volcker_e_il_buon_senso_peduto.doc
svolta_politica_al_vertice_eu_merkel.pdf
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