TRAFFICANTE D’UOMINI – F.Mannocchi – una free lance e reporter di guerra indaga il cattivo –
Trafficante d’uomini, Francesca Mannocchi indaga il “cattivo”. La reporter di guerra e sui migranti pubblica il romanzo “Io Khaled vendo uomini e sono innocente”. Per capire e discutere il dramma sociale e politico dei migranti nel Mediterraneo. Chi, ai nostri occhi intabarrati, è più riprovevole degli scafisti che traghettano migranti dall’Africa nera o dalla Siria o dal Pakistan su bagnarole troppo spesso non in grado di affrontare il Mediterraneo?
Chi oserebbe approfondire chi sta dietro quel ruolo senza scrupoli? Per il suo primo passo da cronista a narratrice ha osato Francesca Mannocchi, reporter e autrice di documentari con alle spalle molti reportage sui migranti dalla Grecia alla Libia, dall'Afghanistan all'Iraq alla Siria dove ha raccolto un bagaglio di storie drammatico che evidentemente richiedeva un'altra forma.
La giornalista ha pubblicato il suo primo romanzo, Io Khaled vendo uomini e sono innocente (Einaudi Stile Libero Extra, pp. 208, € 17,00) in cui ha assunto come voce narrante la più compromessa, ambigua, feroce e anch’essa forse vittima: quella di un libico “trafficante di esseri umani, un carnefice, vittima del riscatto di un Paese nel caos”, riferisce la casa editrice.
Per giudicare il romanzo, per contenuto e qualità della scrittura, occorre leggerlo, non esiste altro metodo. Di sicuro la narratrice vuole andare oltre il già detto, il già sentito. Questo traghettatore senza scrupoli si chiama Khaled. A lui Mannocchi lascia dire: «Io sono la sola cosa legale di questo Paese. Prendo ciò che è mio, pago a tutti la loro parte. E anche il mare, anche il mare si tiene una parte della mia mercanzia. Mi chiamo Khaled, il mio nome significa immortale».
In una intervista ha dichiarato che «se vogliamo capire davvero dobbiamo raccontare anche i cattivi, capirne le ragioni, solo così possiamo trovare il modo di cambiare le cose». Certo non si cambiano con la politica dell’attuale governo che non vuole cambiare nulla ma semplicemente lasciar morire in mare guardando da un’altra parte. (…) per continuare aprire l'allegato
Allegato:
inferno_libia_io_trafficante_di_uomini_mannocchi.doc
io_trafficante_di_uomini_mannocchi_romenzi_esp.pdf
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!