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TRA POPOLARISMO E POPULISMO – spread come stella polare? – otto articoli per riflettere –

La differenza tra popolarismo e populismo. Cos’è quello che avanza oggi? I pilastri della democrazia alla prova. E’ un problema che riguarda solamente Lega e M5S? Il feticismo del mercatismo (allegato L'Amaca). Esprimere un giudizio, una forte critica su "questa Eu" comporta il finire nel calderone degli euroscettici? Varoufakis voleva abbandonare la Ue o la Ue voleva buttarlo fuori? Lo spread (che determina il rendimento sui titoli di stato) è diventata la “stella polare” per chi deve governare? L'indice delle Borsa conta di più del voto dei cittadini? Abbiamo selezionato per sollecitare la voglia a pensare otto articoli, quattro pubblicati su L’Avvenire (L.Diotallevi, F.Felice, F.Bruni, L.Dellai, G.Bassetti CEI), l’intervista di A.Cazzullo a Ianis Varoufakis e un suo intervento del 2015,  l’articolo ”Ma la borsa non è di sinistra” di F.Rampini.

Vedi otto allegati + L'Amaca di Michele Serra

Allegato:
una_stagione_politica_nuova-diotallevi_avvenire.doc
popolarismo_e_populismo_felice_avvenire.doc
pubblica_felicita_bruni_avvenire.doc
prima_il_bene_comune_basetti_cei_avvenire.doc
ma_la_borsa_non_e_di_sinistra_rampini_rep.doc
atene_la_crisi_e_la_eu_varoufakis_2015.doc
lintervista_a_yanis_varoufakis_cazzullo_corsera.doc
lucidita_e_coraggio_per_resistere_al_populismo_dellai_avvenire.doc
da_dieci_anni_amaca_serra.doc

1 commento
  1. redazione-d84
    redazione-d84 dice:

    Sarà che invecchiando mi sono “moderato” troppo, ma trovo un po’ stucchevole questa discussione sul fatto se lo spread debba contare più del voto dei cittadini, per almeno due ragioni: la prima è che se ad un certo punto i detentori dei titoli del debito pubblico decidono di non più rinnovare il loro impegno, lo Stato italiano non sarà più in grado di pagare nulla, a cominciare da stipendi e pensioni; la seconda, non meno importante, è che già adesso, in condizioni particolarmente non sfavorevoli, paghiamo, se non dico fesserie, ca. 80 mld di euro di interessi all’anno, ovviamente a carico di chi paga le tasse: possibile che questo non interessi a nessuno? Si potrebbe forse proporre una rinegoziazione del debito, come mi pare fecero anni or sono i Paesi PVS con il FMI o la Banca Mondiale, possibilmente non alla “Di Maio”, ma dire semplicemente che il debito può aumentare senza problemi mi pare follia Franco Trinchero

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