LIBIA:DISINCANTO NEL POST GHEDDAFI – T.Ferigo – globalmondo
La Libia diventerà un emirato? Ci sarà la guerra tra tribù ? La recente dichiarazione di indipendenza fatta da leaders tribali della Cirenaica non ne è la dimostrazione? Pericoli di divisione ci sono ma ben pochi commenti hanno precisato che la dichiarazione chiede uno Stato federale, proposta quanto mai ragionevole, e che il leader ha ricevuto in passato il premio Sacharov. La terza grande città, Misurata ha visto le prime elezioni dopo quaranta anni a livello municipale.
Il vero problema sono le milizie armate. Questione che tutti i fronti di liberazione hanno dovuto affrontare nella storia non solo del Nord Africa. Il disarmo alla fine di una guerra civile è sempre stato un’impresa ardua e anche terribile. Lo sanno le popolazioni di Bengasi e Tripoli scese in piazza per chiedere la demilitarizzazione delle milizie. Ci sono violazioni dei diritti umani ? Certo, lo denuncia il rapporto, come sempre non sospettabile, di Amnesty International, violenze ,vendette, abusi da condannare e da non minimizzare. Ma sempre secondo Amnesty in numero minore rispetto a quelli commessi dal clan Gheddafi.
Il governo ad interim è chiamato ad un compito enorme. Il paese è da ricostruire.
La paura si nutre della malinformazione. La società libica è profondamente conservatrice e legata alla sua religione: i partiti ne dovranno tenere conto. Ma la società libica, come quella tunisina è giovane. La sfida è di saper integrare in uno spazio politico nascente aspirazioni e progetti contradditori.
La democrazia si apprende . Le inquietudini che suscita il suo apprendimento da parte di queste società la dicono lunga sul nostro distacco e presupponenza. Siamo stati sorpresi ieri dalle primavere, guardiamo con un po più di lucidità e simpatia le democrazie che fanno nascere oggi.
Questi sono alcuni periodi dell’ interessante articolo – allegato – di Toni Ferigo sulla Libia del post Gheddafi
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