,

IG METAL ACCORDO STORICO – G.Alioti – più salario, autodeterminazione orario a 28 ore –

Il Baden-Württemberg è il primo Land nel quale la IG Metall, dopo aver intensificato la lotta la scorsa settimana con azioni di sciopero di 24 ore (culminate nella giornata di venerdì 2 febbraio con la fermata di 300mila lavoratori del settore automotive), firma l’accordo per il rinnovo del contratto collettivo. L’adesione totale agli scioperi di avvertimento di gennaio in 275 aziende e negli scioperi della scorsa settimana, che hanno coinvolto oltre un milione e 500mila lavoratori, hanno fatto cambiare idea all’unione degli industriali “Gesamtmetall” (la Federmeccanica tedesca), fino a ieri refrattaria ad ogni concessione, specie in tema di orari di lavoro. (…) per proseguire aprire l'allegato. Altre valutazioni sindacali negli articoli di S.Pezzotta, di G.Graziani, di A,Furlan (allegati). La Stampa ha dedicato due pagine e l'editoriale di M.Deaglio a commento dell'evento (v.allegati) . Infine alleghiamo due articoli sull'intesa politica raggiunta in Germania, in concomitanza allo storico accordo sindacale, tra Angela Merkel e Spd per la Grande Coalizione.

Allegati

  • IG Metall fa accordo storico: più soldi e meno ore di lavoro di Gianni Alioti
  • Una spinta che serve all'Europa M.Deaglio La Stampa
  • Contrattazione vuol dire innovazione_di G.Graziani_Il9marzo.it
  • C'è un sindacato a Berlino che…di S.Pezzotta_Blog
  • Anche Svezia e Danimarca sperimentano i turni corti  Roberto Giovannini La Stampa
  • Intesa storica in Germania Arriva la settimana di 28 ore Walter Rauhe  La Stampa
  • In Italia è diversa la produttività_N.Lillo_Stampa
  • L’accordo farà da apripista è un modello da imitare_Annamaria Furlan La Stampa
  • Germania si alle 28 per esigenze famigliari_Il Sole
  • Merkel trova l'accordo con Spd_Il Sole on line
  • Grande Coalizione a tinte Spd_Rauhe_La Stampa

***************************************************************************************************

* L'articolo di Alioti è pubblicato su Newsletter 209 di Nuovi lavori che contiene anche:

  • Il contratto a termine costi di più dell' indeterminato  di Raffaele Morese
  • Nel “Giorno della Memoria” di Sergio Mattarella
  • Programmi elettorali e pensioni  di Maurizio Benetti
  • Spesa previdenziale: una discussione su cifre ballerine di L.Borga, G.Guzzi
  • Come si elude la contribuzione e si indebolisce la previdenza di Antonino Sgroi
  • Per non far cadere nel dimenticatoio lo IUS SOLI di Fabio Fonzo
  • Nuovo tassello contro la corruzione nel pubblico e nel privato di G.Cela
  • Il progetto Migrempower per integrare migranti e rifugiati di Mario Conclave
  • Il lavoro nero e la maschera del bracciale di Roberto Mania
  • IG Metall fa accordo storico: più soldi e meno ore di lavoro di Gianni Alioti
  • Il Kairòs di Pierre Carniti di Francesco Lauria
  • Il Papa e la nuova America Latina. Intervista a M. De Giuseppe  di Pierluigi Mele

In allegato l'home page di Nuovi-Lavori con link per attivare la lettura degli articoli

 

Allegato:
ig_metall_fa_accordo_storico_alioti_fim_nazionale.doc
newsletter_nl_209_-home_page.doc
newsletter_nl_209_-home_page.doc
una_spinta_che_serve_alleuropa_deaglio_stampa.doc
intesa_storica_in_germania_w.rauhe_stampa.doc
anche_svezia_e_danimarca_sperimentano_giovannini_stampa.doc
in_italia_e_diversa_la_produttivita_n.lillo_stampa.doc
per_noi_un_modello_da_imitare_a.furlan_stampa.doc
merkel_trova_laccordo_con_spd_sole_on_line.doc
germania_si_alle_28_per_esigenze_famigliari_il_sole.doc
contrattazione_vuol_dire_innovazione_9marzo.it_.doc
germania_grande_coalizione_a_tinte_spd_rauhe_stampa.doc

1 commento
  1. giulio cometto
    giulio cometto dice:

    Ci voleva il rinnovo del contratto dei metalmeccanici tedeschi, perche anche in Italia si riparlasse di riduzione dell’orario di lavoro.
    Eppure fino a 30 anni fa, per il sindacato italiano, in particolare la Cisl, era un punto qualificante della contrattazione collettiva.
    Dagli anni ’90 in poi, il tema della riduzione dell’orario di lavoro è diventato è un argomento “tabù” da evitare, forse per non disturbare troppo Confindustria e loro affiliati, contrari da sempre a confrontarsi su questo tema.
    Così, mentre negli altri Paesi Europei, a cominciare dalla Germania, Francia e Paesi Scandinavi, l’orario di lavoro settimanale e annuale veniva progressivamente ridotto, anche per contrastare l’aumento della disoccupazione, in Italia avveniva l’opposto, aumentava la flessibilità dell’orario di lavoro, con la tendenza ad aumentare le ore di lavoro e incentivare lo straordinario, a causa di alcune Leggi, approvate nei primi anni ‘2000, portate avanti da Governi di Centrodestra, ma sostanzialmente passate senza una vera opposizione politica e sindacale.
    Con il risultato, che negli altri Paesi, la produttività aumentava e la disoccupazione calava, da noi succedeva esattamente il contrario.

    Mi è capitato in questi anni, come Rsu Fim-Cisl, di parlare di questo tema durante le riunioni degli Organismi Direttivi territoriali e in sede Congressuale della Fim-Cisl, perché ho sempre pensato che il Sindacato dovesse confrontarsi su un tema come questo, nell’ambito del tema più generale della flessibilità della prestazione lavorativa, che ritengo sia servita solo a precarizzare la condizione di vita e di lavoro di milioni di lavoratori Italiani

    Ma secondo i nostri attuali Dirigenti Sindacali, la riduzione dell’orario di lavoro è solo un vecchio slogan d’altri tempi, riproposto da vecchi ex sindacalisti come Carniti, Pezzotta e altri, che hanno fatto sostanzialmente il loro tempo, per cui è inutile parlarne.

    Mi auguro, dopo quello che è successo in Germania, che segna indubbiamente una svolta nelle relazioni contrattuali e sociali di quel paese, per merito del Sindacato Tedesco, come è stato riconosciuto da tutti, anche in Italia il Sindacato oltre a parlare di temi come : Industria 4.0, per essere in sintonia con la Confindustria e l’attuale nostro Governo o ipotizzare nuovi modelli contrattuali calati dall’alto senza consultare minimamente i lavoratori, apra una riflessione e un dibattito al proprio interno, per ritornare ad essere un Sindacato autorevole, autonomo, trasparente nei suoi gruppi dirigenti e soprattutto unito, per tutelare al meglio, tutti quei lavoratori che dice di rappresentare.
    Come ci insegna il Sindacato Tedesco se si vuole, si può fare.
    Giulio Cometto Rsu Fim-Cisl

    Rispondi

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *