Idrogeno blu o verde?
L’idrogeno può essere davvero il motore della transizione ecologica? L’idrogeno, il più leggero e piccolo tra tutti gli elementi della tavola periodica, è da tempo al centro di un progetto di transizione energetica volto alla progressiva decarbonizzazione dei sistemi economici dei paesi occidentali, Italia compresa. In particolare utilizzandolo nei settori industriali più energivori quali l’acciaio, il cemento e il vetro, nei mezzi per trasporti pesanti. Idrogeno blu o verde?
Il mondo sta cambiando velocemente. Marco Alverà amministratore delegato di Snam, in un Forum svoltosi a Milano nell’autunno 2021, ha detto : «L’idea che avevamo era che il costo dell’idrogeno fosse molto elevato, invece ora siamo scesi a 100 dollari, un decimo rispetto ai 1.000 di due anni fa, ora si punta ai 25 dollari; dobbiamo standardizzare questa cifra per poter offrire un’alternativa per ottenere più energia verde». Per produrre un kg di idrogeno servono 40-60 Kwh a seconda del tipo di impianto. Un kg di idrogeno libera una quantità di energia 3 volte superiore a quella di 1 kg di benzina. Tradotto in termini più precisi significa che 1 kg di idrogeno sprigiona quasi 30.000 kcal/kg contro le 10.000 kcal/kg della benzina. La massima efficienza teorica (rapporto tra il valore energetico dell’idrogeno prodotto e l’elettricità impiegata) è tra l’80% (50 kWh/kg) ed il 94% (42 kWh/kg). Dati ricavati dal web.
Luigi Corradi, amministratore delegato di Trenitalia, ha detto che: «Il 30% delle nostre linee ferroviarie non è elettrico…dobbiamo investire in nuovi treni e utilizzare meno energia. Una soluzione sono le batterie elettriche, ma attualmente possiamo caricarle per un’autonomia massima di 60 chilometri. L’idrogeno è la cosa migliore: nel 2023 avremo il primo treno con questa tecnologia».
Per più notizie vedi articolo allegato “ Come l’idrogeno diventerà il motore della transizione ecologica” di Alberto Cantoni pubblica su lnkiesta.it 29 settembre 2021.
Vedi anche https://www.snam.it/it/hydrogen_challenge/idrogeno_transizione_energetica/
L’idrogeno blu di Hynet – Da come verrà prodotto l’idrogeno dipende il futuro della transizione – Un ampio progetto di decarbonizzazione nell’area di Liverpool, a cui partecipa Eni, è basato sulla produzione di idrogeno fatto con il gas e con le emissioni riassorbite, da catturare e stoccare, della CO2. Ma ambientalisti ed esperti sono in rivolta, perché il progetto rischia di prolungare indefinitamente la dipendenza da fonti non rinnovabili. Ferdinando Cotugno nell’articolo pubblicato su Domani (6-11-22) si sofferma sul progetto Hynet, sul terminal di arrivo del gas sulla costa, a Point of Ayr, sulla piattaforma Hynot degli ambientalisti, sui due tipi di idrogeno: quello verde quando è prodotto da rinnovabili, quello blu quando è prodotto da gas. Vedi allegato
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Una speranza d’acciaio https://sindacalmente.org/content/una-speranza-dacciaio/
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